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Coward
Non volevi essere lì.
Avevi promesso a te stesso che non
l’avresti fatto, che ti saresti risparmiato quel dolore.
Quell’ennesima piccola puntura al
petto, lì a sinistra, proprio sotto il lembo dell’amata sciarpa a righe.
Però non ce l’hai fatta, troppo debole e
sentimentale quando è di lei che si parla.
E allora sei lì, immobile dietro quel
muro di vetro, a spiarla sfacciato per l’ultima volta.
Osservando famelico ogni singolo
dettaglio di lei, perché per quanto crudele, da questo momento in poi rimarranno
solo i ricordi.
I ricordi, e quel dolore, gemello del
tuo, che ora si mostra in un ombra sul suo viso di pesca, mentre parla
distratta.
- Già. Sono tutti qui -
Non come vorrebbe, non come vorreste.
Mentre gli sguardi si incrociano per
l’ultima volta però, tutto ciò a cui pensi è che solo le favole hanno un lieto
fine.
E la vostra non lo è mai stata, il vostro
è solo un gioco.
Ed oramai quel gioco è finito.
Senza vincitori, ma solo vinti.
Non c’è più nulla da fare.
Bugiardo.
Distogli lo sguardo dal suo, perché è
giusto così, e perché fa troppo male leggervi dentro quel dolore che è
gemello del tuo.
Perchè non volevi essere lì.
Ma quando te ne vai, voltando le spalle
all’unica persona che abbia mai contato qualcosa, non puoi far altro che
ammettere che gossip girl, ancora una volta, ha avuto ragione.
Chuck Bass è un codardo.
cd
Innanzitutto, grazie, grazie e ancora grazie a K_Lu per la recensione, e
ovviamente anche a °_Virou di Writers Arena, che ha accettato (ok...lo ammetto,
la recensione l'ho vinta alla lotteria...^_^') di recensire la storia pur non
conoscendo il fandom.
Grazie poi alle 2 persone che mi preferiscono, alla persona che mi segue e alle
460(O.O) persone che hanno letto Something.
Merci!
Passando a Coward,
anche questa volta dal punto di vista di Chuck, che si trova alle prese con
quella che crede essere la fine del loro gioco.
Noi
lo sappiamo che alla fine anche il gioco ha un lieto fine, ma lui non lo sa
quindi...lasciamoglielo credere ancora un po'!^_-
Cavolate a parte, ho voluto immaginare come può essersi sentito il nostro
tombeur de femme preferito in questa situazione.
Da
una parte cerca di convincersi che "è giusto così", mentre dall'altra sente quel
dolore atroce che non credeva di poter mai provare, e si rende conto che
basterebbe una sola parola (va bè...tre parole, sette lettere!^__^) per farlo
cessare.
Ma
lui è Chuck Bass, ed è lo stereotipo di tutto ciò che è "cattivo e immorale", e
se non prendesse mille decisioni sbagliate prima di farne una giusta non sarebbe
più lui!
So,
coward!
XOXO,
Manami
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