PRIMA VOLTA
“Allora
sei pronta?” le domandò lui, sedendosi su uno dei
due puff.
“Pronta
per che cosa?” gli rispose lei, facendo finta di non aver
capito.
“Nessie,
me lo avevi promesso. Ti ho dato un sacco di tempo per prepararti, ma
ora non posso più aspettare” la
rimproverò il ragazzo.
“Uff...
Jake... speravo te ne fossi dimenticato…”
“Come
posso dimenticare una cosa come questa? Dai vieni qui, siediti davanti
a me, mettiti comoda.”
Lei si
imbronciò, ma dopo aver spostato l’altro puff di
fronte al ragazzo si lasciò cadere sopra di esso...
Lui la
guardò e sorrise, allungò una mano e le
accarezzò una guancia, “vedrai che ti
piacerà” le disse, mentre si frugò
addosso con l’altra mano.
“Ecco”
disse, mostrandoglielo.
“Oh,
Jake... ma è…” e deglutì
“è... enorme”
“No
piccolina, non è vero, e non cominciare a fare
storie” la riprese lui.
“Ma...
non so nemmeno… cosa devo fare?!”
“Te
lo insegno io, tesoro, sono qui apposta.”
“Ma
se non mi piace?”
“Ti
piacerà, credimi. E se proprio ti fa schifo, smettiamo
subito, ok?” le disse per calmarla. In fondo era la prima
volta per lei, era comprensibile che avesse un po’ paura.
“Pronta?”
“Così
e così” rispose Nessie senza distogliere lo
sguardo da quel... coso enorme...
“Dai,
prendilo in mano” e le fece avvicinare una mano e gliela
chiuse intorno a esso.
La
ragazzina fece un mugugno, un po’ stizzita.
“Si
lo so... è una sensazione strana, ma poi ti
abitui.”
Lei se lo
passò da una mano all’altra.. faceva fatica a
credere che potesse essere così grosso e poi quella
sensazione sulla pelle, le venne da sorridere, quando qualcosa
riguardava Jake... era tutto strano! Ma non disse nulla, era troppo
agitata.
“Ora
viene la parte più difficile, ma almeno provaci, fallo per
me.”
Lei fece
un gran respiro e poi annui con il capo.
“Ora
dovresti… passare lentamente la lingua sulla
punta” lei ad udir quelle parole strabuzzò gli
occhi, ma era per lui e glielo aveva promesso: ora non poteva tirarsi
indietro.
Così
si chinò in avanti e tentennando passò lentamente
la lingua sulla punta enorme di quel coso, e una sensazione
strana la assalì, ma c’era dell’altro,
qualcosa che non si aspettava: un sapore… che non era
riuscita a cogliere e allora passò ancora la lingua.
“Brava,
piccola, continua a leccare…” le disse lui
puntandogli addosso uno sguardo infuocato.
“Ti
piace vero? Non è così schifoso come
credevi.”
Ma lei
non gli rispose si limitò solamente ad annuire.
“Ora,
piccola, prendilo in bocca e succhia piano.”
“Ma
tutto?” chiese lei stupita, non poteva credere che lui le
avesse detto di fare una cosa del genere.
“Quello
che riesci, amore mio. Ma io comincerei piano, solo con la punta, e se
poi ti piace ne prendi di più.”
Lei
stacco gli occhi da lui e tornò a guardare quel coso che
teneva tra le mani, sospirò e si passò la lingua
sulle labbra, era strano, era sempre stata convinta che non gli sarebbe
piaciuto, ma ora che era lì e lo stava facendo, non gli
sembrava poi così schifoso: si chiese pure perché
non avesse ceduto prima, perché avesse fatto dannare Jake
per tutto quel tempo.
Si
ripromise che d’ora in avanti non avrebbe più
protestato così a lungo per le proposte del suo amico del
cuore: in fondo lo sapeva, lui le voleva bene, da sempre, e non avrebbe
mai fatto nulla che avrebbe potuto nuocerle.
