NaruSai
I
personaggi di questa storia non mi appartengono, ma sono
proprietà di Kishimoto Masashi. Questa storia non è
scritta a scopo di lucro.
La vendetta va condita con un buon Genjitsu
Non
c’era nulla di più gratificante se non tornare a casa dopo
una lunga missione. Bearsi sotto una doccia bollente, gustarsi un
abbondante porzione di ramen istantaneo e poi rifugiarsi nel calduccio
del proprio letto. Sì, decisamente niente avrebbe mai potuto
eguagliare una simile gioia per lo shinobi Naruto Uzumaki.
Naruto, stasera posso dormire da te?
Ok, Sai!
Bè… quasi tutto.
Anche gongolarsi fra le braccia del proprio amante, non era poi
così male. Se in aggiunta ci mettevamo anche la prima e vera
notte di sesso per i due ragazzi, il quadro perfetto si completava.
Cosa mai poteva andare storto?
Addormentandosi sereno e felice, Naruto proprio non poteva immaginare
che qualcosa di terrificante avrebbe potuto attenderlo al varco da un
momento all’altro…
* * *
- Ragazzi
scusate, ci possiamo fermare un momento? – Di nuovo, quel giorno,
Sai chiese quasi supplicando una pausa al resto della squadra, che ora
lo osservava stizzito in mezzo alla foresta.
- Ancora? Ma
insomma Sai, che ti piglia oggi? – domandò visibilmente
scocciato l’Uzumaki dopo tutte quelle soste fuori programma; di
questo passo non avrebbero mai raggiunto il luogo della missione.
- Lo so
ma…uh… - si bloccò, portandosi una mano alla bocca
e sussurrando un vago – Scusate! – prima di allontanarsi
verso i cespugli alle sue spalle e dare di stomaco. Il tutto sotto gli
occhi di un disgustato Naruto.
- Sai, tu
non stai bene! È già la quarta volta che vomiti da
stamattina! – affermò Sakura mentre gli preparava una
medicina per la nausea.
- Lo so… -
- E’
meglio che tu rimani qui con Sakura, ci penseremo io e Naruto alla
missione! – asserì Kakashi, ma prima che la kunoichi
potesse aprire bocca, intervenne lo stesso Naruto.
- Nah, sensei! –
- Cosa c’è? –
- Posso
rimanere io con Sai? Tanto, bisogna solo recuperare un documento,
potete pensarci anche tu e Sakura-chan! –
- Naruto! Tu non sei un medico, io invece sì! È meglio che rimanga io con lui! –
- Ma… io! –
- Sakura ha
ragione! Ci metteremo poco a completare la missione, su andiamo!
– e lo trascinò via praticamente a forza.
- No…
ehi! Un momento! – le sue proteste erano già troppo
lontane quando una preoccupata Sakura si sedette accanto
all’amico.
- Non hai febbre! E non sembra un’infezione di tipo virale… avverti altri sintomi strani? –
- Sintomi?
Umh… non lo so…oltre alla nausea, sento uno strano
fastidio allo stomaco… - si sfiorò il ventre,
insolitamente coperto, proprio a causa dei disturbi che da qualche
giorno avevano preso a dargli noia – Tu che cosa ne pensi,
Sakura? –
Lei aggrottò le
sopracciglia; un’idea in effetti ce l’aveva, ma era
talmente assurda che quasi stentava a crederci.
-
Umh… Sai, per caso… tu e Naruto avete fatto…
- balbettò vistosamente tesa, a fatica le uscivano le
parole – Del sesso di recente? –
- Non so se
faccio bene a dirtelo… ma sì, è
così… - replicò lui come sempre schiettamente.
Sakura impallidì tutto d’un tratto, senza essere in grado
di aggiungere altro.
- Sakura? –
- Quando torniamo… vieni con me in ospedale, devo farti fare un certo test… -
- Va bene, come vuoi… -
Quando Naruto venne convocato
da Sakura e Kakashi, pensava che dovessero parlargli di una missione,
sebbene trovasse strano che avessero deciso di farlo proprio a casa
sua. E la situazione gli apparve ancora più sospetta quando,
rientrando nell’appartamento, vi trovò anche Sai. Erano
tutti e tre seduti al tavolino usato dall’Uzumaki per consumare i
pasti, composti e silenti. Forse era una sua impressione, ma Sai
sembrava anche più pallido del solito.
