Salve.
Terzo capitolo -luuungo- a differenza dei primi due.
Grazie
a tutte per le recensioni.
Grazie a
chi mi ha fatto sapere in privato
e alle recensioni di _Starlight_ che in
teoria dovrei essere io a complimentarmi con lei per le favolose One
shot o drubble che pubblica e che amo da morire.
Grazie
a Fogliolina, perchè
gli piacciono tutte le mie storie e per le recensioni.
a XoXo__GossipGirl e Padfoot_07 e a chi
ha messo la mia Ficcy tra le preferite e le seguite =)
Allora.
Piccola informazione. La
parte iniziale l'ho estratta dal capitolo
14 di
Twilight, pagina 251,
e modificata a mio piacere.
Ovviamente
le azioni sono le stesse, ma c'è qualche cambiamento di dialogo fra i
due.
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A prima vista
Bella
Non avevo visto
Edward per tutta la giornata, ma la speranza che la sera si presentasse
furtivamente in camera mia non mi abbandonava.
All'ora di
cena, preparai le lasagne a Charlie e ne mangiai un pò, e prima di
andare a dormire riordinai un pò la cucina, mentre lui guardava la tv.
Infine mi rifugiai in camera mia, facendo del mio meglio per salire le
scale con un finto passo stanco e trascinato.
In punta di
piedi corsi alla finestra, e mi stupii di averla lasciata aperta, oppure non ero stata io.
Mi sporsi
nell'oscurità della sera a scrutare le ombre impenetrabili degli alberi.
E aspettai
qualche istante, mentre un vento gelido mi invadeva il viso.
Mi sentii
un'idiota totale.
- Edward ? - Lo
chiamai sottovoce, non aspettando realmente risposta, che però, una
risatina smorzata, giunse
alle mie spalle inaspettata :
- si ?-
Mi voltai di scatto, coprendomi la bocca per la sorpresa.
Era sdraiato nel mio letto, con un gran sorriso nelle labbra, le mani
dietro la testa, e i piedi penzoloni: l'immagine del relax.
Mi sentivo vacillare, e mi lasciai cadere in ginocchio sul pavimento.
- scusa - si sforzò di non ridermi in faccia
- dammi solo un minuto per rimettere in moto il cuore -
Allora si tirò su a sedere con lentezza, per non spaventarmi. Poi si
avvicinò e mi sollevò con le sue lunghe braccia, afferrandomi appena
sotto le spalle, come fossi una poppante. Mi poggiò sul letto accanto a
lui.
Restammo in silenzio in attesa che le mie pulsazioni rallentassero.
Iniziavo a rendermi conto che mio padre era in casa ed Edward in camera mia.
- posso essere umana per un minuto ? -
- senz'altro -. Con un gesto m'indicò che potevo procedere.
- resta li - dissi, sforzandomi di suonare severa.
- sissignora - E finse di diventare una statua, seduta sul bordo del
mio letto.
Mi alzai, raccolsi il pigiama e il beauty case dalla scrivania, spensi
la luce e sgattaiolai via, chiudendo la porta.
In bagno mi sbrigai, lavandomi i denti veloce, per rimuovere ogni
traccia delle lasagne.
Mi feci una doccia, per poi asciugarmi in fretta e furia, infilai una
maglietta e i pantaloncini grigi della tuta, mi strofinai i capelli con
l'asciugamano e asciugai anch'essi.
E dopo aver rimesso tutto a posto, corsi in camera mia cercando di non
far rumore.
Edward non si era mosso di un millimetro, una statua di Adone appollaiato
sulla mia copera sbiadita.
Mi sistemai come prima, al suo fianco, sedendo a gambe incrociate.
Avvicinò lentamente il suo viso al mio, sfiorandomi con la guancia
gelata. Restai assolutamente immobile.
- mmm... - gemette con un respiro prifondo.
Sentii la sua mano più leggera delle ali di una farfalla, riavvare
all'indietro i capelli non ancora asciutti per scoprire la pelle dietro
l'orecchio e posarvi le labbra.
Mi aiutò a mettermi sotto la coperta e gli voltai le spalle, mentre mi
avvinghiava la vita con il suo braccio marmoreo.
- sai di lavanda, o di fresia - sussurrò al mio orechcio.
- si, è proprio una giornataccia se nessuno mi dice quanto sono
mangiabile -
Ridacchiò e tirò un sospiro.
- dove sei stato oggi ? -
Esitò qualche istante.
- in campeggio -
- no.. davvero -
- uhm, diciamo che siamo andati a caccia -
In effetti, a quanto mi era parso di capire i suoi occhi erano più
dorati delle altre, volte, quasi caramellati,
sembrava oro sciolto.
- è stato noioso senza di te - arrossii.
- già è colpa del sole - ridacchiò, e sentii qualcosa sfiorarmi i
capelli. _le sue labbra?_
Aprii la bocca per raccontagli la giornata ma mi precedette.
- e poi.. Alice ha avuto una visione strana oggi -
corrugò la fronte, ma sentivo che era tranquillo.
