-Dannata
Tontonella, è un mostro-
-Mi
hai deluso Antonella, come hai fatto a piacermi non riesco a
spiegarlmelo-
-Chi
è ora la più Divina honey?-
Perchè?
Perchè è dovuto succedere a me? Io che sono the best of
the best, io che un giorno brillerò fra le celebrità di
Hollywood, io che adesso ho perso tutto.
Tutto,
per un maladettissimo errore.
Ma
la colpa è solo mia.
-Antonella,
che cosa hai fatto?-
Tutte
queste voci, non riescono ad uscire dalla mia testa.
Non
le ho potute reggere e sono fuggita, fuggita come una codarda, senza
una vera meta, volevo solo scappare dal mondo.
Non
mi interessa dove sono, non mi interessa più niente oramai.
Le
Popolari hanno avuto sempre ragione, io sono esattamente ciò
che dicono.
Mi
stringo nella giacca della divisa della scuola e continuo a
camminare, comincia a calare la notte e ad abbassarsi la
temperatura,però non ho nè paura nè interesse,
desidero solo scappare.
Se
avessi ragionato di più questo non sarebbe mai accaduto, se
avessi dato retta a Caterina ora starei apposto, sarebbe stato come è
sempre stato, non starei scappando.
Se
non fossi cosi adesso lei
sarebbe
viva.
-Perchè
Antonella? Perchè l'hai fatto?-
-Perchè
hai ucciso mia figlia?-
Perchè
ti ho ucciso Patty?
La
fame e la sete cominciano a farsi sentire, che diritto ho di nutrirmi
però? Come posso solo pensare di nutrirmi dopo quello ce ho
fatto?
Non
avrei mai immaginato di far accadere una cosa del genere.
Volevo
solo spaventarla, volevo farla sentire ridicola...non credevo di
ucciderla,non volevo ucciderla.
Il
freddo mi sta congelando, ma non posso fermarmi, se mi fermo potrei
non camminare più.
Le
lacrime continuano a scendere e guardo in alto per farle smettere.
Non mi è mai piaciuto piangere, ho sempre creduto che sia un
simbolo di debolezza e Antonella non è mai debole,Patty era
debole.
Allora
perchè non riesco a smettere?
Le
mie convinzioni hanno ucciso una persona, io ho ucciso
una
persona.
Stasera
il cielo è nuvoloso, ma la luna si vede benissimo, è
li, chiara e tonda, splendente anche contro le nuvole che cercano di
coprirla.
Sorrido
in preda alle lacrime, io credevo di essere una stella, invece non ho
mai pensato alla luna come un paragone. Avrei dovuto.
La
luna è grande, bianca, bellissima e risplende contro le
avversità, contro le nuvole.
Le
stelle,invece, sono splendenti e bellissime, ma basta una nuvola per
coprirle e non mostrarle al mondo e si potranno rivedere solo quando
le nuvole decideranno di andarsene.
Io
sono una stella, la luna era Patty.
Lei
nonostante i miei continui dispetti continuava a farsi vedere,
continuava ad esserci anche con la mia presenza.
Magari
con il tempo saremmo anche andate d'accordo, ma l'errore che ho fatto
non potrà ripararsi.
Mi
guardo un pò intorno, è tutto buio e solo i pochi
lampioni mi permettono di vedere una panchina, sono vicino al parco.
Mi
stringo ancora di più il giacchetto e vado a sedermi, che
senso ha fuggire quando non hai più la volontà di
vivere? Quando sai che è ingiusto che tu viva.
Adesso
la polizia avrà cominciato le ricerche e se mi prenderanno
andrò dritta al riformatorio o in una clinica per malati di
mente, però non mi sento malata, mi sento...mi sento ingiusta,
ingiusta nel mondo, che diritto ho di stare bene quando Patty è
morta per causa mia?
Ancora
non riesco a crederci.
Le
lacrime non hanno ancora finito la loro discesa, continueranno in
eterno?
-Tutto
bene?- Una voce, vicina a me.
Mi
giro di lato e quando vedo una sagoma nel buio emetto un urlo.
La
persona di fronte a me si avvicina e sotto la luce del lampione si
mostra in tutta la sua bellezza.
è...è
splendido. Non ho mai visto niente di più perfetto.
Ha
un viso d'angelo con degli occhi verdi e dei capelli lunghi castani e
un pò mossi.
-Non
volevo metterti paura, stai bene? Hai bisogno di aiuto?-
Sembra
un bravo ragazzo,non sono alla sua altezza.
-Non
puoi parlare con me, vattene- la voce mi esce roca a causa del
pianto.
-Perchè
non posso parlarti? Sembri...sola, perchè sei a quest'ora nel
parco? Posso darti una mano-
-Non
non puoi- mi asciugo con la manica le lacrime dagli occhi, ma lui ha
notato di sicuro che ho pianto. Un brivido mi sale in tutto il corpo
e tossisco rumorosamente. Accidenti alla temperatura.
