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Sotto la doccia
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L'acqua che
scendeva tagliente e caldissima da sopra la sua testa aveva su di lui un
potere quasi prodigioso.
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Sotto la
doccia, nudo e bagnato, rivolto verso la parete come uno studente in
punizione, diventava vulnerabile e la sua parte più nascosta veniva a galla,
adagiandosi per pochi istanti sulla pelle, scivolando lungo il suo corpo, per
poi venire trascinata dentro al tubo di scarico insieme all'acqua.
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Poi, quando
chiudeva il rubinetto e apriva malamente la fragile porta di vetro, indossando
di nuovo la sua solita maschera di arrogante impassibilità.
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La prima volta
che aveva usato quella doccia, Vegeta era stanco, sporco e arrabbiato. Solo
Bulma se n'era accorta, e gli aveva proposto di usare quel piacevole portatore
di sollievo.
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Dentro alla
stretta cabina, aveva tirato un sospiro di sollievo quando l'acqua aveva
iniziato a portare via tutto il sudiciume, e la sua fronte si era rilassata,
per poi contrarsi nuovamente, al pensiero della sua nuova missione: trovare
Kakaroth e sconfiggerlo.
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Il getto
dell'acqua bollente lo faceva rilassare, avvolgeva la sua pelle come un
abbraccio, ed era in quei momenti di assoluta intimità che si lasciava andare
alle più svariate emozioni e ai pensieri più tormentati.
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A volte, poi,
lei lo raggiungeva e il box doccia diventava il posto più bello del mondo, il
luogo perfetto.
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Sotto la
doccia aveva sfogato la sua rabbia, la sua delusione, la sua impotenza, aveva
sanguinato, aveva gridato, aveva pianto, aveva riso, aveva fatto l'amore,
aveva perfino concepito la sua secondogenita e, dopo ogni doccia, si sentiva
meglio, come un Terrestre dopo una seduta di psicoanalisi.
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Ripensandoci,
si lasciò sfuggire un sorriso sarcastico: strano, quante cose possono
succedere sotto ad un getto d'acqua.
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Chiuse il
rubinetto, uscì dal box, afferrò un asciugamano e iniziò ad asciugarsi,
sentendosi completamente rigenerato.
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In quel
momento sua moglie entrò nella piccola stanza, lasciando fuoriuscire il vapore
accumulatosi.
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Si guardarono,
e Bulma capì che il suo compagno aveva di nuovo usato il bagnoschiuma magico
donatole dalla vecchia Baba. Si morse il labbro, senza trovare il coraggio di
dirgli che c'era un motivo, se mentre si lavava gli succedevano cose strane,
tipo mettersi a ridere o a piangere, e se dopo aver fatto la doccia si sentiva
più rilassato.
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Ma perché
dirgli la verità, se quella pozione rilassante aveva degli effetti così
benefici su suo marito? Certo, gli lasciava sulla pelle un profumo un po'
troppo femminile, ma lui non ci aveva ancora fatto caso...
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