- di che si tratta -
Esitò un lungo istante, mentre sentivo il suo respiro ghiacciato solleticarmi
il collo.
- è strano, è come se stesse arrivando qualcuno -
impietrii.
- ora ? -
- no... no- mi tranquillizzò all'istante.
- la visone di Alice - precisò.
- qualcuno ? - Lo sentii annuire impercettibilmente.
- non capisco se è della nostra specie, non so se è umana, so solo che
interagirà con noi -
- u... umana ? - deglutii.
- si, non abbiamo capito di chi si tratta tutt'ora -
- quindi è una ragazza ? - Annuì nuovamente, e sentii improvvisamente
buona parte della cena salire su.
- come è fatta -
- Bella tutto bene ? - mormorò, toccandomi la guancia, ma sapevo che
c'era qualcosa che non andava.
- Bella ? - lo sentii piano alzarsi e controllarmi.
- ha dei lunghi capelli odulati, castani... ramati ?- Esitò, per
poi arricciare il naso, corrugando la fronte.
- s.. si -
- e, ed è più pallida degli umani normali, pallida più o
meno quasi quanto me ? - E lui restò in silenzio annuendo
impercettibilmente una seconda volta.
- e i suoi occhi sono...-
- non lo so - mi interruppe, quasi impietrendo.
- la visione non era molto chiara. Bella... - si aggiustò da seduto e
mi guardò sbalordito.
- come sai queste cose ? -
- perchè... perchè quella ragazza oggi...- scandii bene le parole,
mentre uno strano panico mi invase, e sentii che stavo per vomitare.
Edward mi guardò spaventato e mi alzai anche io mettendomi seduta.
- è venuta a scuola, e si è seduta nel vostro tavolo - dissi tutto d'un
fiato.
Edward rimase immobile fissando
un punto indefinito della camera, e capii che la mia affermazione lo
aveva totalmente sorpreso,
o sbalordito.
- i suoi occhi.... com'erano i suoi occhi ? -
sibilò.
- non erano dorati, se è questo che intendi - appoggiai una mano nella
sua spalla.
- ma non erano nemmeno scurissimi, erano marroni - riuscii a dire, del
resto, i suoi capelli, e i suoi occhi erano le principali
caratteristiche di quella ragazza che mi avevano colpita. Lo sentii
alzarsi, talmente repentino da non accorgermi nemmeno che stava più sul
letto.
- Edward -
- manderò qualcuno a stare con te, ora devo andare, potrebbe essere
pericoloso - aggiunse, si avvicinò e mi posò un bacio nella fronte, per
poi uscire dalla finestra quasi impercettibilmente.
Ripensai tutto il tempo ai nostri dialoghi e alla ragazza di quella
mattina a scuola, e non ostante la paura, era come se sapessi di non
essere in pericolo.
Non ostante ciò, dopo cinque minuti esatti sentii che c'era qualcuno
dalla finestra e mi affacciai all'istante. Emmett se ne stava
tranquillo con le mani nelle tasche a guardarsi in giro, sghignazzò
quando vide la paura nel mio viso, e mi rassicurò dicendomi che potevo
tornare a dormire, anche se sapevo che senza Edward, sarebbe stato
difficile.
Il giorno dopo, fu Edward ad accompagnarmi a scuola, me lo ritrovai ad
aspettarmi con la macchina sotto casa, dopo che Charlie se ne fu andato
al lavoro.
Guidò in silenzio verso la scuola, e capii che c'era qualcosa che non
andava, così decisi di essere la prima a prendere parola.
- che cosa sta succedendo ? perchè hai mandato Emmett ieri, e
soprattutto perchè te ne sei andato ? - sbottai tutto d'un fiato.
Rimase impassibile.
- potrebbe essere pericolosa, non lo sappiamo -
- Non mi ha fatto nulla - capii che si riferiva alla ragazza del giorno
prima e delle visioni di Alice
- ma potrebbe -
- come sarebbe a dire potrebbe ? tutti pensano solo ed esclusivamente
ad ammazzarmi ? - alzai la voce.
Esitò.
- potrebbe essere pericolosa - ripetè.
- forse è meglio che oggi non vieni a scuola, magari si può
ripresentare - Il suo viso non lasciava trapelare nulla, mentre con le
mani stringeva il volante tenendo gli occhi serrati.
- no!- alzai troppo la voce. E lo vidi calmarsi per una frazione di
secondo.
- Edward smettila con queste paranoie, non mi farà nulla come non mi ha
fatto nulla, nemmeno la conosci, nemmeno l'hai mai vista - e mi accorsi
improvvisamente dell'assurdità delle mie parole. Corrugò la fronte e mi
osservò per un secondo.
- vuoi dire che dopo averla vista non penserò più che sia pericolosa ?-
- non intendevo questo - cercai di giustificarmi, anche se era inutile
negare che si. Era così.
La lezione di inglese e anche quella di spagnolo passarono in fretta,
anche perchè avevo tutt'altro per la testa. A mensa fui accompagnata da
Edward nel tavolo dove sedevano solamente Alice e Jasper.
- Emmett e Rosalie sono fuori. - sussurrò Edward al mio orecchio.