- Aha… ragazzi, che succede? Che sono quelle facce da funerale? –
- Naruto,
siediti, dobbiamo parlarti di… - Sakura sospirò, in seria
difficoltà – Di una cosa… -
Lui ubbidì, anche se
francamente non capiva cosa potesse essere accaduto di tanto grave da
far ammutolire l’amica, l’amante e il sensei.
- Ecco
vedi… - Sakura prese a giocherellare con le dita delle mani, gli
occhi vagano incerti per tutta la stanza, senza mai posarsi su Naruto
– E’ difficile da spiegare ma… -
- Sakura, ma
che succede? E’ tutto a posto? – preoccupato da quel
silenzio totale, azzardò le sue ipotesi – E’
successo qualcosa a nonna Tsunade? Dobbiamo partire per una missione
difficile? – ma gli altri si rifiutavano di spiccicare parola,
così il suo sproloquio proseguì funesto.
- Bé?
E’ uscita la nuova edizione di Icha Icha Paradise ed è
vietata ai minori di 50 anni?! C’è una nuova legge che
vieta agli shinobi maschi di scopare fra loro?! E’ tornato
Sasuke?! E’ morto Danzo?! Sakura si vuole fare le poppe come
nonna Tsunade?! – Dopo l’ultima infelice affermazione, un
pugno volò dritto e spedito alla sua zucca bionda.
- Ahio! -
- E sta un po’ zitto, baka! –
- Io sono incinta! –
- Come? Aha,
tutto qui! E io che pensavo chissà che… - per una
manciata di secondi Naruto ebbe la certezza di aver capito male. Con
una lentezza esasperante, si rivolse nuovamente a Sai. Perché
era lui che aveva parlato. O almeno credeva.
-
Umh… scusa Sai, ma… Sakura mi urlava nelle orecchie
e… credo di aver capito… male… - bisbigliò
fra un rantolo affannoso e una risata isterica; tutto d’un tratto
pure lui non si sentiva molto bene.
- Sono incinta… ovviamente il bambino è tuo… -
Naruto rimase basito, a bocca
aperta. Poi rise scuotendo la testa, tentando di dare un senso alle
parole che Sai aveva proferito – Ma dai! E piantala di prendermi
per il culo! Non è divertente! –
- Magari non mi fossi fatto prendere io
per il culo… lo avevo detto che dovevamo usare i
preservativi… - si lamentò il giovane artista sbuffando
sconsolato. Naruto a quel punto non ci vide più.
- Ti va di scherzare?! Ma tu… io! Sakura, spiegaglielo anche tu! –
- Spiegare
che cosa? Che i misteri della vita sono infiniti? O che dal test di
gravidanza che gli ho fatto ripetere trenta volte, risulta positivo al
cento per cento? –
- No… aspetta… ho capito, siete tutti d’accordo! –
- Naruto,
piantala! Ora devi assumerti le tue responsabilità! –
decretò severa Sakura, gli occhi implacabili e accusatori.
- Ma
responsabilità di cosa?! Siamo due maschi, è impossibile
che uno dei due rimanga in cinta, e che cacchio! –
- Magari è successo perché tu, Naruto, sei speciale… -
- Kakashi sensei, anche lei ci si mette ora! –
- Ma ora
l’importante, non è “come” è avvenuto!
Devi affrontare la realtà che presto tu e Sai avrete un
figlio… - le parole sagge
di Kakashi scivolavano da un orecchio all’altro di uno sconvolto
Naruto. Era come se la sua testa, già normalmente deserta, si
fosse svuotata del tutto. Ed ora, vagava semplicemente nel buio totale.
- Ma
io… che ne potevo sapere? Io sono un lui… lui
è… - guardò Sai, sperando in un appiglio alla
sanità mentale del compagno, ma poi lo sentì
chiacchierare con Sakura di parto, bebè, pannolini, pappine e
altro ancora – Era un lui…- concluse greve e abbattuto. Ma in quale strano incubo era stato catapultato tutto d’un tratto?
