Tradimento
d’amore
Una notizia inattesa
Capitolo 1
Sdraiato sul lettino, non
sembrava per nulla distratto dal continuo chiacchierio dei bambini che
giocavano liberamente sulla spiaggia e dalle coppiette che innamorate
camminavano lungo il bagnasciuga scambiandosi effusioni d’amore. Il tramonto
stava accendendo il mare e il cielo di colori vivi e passionali, intensi come
un turbine di emozioni. Il sole infuocato lentamente stava scendendo nel grande
mare corallino, inondandolo di oro e cremisi.
-
Chissà dove sei adesso? Qualche anno fa avresti fatto di
tutto pur di starmi accanto ed io stupido che ti ho lasciata andar via…e adesso
invece, rimugino sul passato, tu hai trovato un altro…e ti sposi. Non posso
credere che quello che c’è stato tra noi, seppur breve, sia solo un ricordo per
te! Possibile che non conti più niente per te? Tu nelle braccia di Robert
Garland! Vorrei averlo qui davanti e poterlo prendere a pugni, inveire contro
di lui per poter scaricare tutta la rabbia che sto cercando di reprimere
dentro.
-
Tu non lo sai, ma da quel giorno non ho mai smesso di
pensarti. Non c’è stata alba che non mi sia destato pensando a te, a cosa stavi
facendo, a quanta sofferenza ti avevo provocato. Non volevo arrecarti dolore,
desideravo solo che tu fossi libera, che realizzassi i tuoi sogni senza dover
rinunciarvi a causa mia. Come sei diventata bella: lo eri allora e lo sei ancor
di più adesso. Quanto pagherei per sfiorare ancora le tue labbra, per
accarezzare la tua pelle, per perdermi dentro i tuoi occhi. Un sogno oramai,
…una chimera irraggiungibile. – pensò riponendo la rivista sportiva sul
tavolino accanto il lettino.
-
Hai intenzione di restare qui a prendere il sole del tramonto
oppure ti va di fare una passeggiata prima di andare a cena? – gli chiese l’amico
comparendo all’improvviso con il suo inseparabile berretto rosso sul capo.
-
Cerco di riposarmi! – rispose non mostrando il minimo
interesse a quanto aveva appena udito. Sospirò e sedette sul lettino accanto a
quello dell’amico.
-
Per quanto hai intenzione di continuare? Tutto avrei potuto
credere di te, fuorché che fossi cambiato così. Posso sapere cosa ti succede? –
domandò esasperato.
-
Non mi va di parlarne. – sentenziò aggiustandosi gli occhiali
da sole sul viso.
-
Assurdo. Non ci posso credere. Possibile che negli ultimi
tempi tu sia cambiato tanto? Ma cosa ti è successo? –
-
Ti ho appena detto che non mi va di parlarne. –
-
Sei proprio testardo e ostinato. Finalmente dopo tanto tempo
io, te e Tom ci prendiamo una vacanza lontano dalle nostre squadre e da tutti e
tu che fai? Resti qui a mugugnare e rimuginare sui tuoi problemi! Quali
problemi poi? Soldi, successo, carriera, ragazze. Vorrei proprio capire dov’è
finito il mio migliore amico e il suo proverbiale entusiasmo verso la vita. -.
Benji si sollevò il cappellino e lo sventolò cercando un po’ di refrigerio a
quel caldo torrido.
-
Ma dico io…tra tanti posti in cui dovevamo andare in vacanza
dovevamo venire proprio in Egitto? Non potevamo andare in Norvegia dove non fa
così caldo a inizio luglio anche al tramonto? – gli chiese sapendo che la sua
imprecazione avrebbe avuto una semplice e muta risposta.
-
Non brontolare sempre amico. Ti fa bene smaltire un po’ di
tossine sudando! – esclamò Tom sopraggiungendo con tre bibite fresche che posò
sul tavolino di legno sistemato tra i due lettini.
-
Guarda chi si vede. Trovato qualche bella ragazza? – gli
chiese Benji.
-
Benji è pieno di belle ragazze in questo posto, è sufficiente
solo che tu scelga la nazionalità. Non ho mai visto una località turistica
balneare con tanti stranieri tutti insieme! – disse guardando l’amico sdraiato
sul lettino.
-
Vado a fare un bagno! – disse Holly alzandosi dal lettino.
-
Toh…il muto ha ripreso a parlare! – esclamò ironico Benji
sorseggiando lentamente la sua bibita.
-
Ragazzi, mi dispiace ma non sono in vena…non voglio rovinarvi
la vacanza. –
-
Se almeno ci dicessi cos’hai, forse potremmo esserti di aiuto.
-. Holly guardò gli amici, afferrò la rivista che aveva posato sul tavolino e
la passò a Tom. Voltò loro le spalle, si tolse gli occhiali da sole e si
diresse spedito lungo il pontile di legno.
