POLVERI
Il
Sole galleggiava appena al di sopra dell’orizzonte. Una sfera schiacciata,
gonfia, le dimensioni alterate dall’ottica. Un colore che comprendeva ogni
gradazione del rosso e del viola e nulla di giallo.
Ogni
cosa era una serie di sfumature di luce ed ombra.
L’alba
trasformava il desolato paesaggio californiano in uno spettacolo d’irreale
incanto.
Anche
la squallida vegetazione della valle svelava una bellezza che si sarebbe poi
dissolta sotto la chiassosa luce del giorno.
I
suoni erano più squillanti eppure, al tempo stesso, meno fastidiosi.
Non
faceva freddo né caldo.
Il
momento più calmo della giornata, insieme al tramonto. Quando la pressione
atmosferica su mare e terra si equivaleva, placando il vento, spianando le
onde, trasformando l’oceano in una distesa di vetro liquido, del colore del
vino e del mercurio, e ancora non si poteva distinguere la linea dove finiva
l’acqua ed iniziava il cielo.
Un
momento di transizione, quando tutto era un po’ una cosa e un po’ l’altra.
Tra
caldo e freddo… tra cielo e terra… tra silenzio e frastuono.
Tra
il mondo della notte e quello del giorno.
*
* * * * * *
Buffy
sbadigliò, affacciandosi alla finestra.
Il
canto di un’allodola faceva vibrare l’aria.
(Stamattina è particolarmente bella)
Ma
ormai era un po’ di tempo che al mattino e alla sera il cielo si tingeva di
colori spettacolari. Rossi fiammanti e violacei turbinosi.
Chissà
se c’era un motivo.
Rimase per un po’
incantata a godersi lo spettacolo, fiutando il profumo della salvia selvatica e
del mare.
In
momenti come questo, il mondo le sembrava davvero meraviglioso e non le
importava il perché fosse così.
Si
scosse dopo qualche minuto. Voleva sistemare un po’ prima di recarsi al lavoro.
La casa era piena di polvere.
Accese
la TV, distrattamente. Anche se non l’ascoltava davvero, le piaceva sentirla in
sottofondo mentre si occupava delle faccende domestiche.
… i rilevamenti effettuati mostrano
una crescita esponenziale del livello di inquinamento solido nell’atmosfera, dovuto alla presenza di polveri, o
‘particolato’, cioè dell’insieme di particelle atmosferiche solide e liquide
con diametro compreso fra 0,1 e 100 micron…
Inquinamento?
Avevano
tirato fuori di nuovo quest’argomento?
Quando
non avevano niente di meglio per cui preoccuparsi, parlavano di inquinamento.
Il
mondo non sarebbe certo finito per colpa dell’inquinamento. Lei lo sapeva bene.
… l’origine di queste
particelle può essere naturale (eruzioni vulcaniche, residui sollevati dal
vento, incendi di foreste tropicali) o umana.
Essendo componenti
solidi o liquidi, le particelle finiscono prima o poi per ricadere al suolo. I
tempi di caduta dipendono tuttavia da diversi fattori. Precipitazione, venti e
dimensioni delle particelle.
L'aria ritarda la caduta
esercitando una forza verso l'alto che è proporzionale al diametro delle
particelle. Quelle più piccole possono rimanere nell'aria per molto tempo; alla
fine, gli urti casuali e la reciproca attrazione fanno ingrossare le stesse al
punto da far loro raggiungere una velocità di caduta sufficiente a farle
depositare al suolo…
*
* * * * * *
“Non
entri?” chiese Anya.
Xander
esitò solo un attimo, poi la seguì.
La
domanda di lei era solo una formalità. Stavano di nuovo quasi sempre insieme.
Anche ora, dopo avere passato la sera a dare la caccia e ad eliminare una delle
tante schifezze che giravano in città, avevano deciso di non tornare ognuno, da
solo, nella propria casa.
