Il
canto di Natale
Il 23 dicembre Era una giornata
speciale alla scuola Shohoku,
l’ultimo giorno di scuola e ogni club doveva preparare uno
spettacolo di
Natale.
La squadra di basket aveva deciso di
mettere in atto “il
canto di Natale” Kogure aveva sprecato notti intere per
preparare il copione, convincere
gli altri a partecipare però era stato ancora più
difficile.
Non erano bravi a recitare e le prove
erano sempre state un
disastro.
Kaede Rukawa non si era mai nemmeno
presentato, eppure aveva
il ruolo del protagonista Ebenezer
Scrooge.
Quando andava a cercalo lo aveva
sempre trovato sul tetto
profondamente addormentato, aveva più volte cercato di
svegliarlo ma non ci era
mai riuscito.
Un altro problema era Hanamichi Sakuragi, partecipava attivamente hai
preparativi solo perché era
presente nel cast anche Haruko, il problema era che non accettava il
fatto di
dover fare la parte del povero Bob Cratchit il dipendente
di Scrooge.
Per tutte queste ragioni la sera
della recita Kogure era
particolarmente agitato, tutti erano in costume tranne Kaede che
dormicchiava
in un angolo del teatro, era già una novità che
si fosse presentato!
Tutto era pronto gli attori
ripassavano tra di loro le
parti.
Akagi si occupò di
costringere il bell’addormentato a cambiarsi
e andare in scena quando le luci in sala si spensero…
….
Era il pomeriggio della vigilia di
Natale e l’uomo d’affari
Kaede Rukawa un ragazzo dai capelli corti e neri, gli occhi scuri,
vestito in
giacca e gravata tutto ordinato stava a lavoro divertendosi a fare
soldi
imbrogliando e truffando la povera
gente…nell’ufficio c’era un freddo
terribile, la neve fuori ricopriva di bianco il paesaggio e la
temperatura era
bassissima, il freddo entrava nelle ossa del povero, e accigliato,
segretario Hanamichi
Sakuragi…lui al contrario del datore di lavoro vestiva con
abiti vecchi e rattoppati,
aveva i capelli corti e rossi e gli occhi marroni…il giovane
era un ragazzo
abbastanza povero che doveva mantenere il nonno malato e il fratellino
pestifero e zoppo.
L’avaro aveva decretato che
la stufa dovesse restare spenta
altrimenti avrebbero consumato il carbone e consumarlo significava
consumare
soldi per ricomprarlo e questo al giovane Rukawa non piaceva per
niente…
Sul tardo pomeriggio bussarono alla
porta dell’ufficio del
signor Rukawa che scocciato abbandonò il suo amato denaro
per aprire la porta,
due giovani erano sulla soglia con in mano una piccola tazzina di
ferro, uno
era alto e muscoloso con i capelli corti e neri e gli occhi neri i
vestiti
erano nascosti da un lungo giubbottone marrone pieno di aggiunte e
toppe,
l’altro era più basso e gracile con i capelli
corti e castani e un paio di
occhiali tondi sugli occhi, indossava anche lui un giubbotto nero
strappato e
sfilato in alcuni punti ripresi come meglio si poteva…
“Salve signor Kaede io sono
Takenori Akagi e il mio collega
qui di fianco è Kogure, passavamo di qui per chiederle se le
andava di fare un
offerta per i poveri?”
Kaede li squadrò con gli
occhi, l’idea di donare dei soldi
non gli piaceva per niente…prima guardò Akagi poi
Kogure, infine fece un falso
sorriso dispiaciuto…
“Ma se io faccio un offerta
i poveri non saranno più poveri
e voi perderete il lavoro e io non vorrei mai che perdeste il lavoro a
causa
mia!”
“Si
ma…”
Cercò di ritrattare Kogure
ma l’avaro non gli fece terminare
la frase che con un sorriso chiuse la porta davanti alla faccia dei due
che
delusi se ne andarono borbottando.
Kaede borbottò tra se
mentre si dirigeva verso il suo
ufficio passando di fianco al suo giovane segretario che non si perdeva
un
movimento del suo capo, non appena l’avaro ebbe preso poso
davanti alle sue
montagnole di monete il giovane si fece coraggio e deglutendo lo
raggiunse…
“Ehm…signor
Kaede?”
Chiese con una smorfia, proprio gli
era difficile riuscire a
parlare don quel modo alla stupida kitsune.
Il ragazzo interpellato
alzò annoiato lo sguardo verso
Hanamichi e un cenno della mano lo invitò a continuare e
soprattutto a
sbrigarsi…
Quel gesto fece infuriare Hanamichi
che digrignò i denti, ci
mise qualche minuto prima di poter dire con calma la sua battuta..