-
Non capisco. Cosa dovrebbe esserci di tanto interessante su
questa rivista? – chiese Benji sfogliandola velocemente. – Parla di sport
ovviamente. -
-
Guarda! – gli disse Tom indicandogli una pagina. Entrambi
erano attoniti, meravigliati da quanto stavano leggendo e ammirando. Una
splendida ragazza dai lunghi capelli scuri, in posa audace, era ritratta in una
foto alquanto ammiccante al centro della pagina.
-
Nozze in vista per il celebre tennista inglese Robert
Garland che annuncia l’imminente matrimonio con la top model Patricia Gatsby.
La data delle nozze sembra essere segreta, ma molto probabilmente si
terranno tra fine luglio e inizio agosto in una località segreta. Intervistati,
i futuri sposi non hanno rilasciato commenti o altro fingendosi attoniti e
sorpresi alla notizia. Un tabloid inglese parla di un’imminente maternità della
Gatsby, prontamente smentita dalla top model. – lesse Tom scandendo bene le
parole evitando errori e omissioni.
-
Adesso capisco. Holly deve essere rimasto traumatizzato da
questo articolo. Accidenti, la piccola Patty una top model di livello
internazionale e prossima alle nozze. Ci deve essere uno sbaglio. Patty è
sempre stata innamorata di Holly. –
-
Evidentemente non lo è più….Che colpo per Holly! –
-
Non capisco. Non sapevo che Patty fosse diventata una modella
e veramente non sapevo che non vivesse più in Giappone. Dov’ero io quando è
diventata così bella? –
-
Eri in Germania, Benji. E’ andata via dal Giappone dopo il
diploma, dopo essersi rivista per l’ultima volta con Holly. –
-
Vuoi dire che c’è stato un addio tra di loro? – gli chiese
incuriosito.
-
Holly non ne ha mai parlato apertamente, ma a giudicare dai
suoi repentini cambiamenti d’umore, penso proprio di sì. –
-
D’altronde, non me la sento di scusare Holly. Patty smaniava
per lui. Gli è stata vicino sempre, ogni attimo della sua adolescenza l’ha
spesa in sua funzione. E alla fine. All’età di quattordici anni, lui se ne è
andato in Brasile partendo direttamente da Parigi, senza neppure salutarla
personalmente. Non sapevo però che si fossero rivisti successivamente. –
-
Holly mi chiese di consegnarle una lettera nella quale le
spiegava le motivazioni che lo avevano indotto a partire direttamente dalla
Francia. Tu non c’eri Benji, eri già in Germania, ma avresti dovuto vedere il
volto di Patty all’aeroporto, quando comprese che Holly non era con noi! E’
stato straziante vederla così affranta…umiliata. Nei tre anni successivi in cui
Holly rimase in Brasile, lei era cambiata. Per quanto divenisse più bella di
giorno in giorno, era divenuta più distante, sembrava quasi volersi
allontanarsi dalla squadra, da noi…era ancora innamorata di Holly e viveva
delle lettere che si scrivevano, nella più profonda malinconia e nostalgia.
Alla fine della scuola, subito dopo il diploma, lo raggiunse in Brasile. Aveva
lavorato sodo per risparmiare e pagarsi il viaggio in Sud America. Me lo
ricordo ancora quel giorno. La accompagnai all’aeroporto. Era così piena di
entusiasmo, felice di raggiungerlo laggiù, per vederlo almeno per un attimo.
Non dimenticherò mai le sue parole. “ Tom, vado in Brasile per capire se
devo continuare ad amarlo. Non posso vivere in questa incertezza. “. E
così, la vidi salire su quell’aereo speranzosa e innamorata. –
-
E poi cosa successe? Cosa ti disse al ritorno dal Brasile? –
gli chiese sapendo che questo discorso lo stava intristendo. Guardò Tom e lesse
un’espressione malinconica sul suo volto. Voleva bene a Patty e sembrava
provare dolore nel raccontare l’epilogo del loro amore.
-
Come mi chiese, avvertii Holly del suo arrivo. Ne fu
entusiasta. Sai Benji, anche se non lo dimostrava, il nostro capitano era
pazzamente innamorato di lei. Era timido, non capiva quale bellezza ci potesse
essere nell’esprimere liberamente i propri sentimenti. E amava troppo il suo
pallone. Non so esattamente cosa accadde in Brasile, ma ti posso dire che al
suo ritorno, Patty era a pezzi. Mi chiese di andare da solo all’aeroporto, non
voleva vedere nessuno. –
-
Non capisco…lui l’amava, lei anche, perché Patty tornò così
provata dal viaggio? –
-
Mi disse solo che aveva capito cosa doveva fare. Mi abbracciò
e pianse ininterrottamente, tutte quelle lacrime represse dal suo amore. Non le
chiesi spiegazioni. Qualche giorno dopo mi disse che andava a Londra a trascorrere le vacanze a casa
della nonna paterna. Non è più tornata a Fujisawa. Da allora sono trascorsi
quattro anni nei quali io mi sono trasferito definitivamente in Francia, tu in
Germania e Holly in Spagna…ed evidentemente lei in Inghilterra. – concluse mestamente.
