incontro
Incontro
James Potter osservò con ammirazione l’Espresso per
Hogwarts, l’aveva affascinato l’anno prima quando
l’aveva preso la prima volta e ancora lo lasciava senza parole
l’anno dopo.
Era stato smistato nella casa di Grifondoro e la cravatta rosso-oro spiccava già sul suo mantello nero.
Si sentì scivolare una mano fredda nella sua e si voltò
verso la sua destra, incontrò due profondissimi occhi azzurri
che lo fissavano quasi impauriti, si lasciò sfuggire un piccolo
sorriso mentre stringeva la mano di sua sorella Emily.
“Stai tranquilla, vedrai che ti divertirai, e poi sono sicuro che verrai smistata proprio nella mia Casa!”
La bambina annui, mentre con l’altra mano si spostava una ciocca di capelli neri dagli occhi.
James adorava sua sorella e per lei era lo stesso, aveva un anno di
differenza, ma nulla li aveva mai divisi, erano molto legati
l’uno all’altra, cosa alquanto difficile per dei bambini,
che di solito litigano spesso. Certo, le discussioni in casa Potter non
mancavano, però i due bambini erano molto uniti e James si era
sempre dimostrato molto disponibile verso la sorella più
piccola, difendendola sempre e facendo anche a pugni con qualche altro
bambino se la facevano piangere.
Emily si sentì molto più tranquilla con la mano in quella
del fratello e il cuore prese a battergli un pochino meno velocemente.
Alle loro spalle i coniugi Potter osservavano con un sorriso i loro
bambini. Si fermarono all’inizio di una carrozza per salutarli,
“Mi raccomando James, non combinare subito uno dei tuoi soliti
disastri” iniziò sua madre, “E tieni d’occhio
tua sorella”
Il bambino con un sorriso malandrino dipinto sul voltò annui e
disse: “Stai tranquilla mamma, è tutto sotto
controllo!”
La donna fece un lungo sospiro ed annuì, chissà come mai
non ne era così convinta! Entrambi i genitori salutarono i loro
figli e osservarono il treno partire verso la Scuola di Magia e
Stregoneria di Hogwarts.
“Vieni Emy, andiamo a cercare uno scompartimento dove
sederci” disse James afferrando la mano della sorella che si
guardava intorno curiosa.
“Fai anche da Baby Sitter ora, Potter” una voce alle loro
spalle li fece voltare e James fissò in cagnesco il ragazzo
biondo di fronte a lui.
“Non credo che questi siano affari tuoi, Malfoy, vai avanti a
dare ordini a quei due Troll che ti porti sempre dietro e non
stressarmi la vita” rispose a tono James.
Lucius Malfoy fece un sorriso sinistro verso i due Potter e si
avvicinò ad Emily, “Però la piccoletta non è
male”
“Evapora Malfoy, non ti avvicinare neanche a lei altrimenti ti spacco la faccia”
“Credi di farmi paura, Potter?”
“La mia è una promessa, Malefico, levati dalla palle”
Lucius fece un altro passo verso i due ragazzini e James estrasse la
bacchetta, un secondo dopo anche Malfoy fece lo stesso, si fissarono in
cagnesco, ma nessuno dei due per il momento fece alcuna mossa.
Emily si mise dietro la spalla del fratello e gli appoggiò una
mano sulla sua, libera dalla bacchetta, sperando che qualcuno venisse
in loro aiuto e sembrò che la sua richiesta fu esaudita con
l’arrivo di altre tre persone.
“Malfoy sei già in giro a rompere le palle?” James
nel sentire quella voce fece un sorriso, Emily si voltò e vide
dietro di loro tre bambini dell’età di suo fratello, il
primo, quello che sicuramente aveva parlato aveva i capelli neri un
po’ lunghi e gli occhi blu-grigio, era alto e magro, sicuramente
era Sirius Black il migliore amico di James. Alle sue spalle
c’erano un ragazzo piccolino che si contorceva le mani e un altro
un pochino più alto dall’aspetto un pochino trasandato, ma
che aveva uno sguardo molto dolce. Erano Peter Minus e Remus Lupin.
“Black potresti anche girare al largo” rispose Malfoy.
“Direi proprio di no, Malefico, che ne dici di andare a rompere le palle a qualcun altro?” continuò il moro.