-
Sai… è uno scherzo? Cioè… quando io e
Sasuke… - Naruto non capì di aver commesso il più
grande errore della sua vita nel momento in cui aveva nominato il nome
dell’Uchiha.
- Sasuke e tu, cosa? – chiese a denti stretti Sai, la sua espressione era pericolamene seria.
- Ehe… ecco, volevo dire che… sì insomma, quando io e Sasuke lo facevamo… -
- Perché lo avete fatto? Ma non avevi detto che era la prima volta per te? –
Sakura e Kakashi annuirono
sconsolati, la stupidità di Naruto non aveva davvero eguali. E
se ora sperava di poter uscire dalla grinfie di uno shinobi
pazzescamente incinto,
incazzato per essere stato fregato subito alla sua prima volta, in
preda alle crisi isteriche tipiche della gravidanza, allora non aveva
altra scelta che cominciare a correre, e di corsa anche.
- No Sai, aspetta! Guarda che hai frainteso! –
- Io non credo… -
- Ma dai,
cioè… ti arrabbi se io ho fatto sesso con Sasuke anni fa,
e non ti preoccupi del fatto che tu, un uomo, sei rimasto incinta?! –
- Anni fa?
– uno sguardo agghiacciante lo attraversò da capo a piedi.
Il problema di Sai era che non esternava chiaramente le sue emozioni, e
quindi era abbastanza inquietante. Di sicuro, lo era di più di
Sasuke e del suo sharingan in quel momento.
- S… Sai, dove vai? –
- Me ne vado da Sakura per qualche tempo! Tu intanto, puoi tornare dal tuo Sasuke… - esclamò con una “punta” di rabbia nella voce. Ma non era solo una punta, come voleva illudersi Naruto, diamine, era proprio furioso!
- Sai, aspetta! –
- Naruto, mi
hai molto deluso! Pensare ancora a Sasuke dopo tutto questo tempo! E io
che ho pure rinunciato a te perché ero convinta che tu amassi
davvero Sai! –
- Ma che caspita farnetichi, Sakura-chan?! Ogni volta che ci provavo con te mi prendevi a schiaffi! –
- E così, hai ripiegato su me… -
- Per favore
Sai, smettila anche tu! Ti devo ricordare chi è stato il primo
fra i due a dire con fare sensuale “sì, facciamolo”! –
- E ti devo ricordare chi ha aggiunto “facciamolo senza preservativo”?
– sorrise beffardo quando vide ammutolirsi il compagno, ormai
incapace di spiccicare una qualunque frase di senso compiuto. E la
testa gli vorticò paurosamente.
Devi assumerti le tue responsabilità!
Ora sarai costretto a prenderti cura di Sai e del bambino!
Devi decidere, o Sai o Sasuke!
Scegli Naruto!
Scegli!
Scegli!
* * *
Un grido spaventoso si
levò alto in quella notte a Konoha, un urlo così acuto
che fece tremare di paura l’intero villaggio.
Naruto si svegliò di
soprassalto sudato ed emaciato, ansimava furiosamente. Biascicava e si
osservava stranito intorno, si toccava ancora sconvolto il volto,
pizzicandosi le guance. No, non stava sognando, ora era davvero sveglio.
La mano passò allora
sul viso sudaticcio, piantandosi poi fra le ciocche ribelli, ridendo
– Che baka che sono! Era solo un sogno; un terrificante,
spaventoso, orribile incubo! – balbettò poi stringendosi
le braccia nel panico. Il solo ricordo, era sufficiente a fargliela
fare sotto dalla paura!
Immaginare Sai incinta, pensare al momento del parto, ma soprattutto, da dove sarebbe dovuto uscire il povero pargolo…
Un brivido corse lungo la schiena, meglio non pensare, dimenticare tutto prima
di subito. Ripresosi un po’ dal panico totale, si accorse che Sai
non dormiva più vicino a lui. Lo cercò a tentoni
nell’oscurità, magari era anche caduto dal letto. La porta
del bagno si spalancò all’improvviso, con un Sai assonnato
che giunse agli occhi di Naruto. Ancora scosso da quell’incubo,
si precipitò da lui – Sai! Che è successo? Stai
bene? Tutto a posto? Perché eri in bagno? –
Sai sbatté
scombussolato un paio di volte gli occhi scuri, vagamente impensierito
per quella raffica di domande – Umh… come spiegare?