Benji tacque. Quelle parole avevano tanto significato quanto grande era l’amore
di Patty verso Holly. Benji era sicuro che Tom aveva provato per lei qualcosa
di più di una semplice amicizia, un coinvolgimento affettivo alla soglia
dell’amore. Sospirò guardando Holly uscire dall’acqua e incedere lentamente sul
bagnasciuga. Cosa le aveva detto di così traumatizzante e drammatico durante il
loro ultimo incontro avvenuto in Brasile? Era curioso di sapere, di capire il
perché della sofferenza del suo amico e di quel drastico cambiamento avvenuto
in Patty. Tom sembrò aver intuito le intenzioni di Benji. Gli afferrò il polso
con una mano e scosse il capo.
-
Non fargli domande. Non ora! Se ho ragione, Holly prova ancora
qualcosa per la nostra cara Patty. E non penso che si tratti di semplice
gelosia. La notizia del matrimonio deve averlo scosso ed evidentemente avrà
fatto riaffiorare in lui vecchi ricordi e forse qualche batticuore messo in un
angolo del suo cuore. –
-
E dire che…pensavo che alla fine quei due si sarebbero messi
insieme. Nessuno di noi si è mai avvicinato a Patty in nome dell’amore che lei
provava per lui, e dei sentimenti nascosti ma allo stesso tempo evidenti di lui
verso la nostra cara manager. Che stupido è stato Holly a farsi sfuggire Patty.
–
-
Non possiamo dirlo. Non sappiamo cosa è successo quel giorno
in Brasile. Solo loro lo sanno e a giudicare da come sta male adesso Holly…sì,
sono sicuro che ne è ancora innamorato. –
-
Cosa gli diciamo adesso? – chiese a Tom prima che Holly si
avvicinasse loro.
-
Non so…cerchiamo di consolarlo….se ce lo permetterà, ma senza
fare domande. -. Holly raggiunse i due amici. Prese l’asciugamano da sopra il
lettino e si asciugò il capo e il torso. I lunghi allenamenti sia in Brasile
che in Spagna avevano scolpito quel corpo che oramai non era più di un
ragazzino ma di un calciatore che ad appena ventuno anni stava letteralmente
facendo impazzire gli amanti dello sport.
-
Holly…senti..noi…non sapevamo! -. Buttò l’asciugamano sul suo
lettino e vi si sedette sul bordo, continuando a rimirare le onde dorate.
-
Non lo sapevo neanche io. La notizia mi ha colto di sorpresa!
Volete sapere cosa provo? – chiese loro non perdendo la calma e non
distogliendo lo spettacolo da quello scenario romantico. – Un insieme di
sentimenti che non so definire neppure io. Vorrei poter capire, fermare il
tempo…soprattutto tornare indietro di qualche anno, modificare gli eventi e far
si che tutto questo non sia realtà. – aggiunse con estremo rammarico e
contrizione. Era la risposta alle supposizioni di Tom. Holly era ancora molto
innamorato di Patty, forse più di prima, con la consapevolezza purtroppo, che
non avrebbe più potuto amarla.
-
Oramai è fatta. Ho commesso degli errori che mi sono stati
fatali. Ognuno di noi ha scelto la propria vita e anche lei ne aveva il
diritto. Non potevo legarla ad un sogno, chiedendole di sacrificarsi ancora per
me. Non era giusto. Sarei stato un egoista. – disse a bassa voce afferrando gli
occhiali da sole e la chiave della sua stanza. Tom e Benji lo guardarono malinconici.
I suoi occhi erano umidi, erano lacrime amare alle quali ancora una volta
avrebbe negato di rigare il suo volto. – Dovrei essere felice per lei. Non
sapevo che fosse la fidanzata di Robert Garland…e non so neanche se mi importi
qualcosa. E’ giusto che sia così, che lei sia felice. Forse lui è riuscito lì
dove ho mancato io. Scusate ragazzi, io vado in camera. – concluse voltando le
spalle agli amici e incamminandosi verso il viale che conduceva alle camere.
Benji e Tom si alzarono,
raccolsero i loro effetti personali e seguirono a distanza l’amico senza
parlare. Poi si fermarono all’improvviso imitando il loro capitano. Tom sentì
il battito accelerare notevolmente, il sangue incedere velocemente e martellare
nelle tempie. Benji guardò la figura a
pochi passi da Oliver e pensò che il destino a volte era ingrato e malvagio,
che non aveva sentimenti ne remore nei confronti di un cuore infranto.