-Famiglia -
Il
legame che unisce la tua vera famiglia non è quello del
sangue, ma quello del
rispetto e della gioia per le reciproche vite.
Di
rado gli appartenenti ad una famiglia crescono sotto lo stesso tetto.
(Richard
Bach)
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Quando quella
mattina, svegliandosi,
Naruto aveva trovato quel Teme del suo compagno intento a fissare il
vuoto, non
si era preoccupato più di tanto.
Dopotutto, non era
insolito che Sasuke si
isolasse dalla realtà, lasciando che la sua mente fosse
fatta prigioniera da
quell’ammasso di pensieri e spezzoni di vita che
appartenevano al suo tragico passato,
perciò, anche se infastidito dalla situazione, Naruto si era
alzato dal letto
e, dopo essersi fatto una doccia veloce ed essersi vestito, si era
catapultato
fuori da villa Uchiha.
E non aveva salutato
l’Uchiha, no, perché
tanto sapeva perfettamente che il suo “Ci vediamo
più tardi” non avrebbe
ricevuto risposta.
Ma quando, dopo ben
dodici ore, di ritorno
da una piccola e semplicissima missione – missione di livello C, cattura di due malviventi che
da un paio di giorni si
divertivano a derubare in casa altrui… puah!
Cosa credeva, la vecchia
Tsunade, che avesse ancora sette anni? - lo aveva ritrovato ancora
sotto le
coperte, nella stessa identica posizione di quando se n’era
andato…
Bè, il
panico aveva decisamente avuto il
sopravvento.
A nulla erano servite
le sue urla e i suoi
richiami, perciò, sconfitto, si era steso accanto al moro
per controllare che
le sue condizioni vitali fossero nella norma
– in poche parole, aveva
paura che potesse prendergli una specie di collasso
da un momento
all’altro.
[…]
«
… troppo grande. »
« Eh? Cosa?
» il biondo sobbalzò, puntando
subito le sue iridi azzurre sul volto marmoreo e immobile
dell’altro, pensando
di essersi sognato tutto – in
effetti,
a causa del piacevole tepore emesso dall’Uchiha e del
rilassante, ritmico alzarsi
ed abbassarsi della sua cassa toracica, si era leggermente appisolato.
Ma
dall’Uchiha non giunse risposta.
Solo
un’immutabile silenzio.
[…]
« Dobe… non pensi che questa casa sia troppo
grande per noi due? »
Quando Sasuke riaprì nuovamente bocca fuori si era ormai
fatto buio; la camera
era parzialmente illuminata dalle fioche luci dei lampioni che
costeggiavano le
strade deserte del vecchio, ed ormai disabitato, quartiere Uchiha.
« Teme, stai per caso cercando di cacciarmi di casa?
» tentò, issandosi suoi
gomiti per osservare meglio l’espressione, seppur
impassibile, del moro.
« No. »
« Dobbiamo traslocare in una casa più piccola?
»
« No. »
« … »
« … »
« Vuoi lasciarmi? » domandò infine, con
una leggera inclinazione della voce.
« Baka… » borbottò quello
ruotando gli occhi, sorpreso da quello che la mente
malata dell’idiota poteva tirare fuori se sforzata troppo.
« No. »
Naruto sbuffò, irritato, ma anche rincuorato dalla risposta
dell’altro; il solito
broncio stampato in volto.
« Teme, lo sai perfettamente che quando fai questi discorsi
insensati non
riesco a seguir…! »
Sasuke, per tutta
risposta, si alzò
leggermente sui gomiti e lo zittì, impegnandolo in un bacio
che di casto aveva
nulla e poco. Poi, avvantaggiato dal fatto che il biondo fosse rimasto
meravigliato
dal suo piccolo gesto, ne approfittò per capovolgere le
posizioni.
« Se la proposta di adottare qualche bambino ti sembra un discorso
insensato,
allora perché non trovi tu qualcosa di
meglio di cui parlare, Dobe? »
[513 parole]
eHm…
Questa cosa banale e
decisamente “Non
sense” mi è venuta in mente stamattina, mentre mi
stavo lavando i capelli… ero
a testa in giù, quindi è molto probabile che mi
era andato troppo sangue alla
testa! xD
L’ho scritta ora, in venti minuti, quindi scusate se
troverete qualche errore
in giro (ho controllato, non dovrebbero essercene, ma non si sa
mai…) :3
Ne approfitto per fare a tutti gli utenti di EFP, anche se in leggero
ritardo, un Buon Natale e Felice anno nuovo! ^___^
ME
LO LASCIATE UN COMMENTINO PICCOLO
PICCOLO, VERO???????
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