–
- Spiegare?
Spiegare cosa? Parla chiaro, dannazione! – lo scosse con
violenza, svegliando bruscamente del tutto il povero artista.
- Naruto,
calmati! Ho solo fatto pipì… non credevo che la cosa ti
preoccupasse così tanto! - mormorò sarcastico come suo
solito. Decisamente, se avesse saputo che l’amante aveva certi
sbalzi d’umore, si sarebbe informato con maggiore cura sulle
conseguenze del “sesso”. Possibile che quei libri non
parlassero mai in maniera chiara e nitida di queste questioni spinose?
- Aha… allora è tutto ok… meno male… -
-
Naruto… stai bene? – Sai cominciava davvero a
credere Naruto fosse ubriaco perso, perché aveva tutte le
tipiche reazioni del caso. Certo che ubriacarsi con la coca-cola
però, era proprio bizzarro.
-
Sì… ora sto bene… - lesto si avvicinò
a lui, scacciando quei brutti sogni con un caldo bacio rassicurante
– Molto bene… -
aggiunse poi con aria maliziosa. Sai non capì, ma il pensiero
che Naruto fosse nuovamente propenso a fare sesso lo stuzzicava troppo,
più di qualunque altra stramberia tentasse di propinargli.
Decisamente, essere due maschi
aveva dei grossi vantaggi quando facevi sesso. E anche se ti
dimenticavi del preservativo, non era poi così grave… no?
* * *
- Sai, hai una faccia oggi! Sei più cadaverico del solito! –
- Uh, lo so… non mi sento un gran che bene in questi giorni… -
- In…
in che senso? – tremò Naruto, dalla punta dei capelli a
quella dei piedi. Erano passate solo alcune settimane dalla loro prima
(e ben riuscita) prima volta. Perché avvertiva un insano senso di inquietudine ora?
- Non so ma… ho come un fastidio qui alla pancia… come se ci fosse qualcosa… e poi questa nausea che ho al mattino è proprio fastidiosa… -
Qualcosa? Fastidio? Nausea mattutina? Tre bruttissime parole da abbinare assieme, anche per due maschi.
- Sakura
dovrebbe portarmi fra poco l’esito di un certo esame che ho
fatto! Spero che non sia nulla di grave… -
Un certo esame?
Naruto deglutì a vuoto, i sudori freddi che ben poco si
abbinavano alla sua colorita carnagione, vennero a fargli visita.
- Sai, Naruto! –
- Oh, eccola… Sakura, siamo qui! –
- Ciao ragazzi! Sai, ho qui l’esito degli esami! Non ci crederai mai! –
Oh no… un'altra
orribile esclamazione, che non preannunciava nulla di buono. Il cuore
di Naruto sussultò, prima piano poi sempre più veloce, in
preda alla frenesia, era come se quell’incubo si stesse
concretizzando. Eppure questa volta, era sveglio!
- Sai, tu sei… -
- Nooo!
– Non resistette oltre, il prode Naruto Uzumaki dovette correre
via per la paura di udire la fatidica parola dopo. Sempre più
certo fra l’altro di trovarsi ancora nel suo lettuccio a ronfare,
perché una simile serie di coincidenze con quel sogno
allucinante, non poteva sussistere nella realtà. Era certo che
quella doveva trattarsi di una maledizione, sì, di sicuro Sasuke
gli stava provocando degli incubi a distanza con il suo sharigan.
Maledicendolo perché aveva ceduto alle lusinghe di Sai invece
che di aspettarlo.