Mentre
ripensava a tutto questo, vide una gocciolina scivolare giù
dalla punta, incastrarsi sul bordo ricurvo per rimanere poi
lì in bilico rischiando di cadere nel vuoto e non poteva
permetterlo, quel coso aveva un buon sapore e ora che lo sapeva non ne
avrebbe più fatto a meno così ci passò
la lingua sopra.
Lui la
guardò estasiato, non poteva crederci: finalmente la sua
piccolina aveva ceduto, stava facendo quello che lui da mesi le
proponeva ininterrottamente, fino alla nausea... e ora, eccola
lì, tutta eccitata per quella cosa nuova e sembrava proprio
che le piacesse un sacco.
Poi
Nessie aprì la bocca e richiuse le labbra intorno a quel
coso che le sembrava troppo enorme per poterle stare in bocca, ma con
suo grande stupore, non ebbe il benchè minimo problema, e
riuscì a prenderne molto più di quel che credeva,
se lo spinse fino a toccarle il palato, ma la sensazione fu forte e
subito se lo tirò fuori, ma non aveva nessuna intenzione di
rinunciare e riprese a leccarlo, sempre più avidamente e si
accorse che era sempre più bagnato e questo le fece pensare
che forse ora sarebbe riuscita a prenderlo bene e così
spalancò nuovamente la bocca e se lo nascose dentro e le
sembrò meglio di prima e fece quello che Jake le aveva
detto, cominciò a succhiare.
Poi una
mano di lui si posò sopra la sua e cominciò a
muoverle il coso dentro la bocca. Mentre lei succhiava, lui glielo
tirava fuori un pochino e poi lo rimetteva dov’era, per poi
ripetere l’operazione più e più volte e
dalla sua espressione la cosa doveva essere davvero piacevole,
così, con un gesto, scansò la mano
dell’amico e riprese il movimento da sola.
Lui
rimase incantato a guardarla... era bellissima e imparava velocemente,
questo pensò, per poi accomodarsi sul puff, sprofondandoci
dentro e sollevare lo sguardo verso il soffitto, ma senza distogliere
l’attenzione da lei, sentiva il rumore che faceva con la
bocca e questo gli piaceva.
Nessie
continuò per un bel pezzo ma poi come tutte le cose belle
anche quella finì, e a lei non rimase che leccarsi i baffi e
ingoiare avida, anche l’ultima goccia di quella prelibatezza.
Lui
tornò a guardarla e vide sul suo volto una delle espressioni
più felici e appagate che le aveva mai visto, la vide
passarsi la mano sulla bocca, per pulirla e poi leccarsi le dita. Non
gli sembrava vero, lo aveva fatto! Era quasi certo che a
metà si sarebbe stancata e che avrebbe mollato tutto...
invece...
“Jake
è stato bellissimo, era così buono, avevi ragione
tu!”
Lui le
sorrise estasiato, ancora non ci poteva credere, finalmente la sua
piccolina aveva ceduto, forse da lì in poi avrebbe potuto
chiedere di fare altro...
“Jake,
quando lo posso rifare?” chiese con un sorriso sbarazzino
Nessie e lui non riuscì a trattenere una risata. Era il
momento più bello della sua vita, era così felice.
“Domani,
domani tesoro. Per oggi può bastare”
“Ma
Jake... era buono!” si lamentò lei.
“Lo
so amore, ma è meglio andare per gradi, non sei abituata e
troppe cose dolci potrebbero farti male” le rispose lui
premuroso, carezzandole una guancia appicicaticcia.
“Oh...
però domani, me ne porti un altro? Vero?”
“Si,
amore mio, domani ti porto un altro calippo! Ma poi dovremo cambiare,
non puoi cominciare a mangiare cibo umano e mangiare solo dolci... se
no chi la sente tua madre?”
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Eh! Casa
avevate pensato eh?
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