Il biondo fece un altro passo verso di loro, ma una voce alle sue
spalle lo fece voltare, “Ma è possibile che siete
già sotto voi, siamo saliti neanche mezz’ora fa
sull’Espresso!”
Emily guardò la ragazza dai capelli rossi dietro a Malfoy e
sorrise, quella doveva sicuramente essere Lily Evans, la ragazza di cui
parlava sempre suo fratello.
“Gira al largo, MezzoSangue” disse il biondo, voltandosi nuovamente verso Potter.
“Non chiamarla cosi” disse con forza James guardandolo in cagnesco.
“Altrimenti cosa mi fai?” lo stuzzicò il Serpeverde.
“Ti spacco la faccia!”
“BASTA!” la voce di Lily superò quelle dei due
ragazzi, “Se non volete che chiamo qualche prefetto vi conviene
tornare ognuno nel proprio scompartimento” disse severa la
ragazza dai capelli rossi.
“Andiamocene, non serve perdere tempo con questi perdenti”
disse Malfoy girando i tacchi e sorpassando senza il minimo interessa
la Grifondoro.
Lily osservò per un attimo la bambina dietro la schiena di
James, che si spostò un pochino dal fratello solo quando Malfoy
se ne fu completamente andato, e non nascose uno sguardo curioso.
“Evans ti presento mia sorella Emily” i suoi dubbi vennero
chiariti dalla voce di Potter. Lily si avvicinò e strinse la
mano che Emily le porgeva con un sorrisino, “Piacere, Lily”
disse la rossa con un sorriso dolce dipinto sul viso.
“A mia sorella quei bellissimi sorrisi li fai, perché a me no!?”
“Perché tu non te li meriti Potter” rispose con un
sospiro. Ecco che ricominciavano con i loro battibecchi, Sirius si
battè una mano sulla fronte, mentre i due ragazzini alle sue
spalle scuotevano il capo a destra e sinistra rassegnati.
“E dai, Evans, sciogliti un pochino”
“Non ti avvicinare!” Lily fece uno scatto indietro, vedendo
che il Grifondoro faceva un passo verso di lei, e poi continuò,
“Anzi è meglio che tua sorella venga a fare un giro con
me, così non la travierai subito!” concluse guardando in
cagnesco il ragazzino, poi si voltò verso la bambina e le
sorrise: “Vuoi venire con me, cosi facciamo un giro e intanto ti
racconto un po’ di cose su Hogwarts?” la bambina
annuì e le prese la mano che la rossa le porgeva. Lily fece un
sorriso vittorioso, mentre Emily, con molta naturalezza disse: “A
dopo, fratellone!” e seguì la ragazzina nel suo giro
sull’Espresso.
Fu proprio da quell’incontro che Emily e Lily diventarono amiche per la pelle.
Il momento dello Smistamento era arrivato, il cuore di Emily batteva
forte, la professoressa McGranitt stava chiamando i bambini in ordine
alfabetico.
“Potter, Emily”
Le gambe iniziarono a tremarle e mentre si sedette sullo sgabello il
cuore le batteva sempre più forte, si sentì sulla testa
il Cappello Parlante e trattenne il fiato.
“Che testa interessante…
sei molto intelligente, però sei molto timida e riservata, ma al
momento giusto sai tirare fuori le unghie… Ho deciso:
GRIFONDORO!”
Emily lasciò uscire tutta l’aria che aveva trattenuto e
tra l’esultanza dei suoi compagni di Casa si diresse verso al
tavolata, con un sorriso dipinto sulle labbra.
Quando si fu seduta incontrò lo sguardo di Lily che le fece un
sorriso dolce e un attimo dopo James si sedette di fianco a lei:
“Visto, che ti avevo detto!” le fece l’occhiolino
mentre le accarezzava una guancia.
La bambina sorrise e annuì, un secondo dopo si voltò
quando si sentì una mano che le scompigliava i capelli,
“Così abbiamo un’altra Potter in casa!” Sirius
Black era in piedi dietro di lei, la sua mano ancora tra i suoi fili
d’ebano, gli fece un sorriso timido mentre sulle le sue gote
diventavano di un piacevole rosso acceso.
Quando i due ragazzi si furono allontanati, Emily si mise una mano sul
cuore, chiedendosi perché continua a battere così
forte…
L’avrebbe capito qualche anno più avanti..
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