“Ecco….vede
domani è Natale….”
Alla parola
“natale” fu il turno dell’avaro di
digrignare i
denti ma decise di lasciar continuare il giovane lavoratore…
“…e
mi chiedevo…se
potevo avere una mezza giornata libera per festeggiare con i
miei”
La volpe sbatté con forza
le mani sul tavolo facendo
ondeggiare pericolosamente le lunghe montagnole di monete, si
alzò in piedi,
gli occhi si chiusero in due fessure facendo brillare di nervosismo e
rabbia in
quelle sfere nere, le labbra si incurvarono e si aprirono appena
mostrando i
denti bianchi e perfetti…
“Festeggiare il natale?? Il
natale è solo un inutile scusa
per sprecare tempo!”
“Ma signor
Rukawa…”
“Va bene avrai una mezza
giornata libera ma anche la tua paga
verrà dimezzata! Quant’è che ti
pago...mmh…due scellini se non sbaglio!”
“Ehm…due
scellini e
mezzo signore”
“Oh
si giusto ti ho
dato un aumento di stipendio…comunque no! Domani lavorerai a
tempo pieno come
tutti gli altri giorni!”
Il rosso sconsolato e con la gran
voglia di saltare alla
gola del capo uscì dall’ufficio tornando a sedere
alla sua fredda scrivania
intingendo la penna nella boccetta di inchiostro ormai quasi
completamente
congelato, gli si strinse il cuore a pensare che non avrebbe potuto
festeggiare
il natale con i suoi parenti, ma aveva bisogno di denaro per portare a
casa
quel poco che mangiavano…sospirò di nuovo mentre
con un occhio fissava la porta
chiusa del capo. Mandandogli mentalmente mille accidenti.
Quella sera l’avaro se ne
andò a casa dopo aver chiuso
l’ufficio, salutò freddamente il povero segretario
raccomandandosi di essere
puntuale.
Arrivò alla porta di casa,
stava per portare la mano alla
maniglia ma questa cambiò forma all’improvviso,
prese le fattezze di un volto
umano, un viso che Rukawa conosceva bene…
“Kaedeeee….fermati
prima che sia troppo tardiiii!”
Il ragazzo allontanò di
scatto la mano fissando la maniglia
ormai tornata normale, Kaede scosso più volte la testa
ripetendosi che era solo
frutto della sua fantasia…aprì la porta della
grande casa e salì le scale,
appese il grosso cappotto nell’attacca panni e si mise a
tavola dove era già
pronta una bella cenetta.
Dopo cena andò in bagno
entrando nella vasca rilassandosi
nell’acqua calda, ci rimase per un oretta buona e dopo con il
pigiama di un bel
colore bluastro si diresse verso la sua grande camera per godersi una
dolce e
lunga dormita.
Si era appena sistemato sotto le
coperte quando un fantasma
entrò di soppiatto e inciampò rumorosamente sulle
catene che circondavano il
suo corpo…
Il ragazzo nemmeno si
voltò, solo un idiota di sua conoscenza
poteva fare una figura del cavolo come quella…
“Mitsui che
caz-…che cavolo ci fai qui dovresti essere
morto!?”
Il fantasma si sistemò la
camicia e le catene che
avvolgevano il suo corpo avvicinandosi a Kaede, lo costrinse a
guardarlo
scostandolo dalle calde coperte beccandosi un occhiataccia…
“Kaedeeee…”
“voglio dormire
Mitsui!”
Mitsui sbuffò sonoramente.
“kaedeeee…ascoltamiii…”
“Piantala di parlare in
quel modo o ti strangolo! -.-*
Mitsui sbuffò ancora
“Kaede ascoltami! Io truffavo le vedove
e derubavo i poveri e tutto nello stesso giorno…”
“Si te la cavavi
bene!”
“Oh bhe si questo
è vero…NO…facevooo maleeee!!”
“Mitsui piantala di parlare
così!” -.- **
Mitsui alzò gli occhi al
cielo “Facevo male e adesso sono
costretto a portare con me il peso dei miei peccati! Non è
troppo tardi per te
Kaede! Sta notte tre spiriti ti faranno visita il primo a
mezzanotte!…addio…”
Il fantasma si diresse di nuovo verso
la porta e
l’attraverso…
“Quasi quasi non gli dico
che il secondo scalino è rotto…”
“WAAAHHH!!!”