E sbuffai, sapendo che stava esagerando, che tutti... stavano
esagerando.
- Bella ! - Alice si alzò abbracciandomi e mi sedei fra lei ed Edward
sotto gli sguardi di Angela, Jessica, Mike e gli altri.
- Emmett è stato bravo a fare la guardia ? -
Annuii velocemente mangiando un trancio di pizza.
- non era necessario.- aggiunsi.
- dillo ad Edward - sorrise, e mandai un'occhiataccia a lui che
giocherellava con i miei capelli.
- posso sapere perchè...- ma non feci in tempo a finire la frase che lo
sentii all'istante immobile, e pietrificato. Inizialmente sbalordito e
sorpreso, per poi emettere un ringhio basso ed acuto dalle corde
vocali, e mi voltai all'istante, Jasper e Alice avevano la stessa
espressione, e quando voltai il viso verso le porte della mensa, la
stessa visione del giorno primo fu come un Déjà vu.
Lei... lei.
Elegante e perfetta, camminava decisa, fra i
tavoli della mensa, questa volta aveva dei pantaloni neri attillati, e
sotto la giacca di pelle si intravedeva una maglia con l'immagine di un
gruppo Rock.
I capelli sciolti, ondulati, ramati, si
muovevano sinuosi a ogni suo perfetto passo, un viso d'angelo, dove
quegli occhi sublimi contornati
con una matita nera mettevano timore facendola sembrare pericolosa.
Alzò la mano per passarsi una ciocca ribelle di capelli dietro
l'orecchio,ricoperto di numerosi
orecchini. E mi chiesi se era la stessa ragazza del giorno prima. Ma il carisma con cui
avanzava non se ne era andato, e quegli occhi, dal colore che già avevo
visto, quegli occhi familiari, erano gli stessi, di una ragazza cinica, annoiata, ironica e
sarcastica al tempo stesso,e sorpresi tutto il barlume di emzioni e
sentimenti che mi invadevano solo guardandola.
Edward si voltò verso Jasper.
- Annoiata ? -
- cinica - fecero entrambi eco ai miei pensieri. Evidentemente non ci
voleva il potere di Jasper per riuscire a capire la ragazza.
- non riesco a sentire nulla - sibilò Edward, e Alice e Jasper si
voltarono entrambi sbalorditi.
E mentre Edward si sforzava di capire qualcosa di leggerle la mente,
osservai la ragazza dalla chioma bronzea voltarsi verso di lui, e un
sorriso sarcastico si dipinse nel suo volto angelico e
contemporaneamente diabolico, sotto gli sguardi di tre vampiri sorpresi.
- che cosa vedi Alice - Intervenne Jasper interrompendo il silenzio.
Vidi la ragazza prendere posto in un tavolo vuoto, questa volta in mano
aveva una mela, che faceva rotolare nella sua mano chiara e liscia, e
mi accorsi che vista di profilo, assomigliava a qualcuno, e non volevo
ammettere, volevo negarlo a me stessa che quel qualcuno, era il ragazzo
più importante della mia vita.
- Edward, hai ... hai avuto fratelli o sorelle quando eri in vita ?-
intervenne Alice, e trasalii immediatamente.
- il suo cuore batte... e anche molto veloce -la interruppe Jasper.
- ma allora che cosa... non capisco, non riesco a capire, è un vampiro
o cosa ? - In quel momento, riuscii ad intravedere Emmett e Rosalie
entrare in mensa, i loro volti non erano ne tesi ne nervosi, e con
calma avanzarono sedendosi nel nostro tavolo, e solo in un secondo
momento mi accorsi che Edward e quella strana ragazza dal viso d'angelo
si stavano osservando da un pò di tempo.
continua ...
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Fine anche di questo
capitolo.
Anche se un pò in ritardo.
Domandina.
Ma voi vi siete fatti delle idee
del come, o meglio, cosa Nessie ci faccia qui? in Twilight? avete delle
teorie ?
fatemi sapere =)
E ora Pubblicità occulta XD
Vi consiglio: Tutte le Storie
di _Starlight_ In particolare la mia
preferita che se pur corta è stupenda, ed è : Addiction Ho
amato questa Drubble tantissimo e riletta un migliaio di volte. Quindi LEGGETELA xD.Che
tra l'altro ho appena visto che ne ha pubblicata una nuova. Vado subito
U.U a leggere.
Quelle di Meskina :
come She's a
Dangerous Rebel. Dove Nessie e Jake sono due adolescenti
ribelli e Ed e Bella fanno parte dei Volturi. Oppure 'Before i die'
la figlia di Renesmee e Jacob ha una malattia rarissima e vuole fare un
sacco di cose prima di morire. O ancora meglio 'Don't tell me'
Dove Renesmee ha una sorella gemella di nome Josie e le due sono
completamente opposte. Insomma... a me piacciono tutte le storie di
Meskina. Anche perchè è una mia amica XD
Ultima
informazione: Grazie
a Meskina per
avermi aiutato in tutto ! =) e per le favolose idee rivoluzionarie e
pazze che ha !
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