-Hai
freddo?- Non aspetta una risposta da parte mia, si leva la giacca di
pelle e me la mette sulle spalle.
-Grazie-
sussurro.
Sorride
e mi mette una ciocca di capelli dietro un orecchio.
-Allora,
ti va di raccontarmi cosa ti è capitato? Non sembri una tipa
che piange per niente-
-è
una cosa...molto,molto brutta e grave-
-niente
può esserlo cosi tanto-
-Questa
si-
Si
mette accanto a me sulla panchina.
-Dovresti
andare, credimi...io non potrò più stare con nessuno-
-Perchè?
Capisco che sei sconvolta,ma ti farà bene parlarne-
Sospiro,
posso raccontare il mio errore ad uno sconosciuto? Anche se è
il più bel ragazzo che ho mai visto e mi sta trattando in un
modo magnifico?
Però
se gli confido quello che ho fatto scapperà o chiamerà
la polizia.
Il
mio stomaco brontola e me lo massaggio per alleviare il dolore.
-Hai
fame? Senti c'è un bar qui vicino, se vuoi possiamo mangiare
li-
-No-
-Sarà
sempre meglio di rimanere seduti al freddo su una panchina-
-Sto
bene qui-
-D'accordo...andrò
io a comprare qualcosa- lo fermo per un braccio e sento una scarica
elettrica per la schiena.
-Non
devi, non è necessario- sorride e perdo un battito.
-Lo
farò lo stesso- e si dirige verso il bar, quando scompare
nell'oscurità mi appoggio la testa sulle gambe.
Lo
conosco da cinque minuti e mi ha fatto smettere di piangere e mi fa
comportare in modo...in modo diverso, con Matias non ho mai avuto una
conversazione normale, avevo sempre la mia maschera.
Quando
ritorna mi porge un tramezzino, ho fame,ma il senso di colpa mi
stritola lo stomaco, io mangio e Patty non lo farà più,
per colpa mia.
-Non
ti piace?- Mi domanda.
-Non
voglio mangiare- sorride.
-Se
hai fame mangia, non sentirti in debito. L'ho comprato con piacere-
sorrido.
-Ora
che ci penso non ci siamo presentati-
-Sono
Antonella-
-Bruno-
-Bene
Antonella...mi puoi raccontare perchè sei triste e sembri una
fuggitiva?-
-Non
so se dirtelo, potresti scappare- fa un risolino.
-Non
credo, non sembri una tipa pericolosa-
-E
cosa sembro?-
-Sembri...una
ragazza che invece di affrontare i problemi fugge oppure si nasconde
dietro una maschera per non mostrare il suo dolore e alla fine si
accorge che quando scappa non sta scappando dai problemi,ma da se
stessa-
Come
ha fatto a capirlo ancora prima di me?
Sto
fuggendo da me stessa.
-Come
si fa a fuggire da se stessi?-
-Bhè...tu
mi hai detto che hai commesso una cosa brutta, e di sicuro sei
scappata per non affrontare il problema,però intanto hai
capito di aver fatto un errore e mentre sei scappata non ti sei
accorta che in realtà era dalla vera te che cercavi di fuggire
e non dal problema...ho ragione?-
-Si...si
hai ragione. Però l'errore che ho commesso non potrò
aggiustarlo-
-Che
cosa hai fatto? Raccontamelo, di me ti puoi fidare-
Prendo
un bel respiro, mi fiderò, per una volta nella vita mi fiderò
di qualcun altro oltre a me.
Inizio
raccontandogli della mia vita perfetta fino a quando mio padre non
spari improvvisamente per poi passare alla mia iscrizione al trasloco
in un altro quartiere e alla conoscenza di Pia e Caterina, gli
racconto che passai la mia infanzia piuttosto bene con loro, anche se
già dall'inizio Giusy e le altre mi odiavano.
Crescemmo
e arrivò la divisione di due gruppi e l'arrivo di una nuova
ragazza, Patty.
Gli
raccontai della rivalità fra me e lei e dei miei tentativi di
mostarla ridicola fino al giorno del campeggio.
Faccio
dei forti respiri per non far uscire le lacrime.
-Che
è successo al campeggio Antonella?-
-Io...Bruno
io sono un assassina-
Cala
il silenzio, Bruno non muove un muscolo.
Poi
mi fissa negli occhi.
-Che
cosa?- Domanda.
-Al
campeggio io ho lasciato Patty in acqua sapendo che non sapeva
nuotare...però non credevo sarebbe successo questo, non me lo
immaginavo nemmeno- le lacrime ricominciano a scendere.
Adesso
Bruno mi odierà e chiamerà aiuto, la polizia mi troverà
e ciao ciao Antonella.
Sento
una mano sotto il mio mento e incontro gli occhi di Bruno.
-Hai
ucciso Patty?- abbasso lo sguardo.
