Le fiabe del nonno...

di Ara chan
(/viewuser.php?uid=67434)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 

 

Autore: Nina

Contest: I lost my home (pre-serie)

Genere: Uhnnn…Missing Moment?

Pairing: Remus/Andrea (friendship)

Commento: Come andrea ha deciso di divantare Cacciatore.

Disclamers: Un cuore spezzato continua a battere lo stesso… @ Pomodori verdi fritti alla fermata del treno.

 

 

Broken life...

 

 

Infondo lo sapevi non è vero?

Il Principe Azzurro non esiste e le favole sono solo bugie acconciate ad arte.
Eppure per un secondo c’hai creduto, vero? Hai veramente sperato in una conclusione felice per la tua storia cominciata su neve rossa di sangue.

Stupida!
Ingenua
!

Sognatrice di un mondo a colori.

Ti trascini tramortita dal colpo, stringendo nel pugno sinistro quel giornale che narra di un mostro che non conosci, di quel diavolo che ti ha bellamente ingannato con la sua faccia d’angelo. Non sai perché stai camminando, non capisci che senso abbia e perché le tue gambe insistano a reggere il tuo peso. Sai solo che ti senti morire e che vuoi un posto dove accucciarti e piangere tutte le tue lacrime per una volta.

-Andrea?-

Senti il tuo capo scattare verso l’alto e voltarsi di botto.

Ormai il tuo corpo sembra non appartenerti più.

-Remus?-

Non vedi altro che lui.

Il resto sfuma in una coltre di fumo.

Perché non conta più. Hai trovato il porto sicuro che cercavi. Scoppi in lacrime mentre qualcuno lontano da te sussurra un “Era lei che cercavi Remus?” e lentamente mugugni il suo nome ancora una volta – Remus…- singhiozzi- Remmie.-

Lo guardi crollare sulle ginocchia e ti rendi conto di stare correndo solo quando gli finisci addosso con tutta la forza che hai in corpo e devi aggrapparti alle sue spalle per non finire a parte indietro.

-Non è stato lui!- strilli.

-Andrea.-

-Non è stato lui!-

-Ci ha ingannati.- Piange fra il tuo collo e la spalla e ti stringe con una forza tale che in una situazione normale ti spingerebbe a protestare in nome delle tue costole. Scrolli la testa e lui affonda la faccia nella stoffa del suo mantello.

-Non è stato lui.-

Non riesci a dire altro.

Non riesci a pensare ad altro

Stai perdendo il lume della ragione?
Bè, poco male.

Finire i tuoi giorni in una stanza dalle pareti imbottite, a questo punto ti sembra quasi piacevole adesso -Andrea…- senti dire a quel fagotto tremolante che stai stringendo al corpo con tutte le tue energie. Ci sono le prove.-

Vorresti smettere di respirare

Vorresti morire qui.

Fra le braccia di Remus.

Ma Dio non è buono come pensavi.

E dopo un paio di secondi di totale annebbiamento, ti rendi conto di essere ancora viva. Il tuo cuore non si è fermato. Sanguina, ma purtroppo, un cuore spezzato continua a battere lo stesso.

 

-Cosa possiamo fare Remus?-

Non sai perché lo chiedi a lui, perché forse ti illudi che questa sia una di quelle domande destinate a non avere una risposta. Lo senti gemere contro la tua spalla e l’ultima risposta che vorresti sentire salire piano verso il tuo orecchio.

 

-Continuare a vivere…-

 

Vivere una vita spezzata, rabberciata alla meno peggio e con la speranza che finisca presto. E’ questo quello che ti resta.

 

-Accetto.- bisbigli staccandoti da Remus.

-Cosa?-

Non puoi dirgli cosa hai in mente, che vuoi fare per alleggerire la tua pena e andare incontro ad una fine veoloce. Scrolli la testa e sorride bugiarda – Accetto, di vivere…- mormori per poi aggiungere mentalmente “La vita di un mostro.”





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=433128