Fragment and shadow
Ecco una nuova fanfiction. Questa vedrò di finirla davvero, ero in un periodo in cui
a) ero piena di roba da studiare (voi non potete capire le settimane infernali che ho dovuto passare çOç )
b)
avevo perso l'ispirazione. Il che non va bene...ma con questa sento che
mi è tornata tutta l'ispirazione yaoi di cui avevo bisogno
Inutile
dire che i personaggi non mi appartengono (anche se è solo
questione di giorni) e che i fatti narrati non sono realmente accaduti
(almeno credo)
Buona lettura ^-^
Chapter
One – Just a uneless fragment
Posso raccontarmi un
segreto? Lo sussurrerò solo a me stesso, per custodirlo gelosamente,
per non trasformarlo in un incubo.
Mi piace illudermi.
Osservare i miei sogni e sorridere davanti a questi. Il sogno è
sempre quello.
Noi due.
Succede
una cosa spiacevole però.
Alla fine, il sogno
finisce.
Mi alzo a fatica, trascino il mio corpo in bagno e, senza troppa
cura, mi vesto alla veloce, osservandomi distrattamente nello
specchio: preferisco non guardarmi troppo a lungo
. Afferro le chiavi di casa e, dopo aver chiuso la porta, scendo le
scale con sguardo vacuo e mi stupisco di non essere inciampato
facendo irrimediabilmente una figuraccia. Quando esco dal portone,
vedo già Aoi pronto in macchina, mentre fuma una sigaretta, che mi
aspetta spazientito
-Allora, vuoi darti una mossa?-
-Ma sono giusto!-
-Sei in ritardo di cinque minuti! Avanti, sali!- Aoi è fissato con
la puntualità, e ormai non ci faccio più caso ai suoi sbuffi
inutili e alle sue occhiatacce rivolte all'orologio. Salgo e, dopo
essermi allacciato la cintura gli rivolgo un “sono pronto”, che
rasenta il sarcasmo: probabilmente fino a qualche mese fa ne sarei
uscito con una battuta d'eccellenza, un dieci e lode, ma ultimamente
mi merito meno di un quattro...perfino Uruha fa battute migliori
delle mie! Il che è tutto dire...
-Prossima volta scordarti che vengo a prenderti!-
-Va bene...-
-Hai la moto dal meccanico, e allora? Prendi la metropolitana!-
-Mh mh...-
-Non sono neanche riuscito a sistemare a casa per venire a
prenderti!-
-Che disgrazia...-
Aspetto un'altra frase, un insulto, una minaccia di morte, ma non
dice nulla. Mi giro, quasi terrorizzato di vedere quale sguardo mi
attende...poi mi accorgo che ha su gli occhiali da sole
-Reita, posso sapere che succede?-
-Cosa dovrebbe succedere?- So che questa mia bella commedia non
durerà a lungo, ma non voglio che finisca adesso, non sono ancora
pronto per parlarne
-Ah, non so, dimmelo tu- Lui sa. Lo so che lo sa. Mi morbo il labbro,
apro la bocca, ma non parlo: che cosa dovrei dire? -Senti, se non ne
vuoi parlare ok, ma non dirmi che non ti sta succedendo nulla, perché
lo prendo come un insulto alla mia intelligenza...sì, ho
un'intelligenza!- Anticipa la mia battuta, sta acquisendo dei
riflessi mentali. Sorrido appena, mentre rivolgo degli sguardi fuori
dal finestrino: tra meno di mezz'ora arriveremo e io che cosa farò?
-Ryo...- Mi volto e lo guardo: sebbene abbia su gli occhiali, avverto
chiaramente la sua preoccupazione. Mi sono sempre confidato con Aoi,
l'ho sempre ritenuto una persona discreta e che sapeva dare consigli
e giudizi veri, non ha mai avuto problemi a dirmi quando sbagliavo.
Anche con Uruha è lo stesso, ma lo considero come un fratello,
involontariamente tende sempre a stare dalla mia parte, Kai è fin
troppo violento.
Ruki invece...
Chiudo gli occhi, cercando di cancellare dalla mia mente quel sorriso
forzato, quello sguardo triste, quel corpo minuto e privo di
protezioni.
Ho sempre sperato di essere la colonna portante della tua vita,
quando invece mi sono accorto che sono solo un inutile frammento
-Ryo...- Non posso certo far finta di nulla, anche perché negare
l'evidenza sarebbe assurdo
-Non so cosa mi sta succedendo- No, per la verità so esattamente
cosa mi sta accadendo.
Da tanto tempo
-Riguarda il nano?- Abbozzo un sorriso di circostanza, e poi,
tornando serio, annuisco, sussurrando un debole “sì” -Lo
immaginavo. Cosa hai intenzione di fare?-
-Nulla...assolutamente nulla-
Arriviamo agli studi, Aoi non ha più fatto domande, non ha più
detto nulla, se non inveire contro le altre macchine che gli
suonavano per accelerare (cosa di cui mi trovo pienamente d'accordo).
Prima di scendere, mi sorride, dandomi una pacca sulla spalla: un
piccolo gesto, eppure mi da una grande forza. Scendiamo dalla
macchina e, con passo sicuro, ci dirigiamo all'interno dello stabile
e la voce di Uruha che tenta inutilmente di cantare ci indica
la stanza nella quale dobbiamo entrare
-Qualcuno lo spenga- Disse Aoi, entrando nella stanza e avventandosi
su Uruha, cercando di tappargli la bocca, mentre io avanzo piano,
osservandomi attorno: c'è solo Kai nella stanza, meglio così
-Vi eravate persi?- Chiese il leader, osservando il chitarrista che
cercava di soffocare l'altro con il cuscino
-Chiedilo a sua maestà “sono troppo in alto per prendere dei mezzi
pubblici”-
-Se avessi preso dei mezzi pubblici non sarei ancora
arrivato!- Lo squadro, per poi aggiungere subito dopo che lui è
proprio l'ultimo a farmi la ramanzina, visto che di solito è lui
l'ultimo che arriva.
Uno a zero per me.
Mi siedo accanto a Uruha e, cercando di farlo respirare dopo
l'attentato di Aoi, guardo Kai
-Do..dov'è Ruki?-
-Speravi che non ci fossi, vero?- Mi volto di scatto, in direzione
della porta: camicia bianca, pantaloni neri, zeppe (giusto per
ricordare al mondo che anche lui può arrivare al metro e
sessantacinque), una collana sottile al collo e l'anello.
I suoi occhi intensi fissi sui miei, un sorriso sul volto, su quel
bellissimo volto che annulla tutte le mie difese.
Lui.
La forza che sentivo poco prima, si sta sfaldando
-Sì, lo speravo-
“Perchè
non mi guardi?”
“Ma
ti sto guardando”
“Non è vero, tu fai finta”
continua
Ecco il primo capitolo
Il prossimo spero al più presto ^^
Grazie per chi ha letto <3
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