Si sentì un urlo e poi
qualcuno che carambolava giù dalle
scale, l’avaro ridacchiò poi si
risistemò sotto le coperte
“Tsk…spiriti! Sono
tutte sciocchezze!”
L’orologio suonò
la mezzanotte e una nube di fumo bianco si
sparse per la stanza lasciando arrivare il primo spirito vestito con un
lungo
abito bianco, scioccò le dita e la candela sul comodino di
Rukawa si accese…
“Rukawa avanti in
piedi!”
Kaede però lo
ignorò completamente, russava dalla grossa tra
i comodi cuscini della scena.
Il grosso fantasma grugnì,
coperto com’era di farina si
stava innervosendo, con il suo possente pugno raggiunse la testa
dell’addormentato..
“Ti ho detto di
svegliarti!”
Kaede grugni e si portò a
sedere sul letto fissando lo
spirito che svolazzava a mezz’aria per la stanza…
“E tu chi
caz-…chi cavolo sei?”
Akagi sorrise e tirò fuori
un distintivo sbrilluccicante
“Akagi lo spirito del natale passato!”
“Ah
si?”
Kaede
sbadigliò
annoiato si risistemò sotto le coperte mentre lo spirito si
avvicinava alla
finestra…la spalancò con un gesto della mano
facendo entrare il vento freddo
che fece rabbrividire il ragazzo che subito tornò a
sedere…
“Che cazzo stai
facendo?”
“Dobbiamo andare
forza!” ^^
Il colosso si avvicinò a
Kaede per prendergli la mano lo
costrinse ad alzarsi conducendolo verso la finestra…
“Andare dove?”
“Andiamo a rivedere i tuoi
natali passati!” ^^
Lo spirito spiccò un salto
conducendo con se anche Kaede che
si aggrappò al braccio del colosso…
Si fermarono in un giardino innevato
davanti a una modesta
casetta, da una casetta si potevano vedere un uomo che da sotto
l’albero
prendeva dei regali consegnandoli a due bambini, una femminuccia e un
maschietto che felici saltellavano attorno
all’uomo…
“Li riconosci?”
“Si…quell’uomo
è mio padre e quel bambino sono io mentre
quella piccola peste è mia sorella Haruko!”
“Esatto…non
ricordi com’eri felice allora? Il natale ti
piaceva! Ma adesso andiamo in un altro tempo!”
Il colosso riprese a volare
trascinando sempre dietro di se
il ragazzo…sta volta si fermarono davanti alla finestra
dello studio di Kaede
dove lui ormai grande stava contando decine e decine di monete
sistemandole
ordinatamente in tante colonne, nell’ufficio entrò
una ragazza vestita con un
vecchio abito rosa con in mano un fazzolettino bianco macchiato di
rosso…
“Kaede”
Rukawa sbuffò alzando la
testa oltre la barriera di monete
per guardare in faccia la sorella “Cosa vuoi?”
“Volevo chiederti se potevi
aspettare ancora un po’ per
l’affitto…la mia malattia si sta aggravando e ho
bisogno dei soldi per pagare
il medico”
La giovane si portò il
fazzoletto alla bocca tossendo
diverse volte macchiando nuovamente quello che un tempo era un candido
fazzolettino…
Kaede prese una pergamena e la
mostrò alla sorella “Sei in
ritardo già di un mese! Non posso più aspettare
metteremo la casa in ipoteca!”
La ragazza sconsolata uscì
dall’ufficio continuando a
tossicchiare sul fazzoletto…intanto fuori dalla finestra
Kaede si stava
morsicando le unghie mentre Akagi lo guardava tristemente…
“Per i soldi hai lasciato
morire tua sorella!”
Kaede non rispose si
limitò a distogliere lo sguardo
cominciando a stropicciare nervosamente l’orlo della
maglietta del pigiama…quando
la sorella era morta aveva sentito una gran tristezza e senso di colpa
per la
fine che per colpa sua quella giovane fanciulla era andata
incontro…si morse il
labbro inferiore mentre il colosso lo riportava a letto e prima di
andarsene
gli disse “All’una arriverà il secondo
spirito!”
Il ragazzo grugnì e si
risistemò sotto le coperte, convinto
che fosse stato tutto un terribile incubo.
