* WOOD DOE *
“Allora
la sposa è pronta?”
borbottò un Sirius impaziente alla porta chiusa. Era stato
mandato
in avanscoperta da un James ancora più impaziente e
preoccupato
all'idea che Lily avesse deciso di non presentarsi. In fondo ci aveva
messo quasi sei anni per convincerla, non si poteva mai sapere!
“Ancora
un momento!” sbuffò Mary,
migliore amica nonché damigella della sposa e incaricata di
occuparsi dei capelli e del trucco, “Ecco ora sei perfetta
Lily!”
disse rimirando il suo lavoro da sopra una spalla dell'amica.
La giovane si
guardò allo specchio: i
lunghi capelli rossi erano stati raccolti in una crocchia dietro la
nuca dove due bastoncini d'argento li tenevano fermi senza
apparentemente riuscirvi perché una ciocca ribelle ricadeva
morbida
su una spalla. La frangia le copriva appena gli occhi smeraldini
risaltati da un trucco lilla. Il vestito bianco, semplice, era
decorato a motivo floreale fatto di piccole perle. Sul collo candido
sfoggiava una collana anch'essa di perle prestatale dalla madre per
l'occasione.
Mary le porse il
bouquet fatto di gigli
e le diede un bacio di augurio sulla guancia. “Fai vedere a
tutti
chi sei, ragazza!” le disse facendole l'occhiolino.
La rossa
sorrise. Oggi era il suo
giorno e tutto sarebbe stato perfetto.
Tutti gli
invitati erano già seduti
sulle sedie del salotto, allargato magicamente per l'occasione. Erano
presenti tutti i membri dell'Ordine e i genitori degli sposi (tranne la sorella Petunia che si era rifiutata categoricamente di partecipare). La
festa si sarebbe svolta a casa di Lily a causa della guerra ancora
imperversante.
Quando apparve
la sposa tutti gli occhi
si spostarono su di lei. James sentì il cuore accelerare nel
petto...era davvero bellissima...era valsa la pena aspettare tutto
quel tempo...
Sirius
tirò una gomitata a Remus
indicando James e ridacchiando per la sua aria imbambolata. Entrambi
pensarono che non c'era speranza per il loro amico e che non era
cambiato affatto dai tempi della scuola se Lily gli faceva ancora
quell'effetto.
La cerimonia si
svolse senza intoppi,
tranne per lo scherzetto che Sirius e Peter avevano architettato ai
danni di James: al momento del sì ai polsi del malcapitato
erano
apparse magicamente delle manette e una palla di piombo si
materializzò ai suoi piedi. I presenti risero di gusto alla
scena di
un imbarazzato Potter che guardava una furente Evans fare una
ramanzina stile caposcuola ai due testimoni che erano con le lacrime
agli occhi dalle risa (in fondo anche lei trovava lo scherzo
divertente, ma non l'avrebbe mai ammesso).
Dopodiché
tutti si spostarono nel
giardino per il rinfresco. Due grandi tavoli erano stati messi sotto
il portico ed erano pieni di ogni sorta di dolci e stuzzichini. Una
pedana era stata posta al centro del giardino e diffondeva musica
tutt'intorno grazie a un incantesimo. Palloncini e festoni
fluttuavano a mezz'aria. Dopo il brindisi e il discorso, d'obbligo da
parte del migliore amico dello sposo (anche qui Sirius non si
risparmiò le battutine maliziose e più di una
volta si beccò le
occhiatacce di Lily), i tavoli vennero presi letteralmente d'assalto.
Quando tutti si
ritennero abbastanza
pieni decisero di smaltire il troppo cibo ballando.
James e Lily
aprirono le danze
sorridenti e felici. Silente prese sottobraccio un'imbarazzata
Minerva per un lento, Molly e Arthur danzarono al ritmo della canzone
che riportava loro alla mente il giorno del loro matrimonio; Sirius
cercava di convincere Mary con il suo sorriso malandrino a
concedergli un ballo ma questa sembrava non volerne sapere. Remus,
che per il ballo non era portato, stava guardando con i piccoli Bill
e Charlie un libro sui draghi; Peter si stava ingozzando degli ultimi
salatini; Hagrid, poco lontano, chiacchierava con Moody.