- Ma che cosa è preso a Naruto? –
- Non lo so, Sakura… è un po’ che si comporta in uno strano modo… -
- Bah, comunque dicevo… Sai, tu sì che sei fortunato! –
- Perché? –
- Hai mangiato del cibo avariato in quella locanda nuova in cui siamo stati pochi giorni fa, ricordi? –
- Uh… sì, rammento… -
- Tu te la
sei cavata con una leggera intossicazione alimentare, mentre per gli
altri hanno dovuto ricoverarli tutti dal primo all’ultimo! –
-
Capisco… però tu e Naruto siete stati ancora
più fortunati di me, visto che non siete stati male… -
- Questo
perché solo tu hai preso il pesce, ed era quello ad essere
scaduto! – estrasse rapida dalla tasca della gonna una scatolina
bianca – Prendi una pastiglia di queste, due volte al giorno, ti
rimetterà lo stomaco a posto! –
- Ti
ringrazio molto… - Dopo un breve e cordiale inchino, Sai si
ritirò per tornare a casa a riposare. Anche Sakura fece lo
stesso, sulla strada del ritorno camminava allegra, le persone che gli
passavano accanto avrebbe potuto affermare di vedergli stampata in
volto una strana espressione soddisfatta.
Infilò una mano nella
tasca, le dita sfiorarono una boccetta di vetro – Mio caro
Naruto, credo proprio che dopo quell’incubo, tu abbia imparato la
lezione… - sogghignò maligna al solo pensiero
dell’amico che fuggiva via terrorizzato. Lei era sempre stata
molto abile nel creare antidoti, ed altrettanto era diventata brava nel
miscelare sostanze leggermente allucinogene. Unendo il tutto ad un buon
Genjitsu, altra arte in cui era sempre stata assai capace, il far avere
terribili incubi al povero Naruto era davvero uno scherzo.
Tale atto infido era da
ricercarsi in una discussione avuta poche settimane prima, quando un
euforico Naruto gli aveva confidato che lui e Sai avevano finalmente copulato.
Strinse i denti con vaga rabbia, non poteva scordare quella faccia da
ebete mentre gli esponeva tutti i dettagli, manco stesse parlando ad il
suo più caro amico maschio, quello con cui in media ci si dovrebbe confidare su certi fatti. Ma avrebbe anche potuto soprassedere (con un notevole sforzo per lei sovrumano) a quella chiacchierata sconcia, se non fosse stato che pure Sai era venuto in cerca di consiglio da lei.
E dopo aver ascoltato a lungo
quei due pazzoidi straparlare di sesso, e aver compreso che Naruto era
un vero allupato in stile Jiraya, aveva improvvisamente perso la sua
lucidità e aveva architettato questo “espediente”
per calmare i suoi bollenti spiriti. Quanto meno ora avrebbe dato un
po’ di tregua a Sai, sempre vittima dei suoi
“attacchi” e forse, avrebbe finalmente imparato a mettersi anche quel dannato preservativo.
In fondo, aveva fatto un favore ad entrambi.
Sakura, ma tu hai idea del perché Naruto non vuol usare il preservativo?
E io che
ne so! Forse perché è un enorme baka incapace di dire la
verità! Altro che ti amo… tsk, tutte balle, brutto porco!
Ma che stai dicendo?
Uh… niente…
Ed anche a se stessa. Quanto
era magnifico quel detto “la vendetta va servita su un piatto
freddo”, o condita con un bel Genjitsu.
END
05-01-2010
* * *
Buona
sera a todo!!! Dunque, non credevo che l'avrei mai fatto, sul serio, e
invece, ecco qui, nero su bianco...! XD Allora, tanto per cominciare
questa fiction è dedicata a Solarial, che non solo mi ha ispirato (istigato!
XD) a scriverla, ma è stata così gentile anche da
Betarmela!!! * O * Un grazie infinito per tutti i consigli, sono
davvero preziosissimi!!! :D
Bè, che dire, è stata un idea folle, giusto perchè
volevo creare qualcosa di demenziale, sebbene in sogno! XDD No, per
carità, non oserai mai mettere sul serio "incinto" Sai o Naruto,
oddea! XD
Ringrazio come sempre tanto tutti coloro che leggono e recensiscono, vi adoro, GRAZIE!!! >//////<
Scappo che purtroppo, ho ancora molte cose da fare (see see, scrivere strunzate è un mestiere faticoso gente! XD)!!!
Baciotti grossi, alla prossima avventura!!
See you soon fan writer...
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