L’orologio suonò
nuovamente all’una e come annunciato una
nube azzurra si sparse per la stanza e si sentì un gran
fracasso che costrinse
Kaede a sedersi adirato sul letto lanciando un occhiata torva a un
ragazzo che
seduto a terra si accarezzava dolorante il fondo schiena..indossava un
abito
lungo come quello del colosso ma sta volta azzurro, il giovane si
alzò e si
girò di schiena mostrando il distintivo sbrilluccicante che
era sistemato tra i
capelli…
Miyagi voltò appena la
testa verso di Kaede mostrando un
sorriso a trentadue denti che sbrilluccicavano tanto quanto il
distintivo
“Piacere Kaede io sono Miyagi il fantasma del natale
presente!”
Kaede lo guardò scettico
“Ma davvero? A me sembri solo un
povero idiota!” -.-
Miyagi sospirò e prese
posto accanto al ragazzo sul letto,
gli afferrò una mano tra le sue dicendo
“Perché sei tanto cattivo Kaede? e
pensare che potresti dare tanto agli altri con tutti i soldi che
hai!”
Rukawa allontanò la mano e
cominciò a strofinarla nelle
coperte nell’intento di pulirla “Nessuno ha mai
dato nulla a me!”
“Perché tu non
gli e ne hai dato motivo! Ma nonostante tutto
c’è qualcuno che pensa anche a quelli come te! Ti
faccio vedere!”
Il ragazzo prese nuovamente per mano
l’avaro che schifato
cercava di liberarsene, lo condusse fino alla finestra e come Akagi lo
fece
volare…volarono fino a una catapecchia poco distante,
all’interno Hanamichi stava
tirando fuori dal forno un piccolissimo pollo arrosto mettendolo in
tavola dove
il nonno stava aspettando con ansia di mangiare…stava per
allungare la mano quando
il rosso lo bloccò sorridendo “Aspetta nonno
dobbiamo attendere il piccolo
Satoru!” ^^
Il “piccolo”
Satoru non era poi così piccolo, era solo un po’
più basso di Sakuragi, scese zoppicando per le scale e a
fatica si mise a
sedere a tavola davanti al nonno…
“Oh quante cose buone da
mangiare! E dobbiamo ringraziare il
signor Kaede per questo!”
Hanamichi sorrise tristemente
accarezzando la testolina del “bambino”
“Si, dobbiamo ringraziare Rukawa per questo….spero
che passi un buon natale!”
Il rosso guardò
l’albero addobbato nell’angolo e sospirò
pensando
al suo bel datore di lavoro…intanto fuori Miyagi aveva le
lacrime agli occhi
mentre il ragazzo guardava indifferente la scena pensando alle
battute…
“Non mi fa pena!”
-.-
Miyagi arrivò un pugno in
testa a Kaede “Non era quella la
battuta!”
Kaede infuriato arrivò un
calcio allo stinco dello spirito
poi con voce annoiata disse “Oh poverino! Ma cos’ha
quel povero bambino?”
Miyagi massaggiandosi la parte lesa
“Quello è il piccolo
Satoru! Ha una brutta malattia e se non si fa qualcosa vedo un posto
vuoto in
quel tavolo!”
“Sai che perdita!”
Miyagi arrivò una gomitata
a Kaede “Il copione!!”
Rukawa sbuffò
“Oh ma cosa si può fare per
quell’adorabile
creatura?”
“Lo sai benissimo Kaede ma
adesso il mio tempo è scaduto…”
Kaede sussurrò
“E meno male!”
Miyagi finse di non sentire inarcando
un sopracciglio
“Adesso ti riporto a casa e alle due arriverà il
terzo e ultimo spirito!”
Il ragazzo accompagnò la
volpe a casa che subito tornò sotto
alle coperte mentre lo spirito spariva.
L’orologio suonò
ancora annunciando che erano le due..la stanza
si riempì di un fumo arancione, una figura incappucciata
comparve in mezzo alla
stanza coperto da un mantello arancione e sotto si poteva vedere un
abito dello
stesso colore…il misterioso personaggio stava immobile
dov’era senza dire o
fare nulla…Kaede inarcò un sopracciglio e
guardò curioso lo spirito aspettando
che parlasse…senza dire nulla lo strano personaggio
mostrò un distintivo
sbrilluccicante come quello degli altri due…
“Allora chi cavolo
sei?”
Lo spirito si tolse il mantello
“Kogure lo spirito del
natale futuro!”
“Perché ci hai
messo tanto a parlare?” -.-
“Mi piace fare
scena!” : P
“Vedi di muoverti spirito
dei miei stivali!” >.<*
“Ok!
Stand
up! Came on my friend!” =3
“Ehi…non sono un
tuo amico!” >.<*
“Oooh
you
are very unfair!” -.-
“Taci e
partiamo!” >.<**
“Ok!” ^^
Kogure prese par mano
l’avaro e con un balzo degno di un
coniglio saltò fuori dalla finestra e poco dopo atterrarono
nel cimitero della
cittadina…
Kaede inarcò un
sopracciglio “Perché siamo al cimitero?”
