Nulla et umbris

di Tristano
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Il grappolo pesa sul suo ramo

Nell’intermezzo del canto della vita

Quando la terra lo chiama a sé

E il sole riempie i suoi semi.

 

Questa nostra esistenza

Nasconde ombre

Che son scure come i cocci

Che sovente aiutano a maturar

Delle cantine questo dolce vino

All’imbrunire.

 

P.S.: approfitto per augurare a tutti un buon Natale e un felice inizio di anno nuovo. Spero che possiate passare delle bellissime vacanze natalizie almeno voi, o meglio voi che ancora non siete ingabbiati dagli obblighi universitari o di lavoro (sigh!). Ringrazio, infine, poiché mi rendo conto di non averlo ancora fatto, tutti quelli che leggono queste poesiole e che mi incoraggiano e lusingano continuamente affinché continui ad impegnarmi in quella che secondo me è la più nobile attività di pensiero.

Grazie ancora e tanti sentiti auguri

Tristano

 





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