La
ragazza si diresse in camera per cambiarsi i vestiti sporchi. Xander accese la
radio.
… proprio l’aumentare delle foreste bruciate
artificialmente per ricavare terre coltivabili, soprattutto in Russia, in
Africa e nel continente Sud Americano, nonché l’uso sempre maggiore dei
combustibili fossili e delle automobili, è la causa principale della quantità
di particolato attualmente presente
nell’atmosfera…
Era
stata una sorpresa che Anya avesse scelto di restare fra loro, invece di
tornare nel suo mondo. Ma una sorpresa piacevole.
Era
bello averla intorno ed era utile. Anche questa sera, il potere di Anya era
stato risolutivo.
Non
avrebbe dovuto abbandonata, l’anno prima. Aveva sbagliato, come aveva fatto con
Cordelia. Era bravo a distruggere, ridurre in polvere speranze e vite. Ma ora
sembrava avere una possibilità per rimediare.
Finalmente
si rese conto di quello che stava dicendo la voce proveniente dalla radio.
… le particelle più grandi generalmente raggiungono il
suolo in tempi brevi e causano fenomeni di inquinamento su scala molto
ristretta. Ma, attualmente, a destare preoccupazione è la crescita dei livelli
di polveri di piccolo diametro…
Xander
cercò un canale che trasmettesse musica.
Niente
più polvere per lui.
*
* * * * * *
Il
vampiro si dissolse con uno sbuffo, inondando di polvere la ragazza che lo
aveva trafitto.
“Sei
brava, Dawn. Davvero brava.” mormorò Buffy, mentre la sorella si voltava verso
di lei sorridendo.
Questa
volta non aveva dovuto minimamente intervenire. Ormai da qualche notte non
doveva più intervenire.
Andava
bene così.
Si
stava ritirando, lasciando il campo a Dawn, ogni giorno un po’ di più. Agognava
il giorno in cui la sorella avrebbe preso finalmente del tutto il suo posto.
(Presto. Non avere fretta. Sarà presto)
Sotto
i suoi piedi, la pagina strappata di una qualche rivista.
… un altro effetto dovuto alle
polveri atmosferiche è a carico del clima.
Infatti, le particelle
fungono da nuclei di aggregazione per il vapore acqueo, favorendo la formazione
di nubi e nebbie…
Buffy osservò il cielo notturno.
Sereno,
ma l’aria non era limpida e non si vedevano le stelle.
(Mai troppo presto, però)
* * * * * * *
Giles osservava Willow.
In
qualche modo, lei aveva radunato la polvere depositata sui mobili in una sfera
evanescente del diametro di una palla da tennis, brillante sotto la luce del
giorno, che ora ruotava, formandosi e disfandosi in continui vortici e disegni,
sospesa al di sopra della mano tesa della ragazza.
Doveva
sempre essere tenuta attentamente sotto controllo, ma Giles aveva capito che
non avrebbe mai potuto vietarle di usare la magia, come non avrebbe potuto
vietarle di respirare senza farla morire. Così, le permetteva quei giochi
innocui che costituivano la valvola di sfogo delle sua eccessiva energia.
Guardò
il giornale aperto sul tavolo davanti a lui, senza badare realmente ai titoli.
Tanto,
ormai, erano sempre gli stessi.
… l’enorme concentrazione di polveri atmosferiche
misurate nei rilevamenti non mostra segni di diminuzione…
Da
qualche mese non passava giorno senza che i giornali mettessero in prima pagina
articoli di qualche opinionista apocalittico ed il giorno dopo il
controarticolo dell’opinionista di parere opposto.
Giles
non seguiva troppo i dibattiti. Era una delle tante mode che si esaurivano con
il tempo.
Il
giorno dopo sarebbero ripartiti per l’America.
Bene.
Aveva una gran voglia di vedere i ragazzi ed il Sole della California.