-Si-
-E
dopo sei scappata-
-Si-
-Perchè?-
-Tutti
mi urlavano contro, non sapevo che fare-
-No...perchè
hai ucciso Patty?-
-Volevo
metterla in ridicolo, non credevo che sarebbe morta...non sai cosa
darei per tornare indietro nel tempo-
Bruno
con mia sorpresa mi stringe a se e io piango sul suo petto.
-Hai
capito la gravità del tuo gesto-
-Si
l'ho capita, avevi ragione quando dicevi che ho indosso una maschera,
adesso però con te no, con te sono la vera me, vorrei non aver
mai avuto quella maschera per tutto questi anni-
-Me
ne rendo conto-
-Ma
non sei arrabbiato o spaventato da me?- Ride.
-Perchè
dovrei esserlo?-
-Ti
ho confessato che sono un assassina e tu sei qui a confortarmi,invece
di...scappare o chiamare la polizia per esempio-
-Tu
già sai che hai sbagliato e mi hai confessato tutto senza
conoscermi...devo svelarti una cosa Antonella-
Scioglie
l'abbraccio e mi prende le mani.
-Io
non sono una persona normale- spalanco la bocca, che intende dire?
-Che
significa?-
-Io
sono l'unico che pone fine ai problemi, però la gente se lo
deve meritare. Tu ti sei meritata il mio rispetto, mi hai dimostrato
che sei una brava persona che in realtà indossa una maschera
per non mostrarsi debole e soprattutto che sai amare-
-Amare?-
-Si,
l'amore è la cosa più importante Antonella,però
non ho tempo di spiegarti oltre-
-Aspetta...se
tu non sei umano allora perchè ti sei mostrato cosi?- Sorride.
-Io
non sono cosi in verità, quello che vedi è un
imitazione della persona che ti renderà felice-
-Cosa?-
-Lo
capirai, un giorno-
-Ma...-
-Vorresti
rimediare al tuo errore? Vuoi essere la vera Antonella Lama Bernardi
d'ora in poi?-
-Si-
-Il
destino ti ha concesso una seconda occasione Antonella, prendila al
meglio- un tuono squarcia il cielo e un acquazzone ci colpisce.
Non
faccio in tempo a parlare che sento le sue labbra toccare le mie per
un tempo indefinito mentre tutto intorno a noi cambia.
Quando
riapro gli occhi vedo Pia e Caterina di fronte a me, in costume. e
c'è il sole.
La
memoria ritorna e ricordo.
Ho
una seconda occasione, il destino mi ha rispedito un giorno indietro,
quando siamo in campeggio.
Questo
significa che Patty è ancora viva.
-Antonella
che...-
-Devo
salvare Patty- urlo iniziando a correre verso il fiume.
Arrivo
nel punto dove Patty si dimena per tentare di rimanere a galla.
-Patty!Patty
afferra la mia mano presto-
Allungo
la mano verso di lei, per fortuna riesce a fare lo stesso lei e con
un forza la tiro sù.
Lei
tossisce,ma è salva.
Lancio
un sospiro di sollievo, cel'ho fatta.
-Grazie-
dico al cielo.
-Antonella...perchè
l'hai fatto? Perchè prima mi lasci qui e adesso mi salvi?-
-Mi
dispiace Patty, scusami,da oggi non ti farò più niente.
Ho capito di aver sbagliato- le sorrido e le prendo la mano-puoi
perdonarmi?-
Lei
ricambia la stretta-Va bene-
Evvai,
da oggi andrà tutto per il meglio.
Sono
diventata amica di Patty e le Divine e le Popolari non riescono a
comprenderne il motivo, peggio per loro. Ho lasciato anche Matias,il
motivo è che da un pò di giorni sogno un principe su
un cavallo bianco che mi viene a prendere e mi porta con sè.
però non è lui.
Sbatto
contro qualcuno. Stavo facendo un giro per il quartiere.
-Ahi,
scusa- mormoro.
-Figurati-
è un ragazzo. Incontro il suo sguardo e perdo un uno,ma mille
battiti. è...è...Bruno.
-Tu?-
Domando, lui mi fissa stranito.
-Ci
conosciamo?-
-Si,si
che ci conosciamo. Sono Antonella, ti ricordi?- Scuote la testa.
è
vero, lo spirito ha detto che non era lui,però ha anche detto
che ha preso le sembianze di chi mi farà felice.
Senza
pensarci metto le mie braccia dietro al suo collo e lo bacio.
Intanto
il sogno mi ritorna in mente e il volto del principe non è più
coperto,ma c'è il viso di Bruno.
Quando
ci stacchiamo ci fissiamo negli occhi.
-Sei
tu- mormoriamo insieme.
-Chi
sono?- Domanda lui.
-Sei
il mio principe-
-E
tu la mia principessa- wow, anche lui ha sognato la stessa cosa. è
davvero lui allora,la mia anima gemella.
-Ti
amo....Bruno- capiamo che sappiamo entrambi i nostri nomi. Non c'è
una spiegazione, eravamo destinati e lo sappiamo,ora sarò
felice finalmente,con il mio principe.
-Ti
amo...Antonella-
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