La festa si
svolgeva nel migliore dei
modi.
Ma un'altra
figura guardava da lontano
con invidia la felicità degli invitati.
Ammantato
completamente di nero, in
netto contrasto con i caldi colori della primavera, i capelli scuri
che gli coprivano il viso dal naso adunco, osservava la scena. O
meglio, osservava una particolare persona presente in quell'idilliaco
quadretto come spesso si era presentata nei suoi sogni: Lily
Evans...in Potter. Aveva ricevuto la notizia per caso e qualcosa
l'aveva spinto ad andare per controllare se era effettivamente vero.
Una morsa lo strinse allo stomaco nel vederla raggiante al fianco del
suo peggior nemico come sempre succedeva da due anni a questa parte.
Eppure non riusciva a spostarsi da lì, sperando che quello
fosse
solo uno dei tanti incubi che lo tenevano sveglio la notte e che
presto avrebbe aperto le palpebre trovandosi lei al suo fianco sulla
riva del fiume che li aveva visti tante volte insieme. O forse era
quest'ultimo il sogno...forse stava confondendo la realtà con i
suoi
desideri. Il desiderio di averla ancora al suo fianco e poterle
parlare come solo con lei sapeva fare, di potersi perdere nei suoi
occhi che lo avevano incatenato, di vederla sorridere a lui. Avrebbe
soffocato il suo amore, si sarebbe accontentato della sua amicizia
per averla vicino di nuovo! MALEDIZIONE!
Tirò
un pugno con tutta la forza che
aveva all'albero più vicino facendolo tremare. La mano si
arrossò,
faceva un male cane, ma non una smorfia apparve sul viso dell'uomo.
Cos'era quel dolore in confronto a quello che sentiva dentro?
Mise la mano
nella tasca della tunica.
Estrasse la piccola figurina in legno e la rimirò
abbandonandosi ai
ricordi.
* - * - * - * -
* - *
“Chiudi
gli occhi e apri le mani!”
una manina soffice si appoggiò sugli occhi del ragazzino.
“Non
mi piacciono questi giochi!”
sbuffò uno scontroso Severus.
“Avanti,
è una sorpresa!” incalzò
la ragazzina dai capelli rossi. Di malavoglia egli chiuse gli occhi e
mise le mani aperte davanti a sé. Sentì un
incantesimo pronunciato
a mezza voce e qualcosa che si posava sul suo palmo.
“Ora
puoi aprirli!” esclamò Lily
soddisfatta.
Severus
guardava dubbioso l'oggetto che
teneva tra le mani. “Scusa ma cos'è?”
La
rossa sembrava irritata “Come
cos'è? Non si vede? Un daino no!”
“Ma
non ha le corna!” osservò il
piccolo Snape.
“Per
forza, è una femmina!” Lily
sembrava davvero arrabbiata, la sua arte così incompresa!
“Scusa...”
mormorò Severus
mortificato “...ma perchè me la regali?”
Sul
volto di Lily apparve un luminoso
sorriso: “Siccome siamo stati smistati in case diverse e non
potremo stare sempre vicini durante l'anno scolastico...vedi, questa
statuina ha un potere particolare, ogni volta che ti penserò
i suoi
occhi brilleranno per farti capire che ti sono vicino...così
guarda...”
e gli occhi dell'animale divennero di un acceso color verde.
“Ho
imparato questo incantesimo da una ragazza più grande, l'ho
vista
creare una statuina e regalarla al suo fidanzato per dimostrargli che
tiene a lui e...beh, ho pensato, se funziona con i fidanzati
funzionerà anche con gli amici, no?”
proseguì arrossendo
leggermente.