… inoltre sono ancora in continuo aumento le particelle di diametro inferiore a 0,1
micron che, a causa delle dimensioni ridottissime, permangono in sospensione
nell’aria per tempi molto lunghi…
*
* * * * * *
Buffy
salì in camera e si sedette sul bordo del letto, sfiorando la guancia di Spike.
“E’
meglio che ti alzi.”
Lui
sbatté le palpebre, confuso.
“Forza.
E’ tardi.” gli disse dolcemente.
Spike
annuì senza vera convinzione. Faticava ancora a stare sveglio di giorno, ma
faceva del suo meglio per abituarsi.
Dal
piano inferiore, la TV trasmetteva con voce stridula.
… queste polveri
possono provocare aggravamenti di malattie asmatiche, aumento di tosse e
persino convulsioni, oltre agli effetti tossici diretti sui bronchi e sugli
alveoli polmonari…
Qualche
volta Buffy si era scoperta a chiedersi se non rimpiangesse quello che era
stato una volta.
Lei
no. Non avrebbe potuto amarlo come era prima.
Non
voleva ricordare quanto si era sentita sporca e squallida per avere portato
avanti una relazione con lui e le volte che aveva pensato di polverizzarlo,
proprio perché la faceva sentire così. Prima o poi avrebbe finito per farlo, lo
sapeva bene. Era inevitabile. Il giorno in cui si sarebbe sentita più sporca
del solito.
Adesso
invece era tutto a posto. Tutto giusto.
Ora
lui aveva anche trovato un suo equilibrio. Le crisi autolesive (alcune
francamente imbarazzanti) diventavano sempre più rare e lui di giorno in giorno
appariva sempre più… umano.
Peccato
che fra loro non ci fosse più passione, ma almeno ora c’era vero affetto.
(Va bene così. La passione fa male. E’ solo quando
passa che si comincia a vivere. Quando si spegne il fuoco e resta solo la
cenere)
… il particolato
contiene anche alcuni composti mutageni e cancerogeni, come derivati
nitro-ossigenati e nitrosammine…
*
* * * * * *
Le
finestre del soggiorno erano spalancate, le tende scostate per fare entrare
tutta la luce del primo pomeriggio e tutti avevano cercato di sedersi in modo
da essere direttamente sotto quella luce. Tranne Spike, naturalmente, che se ne
stava in un angolo all’ombra.
Buffy
li guardava, felice.
Nuovamente
insieme. Tutti quanti. O almeno, tutti quando sarebbe arrivato anche Xander, in
ritardo come al solito.
Queste
riunioni stavano diventando sempre più frequenti, come lo erano state una
volta.
Buffy
sorrise malinconicamente fra sé. Ora c’erano Spike e Anya e Dawn. E si
ritrovavano in casa sua invece che in biblioteca. Ma c’erano di nuovo Willow e
Giles.
Forse
le cose sarebbero tornate come ai vecchi tempi.
Anche
meglio che ai vecchi tempi.
Si
alzò per andare a prendere da bere, lanciando un’occhiata infastidita allo
schermo televisivo.
… la cosa che però sta
suscitato maggiore interesse e apprensione è la possibilità che
l’eccesso di polveri ultrasottili riduca l’irraggiamento solare…
Ancora
questa storia.
Buffy
cominciava a stancarsi. Ormai non si parlava d’altro.
… in effetti è provato che le polveri atmosferiche
diffondono la luce del Sole assorbendola e riemettendola in tutte le direzioni.
Il risultato è che una quantità minore di luce raggiunge la superficie della
Terra…
La
porta suonò di nuovo.
Xander,
finalmente.
Tenne
il vassoio con bicchieri e bottiglie in equilibrio su una mano e, con l’altra,
aprì la porta senza neanche guardare.
“Vieni
avanti. E’ aperto.”
Qualcosa le fu scagliata contro, una cosa enorme e
pesante che la gettò a terra tra bibite rovesciate e suoni tintinnanti di vetri
che si rompevano.
Cercò
di liberarsi da quel peso morto che la schiacciava.
