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di Halosydne
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Famiglia Potter, 1967

 

 

James serrò le braccia e mise su il suo celebre broncio.
«NO! Non ci vado a dormire»
Susan Potter alzò gli occhi al cielo, cercando di nascondere il sorriso.
«Ma devi, piccolo. Altrimenti Babbo Natale non ti porterà nulla, Jamie»
«Io voglio vederlo, mamma! E non chiamarmi Jamie» aggiunse, aumentando il broncio d'intensità.
«D'accordo, Jamesuccio. Ma la sostanza non cambia. Va' a letto, adesso» Susan Potter cercò di sembrare autoritaria.
James cercò di intenerirla con i suoi occhioni da cerbiatto.
«Non pensarci nemmeno, razza di pirata. A letto, coraggio»
James abbandonò lentamente il campo e iniziò a salire le scale, un po' triste e un po' arrabbiato.

«Pssst! Susan! Posso uscire fuori da qui?» Charles Potter fece capolino dalla porta dello stanzino, il volto parzialmente coperto da barba, parrucca e cappello.
«Sì, la peste è andata a dormire» Susan emise un risolino soffocato alla vista del marito, un uomo così avvenente nonostante l'età ormai abbastanza avanzata, camuffato da Babbo Natale.
«Mi spieghi perchè ogni anno devo vestirmi da idiota? Secondo me Jamie ha capito fin troppo bene che Babbo Natale sono io» Charles protestò, in parte offeso dalla risatina.
«Ma ormai il travestimento è più per me, mi diverto a vederti vestito così, caro» Susan non riusciva a trattenere le risate.

E mentre Charles si avvicinava alla moglie con fare fintamente minaccioso e offeso, il piccolo Jamie, trattenendo una risata, corse a nascondersi in camera sua, cercando di non farsi beccare dai genitori. Era una pantomima che ripetevano da anni, ma era un nulla per James eludere la sorveglianza dei genitori.
«Sono il signore dei Malandrini!» si disse, ficcandosi sotto le coperte e chiudendo gli occhi.





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