like a perfect idiot
Like a perfect idiot
Le labbra rosse si piegano in un sorriso quasi affettuoso, mentre la
calde, sensuali, un po’ sfrontate sillabe vengono formulate con
dolcezza dalla bocca tutta.
-Ti seguirò ovunque, come un’ombra…-
Le parole fastidiose di quell’insulso individuo riaffiorano la
tua mente, impegnandola per qualche secondo. Ma al semplice scuotere
della testa questi rumori molesti lasciano libera la memoria, come una
mosca impertinente che dopo una lunga caccia viene schiacciata sopra di
una parete liscia.
La mano viene mossa quasi con stizza, e ruota decisa la maniglia
dell’acqua calda, che comincia a scendere giù dal
rubinetto della doccia.
Prima fresca, pian piano sempre più calda.
Bagna la schiena esposta del giovane Akira, che con uno sbuffo che
scaccia via le tensioni nervose s’immerge nel lieve vapore che il
calore crea tutt’attorno, appannando i vetri trasparenti della
doccia, isolando il contenuto, come proteggendolo da pericoli esterni.
Le mani si aprono come a ricevere l’acqua, mentre la pelle si
bagna man mano, accarezzata dall’acqua più che tiepida. Un
leggero sospiro di sollievo sfugge dalle labbra del giovane uomo, che
finalmente si può concedere qualche attimo di riposo.
I capelli grondi, zuppi si riversano sulle spalle appiccicandosi alla
pelle, la carne viene ticchettata da gocce insistenti, che cadono
l’una dopo l’altra senza posa, senza posa alcuna.
Il broncio scocciato dipinto sul volto di Akira si stende appena,
lasciando che i muscoli si rilassino sotto le gentili insistenze di
quel calore così piacevole.
Un altro lieve sospiro, mentre le braccia vengono abbandonate lungo i fianchi, finalmente rilassate.
Stupida, stupida ombra.
Le tue lusinghe ingannano la mia volontà, i tuoi occhi
così luminosi non mi rendono cieco, il calore dei tuoi abbracci
non mi ammorbidisce come vorresti, il sapore dei tuoi baci non mi
sconvolge così tanto.
Stupida, stupida ombra.
Due braccia forti avvolgono il giovane corpo, cogliendolo totalmente
alla sprovvista, costringendolo in un abbraccio quasi materno, dolce,
rassicurante.
Una voce sensuale, fin troppo conosciuta, sussurra vicina all’orecchio bagnato.
-Ecco dove ti eri cacciato…-
Un bacio leggero viene posato sulla pelle accaldata.
-Ora non mi scappi più…-
Akira volta il viso, irritato oltre misura da quel contatto insolente.
-Shirogane, che cavolo stai facendo? Levami subito le mani di dosso!-
Niente, ogni replica diventa come quell’acqua tanto dolce che
scivola sul corpo fino a raggiungere il suolo, leggera e veloce.
Un altro bacio, seguito da un terzo, e poi da un quarto, fino a che la
sequenza non tende all’infinito. Shirogane ama baciare quella
pelle, delizia il suo palato, fa vibrare l’animo tutto.
Akira, vedendo che l’uomo non accenna minimamente ad
allontanarsi, comincia a dimenarsi tra quelle braccia, cercando di
strattonare l’altro e interporre tra il proprio corpo e il suo
una distanza minima di sicurezza.
Nulla, Shirogane è incredibilmente tenace.
Così, le mani prive di guanti iniziano a vagare sul petto del
giovane, andando ad accarezzare ogni punto, sensibile o meno. Akira
comincia a fare sempre meno resistenza. Quelle mani sanno dove andare a
toccare, sanno cosa lambire perché il corpo cedesse, tremasse
tutto.
Il ragazzo prende ad ansimare senza neppure accorgersene, troppo preso
dal suo tentativo – vano, terribilmente ipocrita – di
allontanare il proprio avversario.
Vede Shirogane sorridere con la coda dell’occhio.
-Akira kun… sei così teso…-
A questa frase più che ambigua, Akira scalcia con più
forza. Si rifiuta di sottostare alla perversione sfacciata
dell’uomo, così come difficilmente ammetterebbe che tutte
– proprio tutte – quelle attenzioni non fanno altro che
tentare, tentare terribilmente la sua volontà.
Il mento viene catturato da due dita, volto appena all’indietro.
Così, gli occhi castani dell’uno possono tuffarsi in quelli azzurri dell’altro.
Shirogane sorride nel momento di sbigottimento del giovane Akira.
Lo bacia, facendogli scappare un gemito dalle labbra – dolce, timido, quasi abbia paura di rivelarsi.
L’abbraccio si fa più stretto, la libidine comincia a scorrere nelle vene più velocemente.
Le mani di Shirogane, alla fine, si posano leggere sui fianchi del ragazzo, prendendogli la vita con una presa salda.
-Sei proprio buono, Akira kun…-
A quel punto l’acqua diventa come fredda a contatto con la pelle
bollente, lo scroscio delle gocce sul marmo un sussurro rispetto ai
gemiti non più celati che la bocca spalancata emette con quanta
aria ha nei polmoni.
E il piacere si fa strada, pian piano, giungendo fino ad annullare
tutto ciò che circonda quei due corpi intrecciati tra di loro.
Stupido, stupido Shirogane…
Quando mai capirai che basta anche una semplice tua parola – una
carezza distratta sulla mano – a farmi perdere totalmente il lume
della ragione?
Ti affanni a cercare d’ottenere ciò che già possiedi.
Come un perfetto idota.
Altra piccola Shot ShiroganeAkira <3
Spero vi sia stata gradita ^^
Ringrazio di cuore Akiko_sempai per la sua recensione a "Night Kisses". Grazie davvero di cuore ^^
Alla prossima, indi **
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