xmas carol prol
Nota: Questa
storia è ispirata al Canto di Natale di Dickens, ma non
sarà proprio uguale identico. Noterete le differenze durante
la lettura (in caso vi servissero spiegazioni, io sono qui!). Un enorme
grazie a kia_85 che ha avuto la pazienza e la disponibilità
di spiegarmi alcune cose del manga di City Hunter, del quale io sono
totalmente all'oscuro, avendo seguito solo l'anime. Spero comunque di
aver capito tutto!!
Bene,
non mi resta che augurarvi buona lettura!
Baci8!
La vigilia di Natale di quell'anno faceva particolarmente freddo. Un
solo maglione non bastava a evitarle i brividi che la facevano tremare
già da qualche ora.
A questo pensava Kaori mentre sistemava le ultime palline sull'albero
di Natale. Per colpa di un caso particolarmente complicato, era molto
in ritardo con gli addobbi natalizi. Cosa che era mai capitata prima,
di solito alla vigilia era già tutto pronto per il pranzo
del giorno dopo.
Arretrò di qualche passo per poter ammirare il frutto del
suo lungo lavoro.
- Perfetto! Manca solo il puntale a forma di stella... ma dove
l'avrò messo?
Si mise a frugare negli scatoloni che ricoprivano il pavimento della
sala. Riemerse qualche istante dopo, in mano un oggetto dorato con
cinque punte.
Prese la scala di metallo di cui si era servita fino a quel momento e
l'avvicinò a l'albero. Ma, subito dopo essere salita fino in
cima, si rese conto di una cosa: non ci arrivava!
Perchè diavolo Ryo avrà comprato un albero
così grosso?, pensò mentre si allungava il
più possibile per sistemare il puntale. Eppure lo sa che non
sono alta quanto lui! Ma guarda cosa mi tocca fare... oh... oh...
ooooohhhh...
La scala iniziò a traballare pericolosamente e la ragazza
perse l'equilibrio. Agitò freneticamente le braccia,
cercando di rimanere stabile su quel benedetto gradino. Ma fu tutto
inutile, i piedi si staccarono dalla scala e lei cadde all'indietro.
Chiuse gli occhi, preparandosi mentalmente al momento in cui la sua
schiena avrebbe incontrato il duro pavimento.
Poi, improvvisamente, qualcosa fermò la sua caduta. Qualcosa
di caldo. Qualcosa di morbido ma allo stesso tempo solido.
- Dovresti stare più attenta, sai?
Spalancò gli occhi, incontrando il viso di un Ryo che le
sorrideva gentilmente.
- Gr-grazie - riuscì a dire lei.
Non potè fare a meno di perdersi in quegli occhi che amava,
occhi che a volte incutevano terrore, ma che sapevano anche trasmettere
tanta dolcezza.
- Figurati - rispose il ragazzo, posandola a terra. - Lascia fare a me,
vuoi?
Prese delicatamente il puntale dalle mani di Kaori, poi salì
agilmente sulla scala e lo mise al suo posto. Questa semplice azione,
però, mise in risalto il suo fisico perfetto, causando nella
ragazza un lieve sussulto.
Smettila, Kaori! Cosa stai facendo?, si disse, cercando di rallentare i
battiti del suo cuore.
La voce del suo socio interruppe i suoi pensieri.
- Vedi? E' stato facile! Questi lavori vanno fatti fare a chi
è in grado di farli...
Un "piccolo" martello da 101 t apparve misteriosamente dal nulla.
- Cosa vorresti dire, che io non ne sarei stata capace? - chiese Kaori
con occhi di fuoco.
- Non fare così, dolce Kaori... sai che scherzo... - si
affrettò a discolparsi lui.
- Sì, certo...
- Credimi quando ti dico che sei troppo permalosa! Comunque io adesso
vado a dormire. Buonanotte!
Quell'ultima frase colse la ragazza decisamente di sorpresa.
- Come? Non esci stasera?
- No, sono un po' stanco... il nostro ultimo caso è stato
veramente pesante.
- Beh, allora buonanotte... - disse a un Ryo ormai lontano.
Qui c'è qualcosa che non va, pensò Kaori. Ha
combinato qualcosa, oppure la combinerà presto. Non
è normale che non abbia voglia di vedere qualcuna delle sue
amichette...
Sospirando, finii di sistemare gli ultimi addobbi. Poi, soddisfatta del
suo lavoro, si diresse verso la sua stanza, intenzionata a farsi una
bella dormita.
Si buttò sul letto, soddisfatto. Almeno per quella volta si
era evitato una sonora martellata. Non che non se la meritasse, anzi.
Non sapeva mai quando tacere. Il problema era che, quando stava troppo
vicino a Kaori, dalla sua bocca uscivano solo insulti. Tutto per
nascondere quanto in realtà l'amasse.
Quindi, sì. Meritava ogni singola martellata.
Sorrise guardando la sveglia sul comodino. Non era nemmeno l'una. Di
solito a quell'ora era in giro per locali, più o meno
ubriaco, in cerca di qualche bella ragazza. Giusto per evitare di
pensare a Kaori.
Invece, quella sera, se ne stava comodamente sdraiato a guardare il
soffitto. Rimuginò per qualche istante sulla ragione per cui
era rimasto a casa. In fondo, era la notte di Natale. Aveva sentito
dire che era magica. E aveva riso. Lui non credeva a queste cose.
Comunque era una notte speciale, non se l'era sentita di lasciare la
sua socia da sola ad aspettarlo.
Quando si addormentò erano già quasi le due. Ma
il suo sonno non durò a lungo.
- Ryo...
- Kaori... lasciami dormire... - biascicò, rigirandosi sotto
le coperte.
Quella voce, però, sembrava non volergli dare tregua.
- Ryo...
- Ancora cinque minuti...
- Ma che cinque minuti e cinque minuti!! Alzati subito, Saeba!
Si mise a sedere di scatto, gli occhi sbarrati per lo stupore. Avrebbe
riconosciuto quella voce tra milioni di altre. Ma non poteva essere
possibile, quella persona era...
Si voltò lentamente verso la fonte di quel suono, scorgendo
esattamente quello che si era aspettato di vedere.
- Tu... tu sei... no, no... tu...
- Che c'è, Ryo? - disse l'uomo di fronte a lui, sorridendo -
Sembra quasi che tu abbia visto un fantasma...
Il volto dello sweeper si stava facendo sempre più cinereo.
Il cuore gli batteva talmente veloce che pareva volesse uscirgli dal
petto.
- No... tu... tu sei... è impossibile... tu non puoi
essere... Makimura!
Pensavate di esservi
liberati di me, vero? Invece no!
Purtroppo per voi ho
avuto un'idea... e quindi scrivo! E spero che a voi venga voglia di
leggere!
Un grazie a chi ha
recensito "I've got my angel now"!! Appena so qualcosa del contest vi
faccio sapere!!
Spero che questo prologo
vi sia piaciuto! Aspetto la vostre opinioni, buone o cattive che siano!!
Un baci8 e alla prossima!
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