Una
botta alla spalla e una violenta zuccata a terra ti informano
prontamente e nel peggior modo possibile che la tua posizione rispetto al
pavimento è cambiata di colpo. Strabuzzi gli occhi mentre un gemito abbandona
le tue labbra e ad occhi sgranati prendi a fissare il soffitto sopra la tua testa,
chiedendoti ancora una volta, cosa diavolo te l’ha fatto fare a di uscire dal letto questa mattina. Pieghi le ginocchia, assesti la posizione e
l’oggetto volante che si è schiantato contro il petto- e che è ancora steso su di te- geme lamentandosi per il dolore
contro la tua giacca. Questa cosa la dovresti fare tu, ma sorvoli e non glie lo
fai notare.
Sei
troppo rintronato per farlo.
Stacchi
la mano sinistra dai reni di lei, la cosa, l’U.F.O che ha deciso di schiantarsi contro di te questo
fausto pomeriggio e la porti a contatto con il dietro della testa. Come in quegli
show d’intrattenimento babbani per bambini, vedi
tante stelline per via della botta alla
zucca e ti sembra quasi di poterle contare come faceva quel Coyote pazzo alla
tv.
-Uhn…- mormori e questa la cosa più sensata
che sei riuscito a dire da quando ti sei ritrovato a volare all’indietro giù
per otto gradini. Stringi le palpebre, ma una lacrimuccia
indolenzita sfugge lo stesso oltre la barriera delle
ciglia.
Ti
dai della femminuccia e la raccogli con le dita, mentre lei, la cosa, inizia a
dare i primi segnali di vita. Stende le gambe, muove la testa e finalmente
punta le mani a terra e solleva la testa dal tuo sterno. La guardi
in faccia, e, Merlino ti viene da ridere.
E’un
secondo… Per questo motivo talmente rapido a passare che non riesci a
trattenerlo a saltarti fuori dalla gola. Scoppi in un
assurda risata a pernacchia e lei, cambia il colore del viso a bianco“cadavere appena riesumato”a rosso “pomodoro appena raccolto”
-Che hai da ridere?-
La
vedi aggrottare la fronte e indurire la linea della mascella. La conosci fin
troppo bene e sai cosa vuol dire questo. La tua risata, forte come il latrato
di un cane la sta contagiando, ma non vuole dartela vinta e ridere con te del
volo che avete appena fatto.
-Avanti
dimmelo! Cosa c’è di così divertente?-
E’ ancora sdraiata su di te, ha
staccato su solo la testa e le spalle e poi sentire chiaramente l’odore di
buono dei suoi capelli, misto a quello di pulito della sua uniforme. Fra il
ridere che non vuole lasciarti andare, riesci a sollevare un sopracciglio verso
di lei –Evans.- soffi piazzando gli occhi nei suoi
che ti fissano in attesa – Alla fine sarai davvero la
causa della mia morte.-
Lei
socchiude le labbra, non sembra capire cosa stai dicendo e tu con un gesto
della mano sinistra le fai segno di guardarsi attorno, di staccare gli occhi da
te e di prestare attenzione alla platea che ha assistito al vostro volo e che
come te si sta chiedendo per quale motivo, non si sia già
impegnata a sloggiare dalle tue braccia.
-Mah…-
la senti esalare.
-Oh
Evans… Non credevo di farti un simile effetto.-
Finalmente
l’intontimento dovuto alla botta sparisce dal suo viso e un’espressione
schifata le aggrotta i lineamenti. Balza via dal tuo corpo e riunisce le mani
al petto come se avessi appena cercato di dare una tastatina –PORCO!-
-Tu
mi salti addosso e io sono il porco?-
-So-Sono
caduta.-
-Raccontala
a chi ci crede.-
Ti
assesta un pestone su una caviglia e usandolo come gradino, ti scavalca e
fumando di rabbia si allontana dalla scena. Tu finalmente ti alzi e ti guardi
attorno, la vista ancora piuttosto confusa per via del colpo alla nuca –Moony!- esclami in direzione del piccoletto biondo che ti
scruta ad occhi socchiusi.
-Che
brutta faccia Moony!-
-Alla
fine morirai sul serio per colpa di Lily.-
-Non
proprio per sua mano, ma sì…-
-Mi
spieghi come diavolo hai fatto?-
Ti
stringi nelle spalle con un sorriso- C’è chi può e chi non può…Io può.-
Remus scrolla la testa come una vecchia nonna
mentre tu gli butti un braccio attorno alle spalle e con lui ti avvii verso i
dormitori Grifondoro – Le hai toccato il sedere per
tutto il tempo in cui era troppo confusa per capirlo…
Sei un porco.-
-Sono
semplicemente un uomo che sa cogliere le occasioni.-
-Ti
uccideranno tutti e due.-
-Ma
dai… Tu non glie lo dirai,no?-
-Non
c’ero solo io a guardare sai.-
-Oh
andiamo Remie, non …- un urlo beduino copre le tue
ultime parole e un essere schiumante di rabbia, che una volta rispondeva al
nome di James Potter si
para sulla tua strada, ansimando per la corsa in cui deve essersi lanciato per
venirti incontro.
-Remus!- E’ sparito dal tuo fianco – Ma
come cavolo.-
-Sirius Orion
Black!-
-Sì!?- chiedi con un filo di voce mentre alle spalle di James, Lily ti guarda sbuffando vapore dalle narici come un
toro furioso. Qualcuno deve averle detto cosa hai
fatto e lei prontamente si è andata a lamentare dal suo fresco fidanzato.
-Dai
Jaime , scherzavo!-
-Come
hai osato…-
-Era
uno scherzo…-
-Come
hai osato, tu cagnaccio…-
-E
dai , ma la sono ritrovato sopra… E ha obbiettivamente un
bel culo.-
-COME
HAI OSATO TOCCARE IL SEDERE DI LILY PRIMA DI ME!?-
Il
tempo sembra fermarsi mentre tu sgrani gli occhi da dietro le mani che hai portato il viso per evitare i probabili pugni di James, allunghi il collo e da sopra la spalla di Prongs vedi Lils gonfiare il
torace come un tacchino.
-STUPIDISSIMO POTTER!-
Fine