Kogure indicò una lapide
poco distante da loro dove due
becchini stavano richiudendo una buca Hanamichi abbracciava quella
fredda
pietra e piangeva…si disperava…Kaede guardando in
quello stato gli si strinse
il cuore e chiese allo spirito “Perché
piange?”
“Ascolta bene quello che
dice!”
Il ragazzo si mise in ascolto e
sgranò gli occhi sentendo
ciò che il suo segretario diceva tra le lacrime…
Hanamichi tra i singhiozzi ripeteva
“Kaede….amore mio…non
dovevi morire…non così giovane…non
prima che potessi rivelarti i miei
sentimenti..”
“Kogure…Hanamichi
mi ama davvero?”
“Si Kaede ti ama tanto e
sicuramente anche tu provi lo
stesso ma eri troppo accecato dal denaro per accorgertene!”
“Io…sono
morto?”
“Si e al tuo funerale non
c’era nessuno a parte Hanamichi!”
“Il destino può
cambiare?”
Kogure sorrise “Questo
dipende da te Kaede!” ^^
“Riportami a casa!
C’è una cosa che voglio fare subito!”
Kogure sorrise di più
“Certo!” ^^
L’occhialuto
riportò il ragazzo nel suo letto…ormai erano le
sette del mattino…Kaede si alzò dal letto scese
le scale e dopo aver messo il
giubbotto uscì di casa senza nemmeno vestirsi,
andò a sbattere contro un
ragazzo dai capelli castani e gli occhi dello stesso colore vestito con
un
normale abito pieno di toppe…il ragazzo si alzò e
aiutò subito il russo a
mettersi in piedi…
“Mi scusi signor Kaede! Non
volevo!”
Rukawa lo guardò e dopo
prese da una tasca del giubbotto un
sacco pieno di monete e lo consegnò al ragazzo
“Questo è per voi buon natale!”
kaede corse subito in un negozio di
giocattoli e comprò un
sacco di giochi per il “piccolo” Satoru,
passò poi in un ristorate prendendo un
sacco di cose buone da mangiare subito si precipitò a casa
del suo segretario…bussò
diverse volte e Hanamichi andò ad aprire sorpreso e timoroso
di vedere il suo
datore di lavoro a casa sua a quell’ora del
mattino…
Kaede si lasciò andare in
un dolce sorriso e abbracciò
Sakuragi “Buon natale!”
Il rosso incredulo
ricambiò la stretta balbettando “B-Buon natale
Rukawa”
Kaede si allontanò quel
tanto che bastava per guardarlo in
viso e disse con voce dolce “Chiamami Kaede, farò
di te il mio socio!…sono
stato uno sciocco Hanamichi io ti amo!”
La stupida volpe si
avvicinò unendo le sue labbra a quelle
del giapponese in un casto e dolce bacio riprendendosi dallo shock
Hanamichi
sorrise sulle labbra dell’amato andandole poi a succhiare
teneramente, Kaede le
dischiuse facendo così incontrare la sua lingua con quella
del suo
giapponese…continuando a baciarsi entrarono in casa
chiudendo a chiave la
porta….
Intanto poco distante Kogure si
lamentava con Miyagi e Akagi…
“Questo non c’era
nel copione!” >.<*
“Eddai Kogure non importa
è un bel finale lo stesso!” ^^
“Già….Hanamichi
e Rukawa vissero per sempre felici e contenti!”
^o^
“ Ma non era nel
copione!”
“Uffa come sei
noioso!”
“Vero! Tranquillizzati
Kogure è andata bene lo stesso!” ^^
….
Akagi scossò
insistentemente Kogure che si era addormentato
su una delle sedie dietro alle quinte “Kogure! Kogure
svegliati! Dobbiamo andare
in scena!”
Kogure mugolò e
alzò la testa stropicciandosi gli occhi, si
guardò intorno e poi sussurrò “Era
tutto un sogno!”
“Ma che dici? Avanti
andiamo!”
Kogure sorrise al suo capitano
“Si arrivo!” ^^
Lì’occhialuto
raccolse il copione che gli era caduto e lo
sistemò, poi si voltò indietro e disse
“Buon Natale!”
Akagi lo squadrò
“Ma con chi stai parlato scemo?”
Kogure sorrise “Con
nessuno!” ^^
Fine
I personaggi sono un po’
OCC >.<
Auguri di buon natale ^O^
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