Quando un filosofo incontra un brigante...

di Illidan
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Un giorno Fichte incontrò un brigante

Un giorno Fichte incontrò un brigante.

-O la borsa o la vita!-

-Che brutto Non-Io mi ha opposto il mio Io puro al mio Io divisibile!- esclamò il filosofo.

-Non-Io, Io puro, Io divisibile??? Forse non avete capito, ma io vi sto rapinando! Fuori i soldi!- gridò il brigante irritato da quel filosofo che gli sembrava tanto egocentrico.

-Voi volete derubare me, un puro tedesco! Ho capito: siete un francese! Siete uno di quei luridi servi di Napoleone che vogliono spogliare il grande popolo tedesco, l’unico che possieda una lingua viva e il senso della libertà, poiché è capace di nutrire fede nell’illimitato, nell’infinito, nella vita universale che è immagine di Dio!-

-Eh? No, non sono un francese!- ribatté il brigante impaurito dal tono furioso di Fichte.

-Sì, che lo siete! Lurido francese, invasore, usurpatore e depredatore della terra della gloriosa nazione tedesca! Io vi ammazzo!- urlò il filosofo estraendo una pistola e cominciando a sparargli addosso. Nonostante fosse armato, il brigante decise saggiamente di darsela a gambe.

 

 

Risposte ai commenti:

 

Mizar19: Beh, come hai visto, le botte sono finite: i filosofi nell’età moderna sono muniti di armi da fuoco! Tanti auguri in ritardo allora!

 

Livin Derevel: Direi che lo è, in quanto qui il destino è rappresentato dall’autore, cioè io!

 

Suikotsu: Gli era andata bene perché Kant era fondamentalmente pacifico, ma Fichte non lo è affatto...

 

Jellyfish: Come non provare tenerezza per quel poveraccio?

 

OliverHost: In effetti non può mantenerla anche perché altrimenti io cosa scrivo?

 

Evening_star: Non ti preoccupare, il peggio che può succederti è di cominciare a dubitare dell’esistenza del mondo e a questionare sull’essere e sull’apparenza, non è tanto male... Poi se trovi un modo di riderci su riuscirai anche a evitare di impazzire del tutto: funziona, sempre che io stesso non sia già impazzito!

 

 

 

 

 





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