Lo
shock che ebbe nell’accorgersi che la cosa era il cadavere dilaniato di Xander
fu subito cancellato da quello che provò nel rendersi conto che sulla soglia,
sotto il Sole quasi allo zenith, erano apparsi parecchi vampiri.
Uno
di loro, quello che le aveva scagliato addosso il corpo, quello che lei aveva
sbadatamente invitato credendolo Xander, era entrato in casa.
Non
fece neppure il tentativo di reagire. Lo stupore le aveva completamente annullato
la ragione. I vampiri non stavano al Sole. Non lo avevano mai fatto. Questa era
la regola. Le regole non potevano essere infrante.
(Non è giusto)
Neppure
si accorse del vampiro che, con una rivoltella munita di silenziatore (sempre
meglio evitare rumori inutili), le sparò quattro colpi nel torace poi, giusto
per prudenza, si chinò su di lei e, con un gesto quasi gentile, le torse il
collo.
Subito
dopo, riservò lo stesso trattamento a Dawn.
A
quel punto la barriera alla porta svanì ed entrarono anche gli altri vampiri.
… sembra invece del tutto
infondata l’idea che le polveri si comportino da schermo selettivo, impedendo
quindi l’arrivo di particolari lunghezze d’onda.
L’ipotesi aveva inizialmente
creato qualche allarme, perché la fotosintesi vegetale è attivata solo da
determinate frequenze luminose…
Lo stupore demente che
aveva annichilito il cervello della cacciatrice aveva avuto lo stesso effetto
anche sui suoi amici. Non ce ne fu uno che tentò un gesto di difesa. Morirono
tutti senza protestare.
Simon, il vampiro che aveva guidato l’attacco, si
era fatto da parte, limitandosi ad osservare. Aveva ucciso la cacciatrice e la
cacciatrice in rodaggio. Poteva accontentarsi. Poi trovava affascinante
studiare come sorpresa ed imprevisto riuscissero a disattivare, almeno per un
po’, anche il più basilare istinto di sopravvivenza.
Solo
il biondo traditore non sembrò affatto meravigliato, anche se neppure lui fece
qualcosa per reagire.
E
la ragazza con i capelli rossi, che si mise a balbettare qualcosa prima di
essere squartata. Qualcosa su anelli e gemme prodotti in serie.
… questo fenomeno determinava un tempo solo una
transitoria diminuzione della visibilità a livello locale. Con l’aumento della
quantità di polveri sottili e ultrasottili, l’effetto si è però attualmente
esteso a livello globale…
Tutto
finito, in pochi minuti.
Gli
assalitori cominciarono ad uscire dalla casa.
Simon
stava per seguire gli altri, ma fu distratto dalla voce proveniente dal televisore.
Si attardò qualche minuto ad ascoltare le ultime frasi della trasmissione con
un certo divertito interesse.
… tuttavia, la
riduzione della luce non è tanto consistente da avere un effetto collaterale
concreto sulla vita terrestre. La fotosintesi vegetale non ha mostrato alcun
livello di diminuzione né si è rilevato, finora, una variazione fisiologica o
comportamentale nella vita animale e batterica…
Oddio,
non era proprio così.
Un
effetto, almeno uno, c’era stato.
A
quanto pareva, nessuno nel gruppo della cacciatrice si era premurato di seguire
le notizie. O, magari, lo avevano anche fatto ma non erano stati in grado di
valutare le conseguenze.
Che
fortuna che lui non fosse così limitato. In fondo, nella sua vita precedente,
era stato un docente di ecologia fisica.
Spense
il televisore ed uscì, sotto la gloriosa luce del Sole.
Sarebbe
stato interessante relazionare ora i suoi ex-colleghi sulla vera efficacia
delle troppe polveri atmosferiche nel filtrare la luce solare.
Peccato non poterlo fare.
Ma,
tanto, gli effetti a lungo termine li avrebbero presto visti tutti.
Fine