Anche a Severus ora brillavano
gli
occhi, ma non era l'effetto di un incantesimo, era semplicemente
felice. Felice di avere al fianco una vera amica.
* - * - * - * -
* - *
Ancora immerso
nei suoi pensieri non si
accorse della persona che si stava avvicinando a lui finchè
questa
non parlò.
“Dopo
tutto questo tempo, Severus?”
Da quanto non
sentiva quella voce
pronunciare il suo nome...alzò lo sguardo...da quando non
vedeva
Lily così vicino...
Lei
alzò una braccio avvicinandosi
ancora e per un attimo lui pensò che avrebbe toccato di nuovo il suo viso e
sussultò
impercettibilmente. Ma le sue dita andarono a sfiorare la statuina
che teneva tra le mani. Un'ombra di delusione passò nei suoi occhi scuri.
Con un brusco
movimento lui la rimise
in tasca. La ragazza si ritrasse.
“I
suoi occhi sono rimasti spenti”
disse con voce fredda.
Lei non rispose,
ma lo fissò
intensamente e lui sentì il suo sguardo scrutargli fino
nelle
profondità dell'animo. Possibile che lei sola riuscisse a
spogliarlo
della sua corazza senza rendersene nemmeno conto?
Lily sapeva bene
che stava mentendo.
Nonostante quello che era successo ogni volta che lo incrociava nei
corridoi della scuola non poteva fare a meno di pensare alle scelte
che li avevano portati ad allontanarsi; e l'amarezza che aveva
provato nel sapere di non essere riuscita a mostrare al suo ex amico
la strada giusta l'avevano portata più volte a piangere
durante la
notte.
Lui distolse lo
sguardo incapace di
guardare così a lungo quelle iridi verdi. Con il vestito
bianco sembrava una creatura celeste e pensò che sicuramente
se esisteva un
paradiso gli angeli avevano le sembianze di Lily. Ma
l'inferno...quello era certo che esistesse e si era impossessato del
suo cuore da molto tempo ormai...
Una folata di
vento sollevò il
mantello che avvolgeva Snape. Il marchio era lì, sul braccio
sinistro, sfrontatamente in mostra, il suo demonio personale.
Gli occhi di lei
saettarono in quella
direzione e si velarono di lacrime prima di posarli a terra nel
tentativo di nasconderli.
Severus si
affrettò a ricoprire la sua
vergogna e mormorò atono “Sii felice,
Lily”
Per l'ultima
volta la speranza si
scontrò con le tenebre e si rese conto che era
troppo tardi ormai.
Lily Evans
Potter si voltò, si asciugò
le lacrime e tornò a farsi festeggiare. Quello era il suo
giorno
perfetto, si ripetè.
Severus la
guardò allontanarsi e anche
lui si voltò. Il sole stava tramontando, ma il suo sole si
era
spento da un pezzo.
Estrasse dalla
tasca la statuina. La
guardò e rimase sorpreso nel vedere che gli occhi ora
brillavano di
un bellissimo verde. Ripensò alla domanda che gli aveva
rivolto Lily
e un sorriso triste fece capolino sul suo volto segnato.
“Sempre”
rispose.
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♠Spazio autrice
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Era un pò che volevo scrivere una storia su Lily e Severus e
stamattina ho avuto questa illuminazione. Volevo mantenere di
caratteri fedeli all'originale e mi sembra di esserci
riuscita. :)
La frase che Lily dice a Severus è quasi la stessa che
Dumbledore dice nel vedere il patronus di Snape e anche la risposta
finale. In realtà Lily fa una doppia domanda "ce l'hai
ancora dopo tutto questo tempo" e "ti ricordi di noi dopo tutto quello
che è successo", mentre la sua risposta si riferisce al
fatto che lui la ami ancora dopotutto.
Come sempre, grazie a quelli che hanno letto e che leggeranno le mie
storie e le recensiscono.
Spero che abbiate voglia di recensire anche questa! :)
Ps. Ho sistemato alcuni errori grammaticali e di sintassi :)
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Patty ~
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