Bè questo è il primo capitolo, vi prego
recensite!! Grazie e buona lettura!!
Dopo la morte di Sirius, Harry era tornato dai Dursley,
come ogni estate.
Le ultime persone che voleva vedere in quel momento erano proprio i suoi zii e suo cugino… non aveva alcuna
intenzione di rivelargli la morte del suo padrino, li avrebbe fatti felici…e lo
avrebbero torturato peggio del solito… e poi neanche lui credeva che il suo
padrino fosse morto veramente, non se ne rendeva ancora conto.
Era distrutto, non ne parlava con
nessuno, neanche con i suoi due migliori amici: Ron e
Hermione.
Durante le vacanze lo avevano sommerso di lettere in cui gli
chiedevano come stava, se aveva bisogno di qualcosa o se aveva bisogno di loro…. E lui rispondeva secco e vago, sapendo che
i suoi amici erano seriamente preoccupati per lui… Ma
non gli importava, in quel momento i suoi amici non potevano aiutarlo... Non
avrebbero mai potuto capire come si sentiva….
La situazione in casa degli zii non lo aiutava di certo: i
coniugi Dursley non perdevano occasione per
insultarlo e imporgli lavoretti da fare in casa e il
cugino non si dava di sicuro meno da fare degli zii, spesso e volentieri quando
nessuno lo vedeva prendeva a pugni Harry. Il
problema, e quello che faceva arrabbiare di più i Dursley,
era che Harry non reagiva!!
Stava in silenzio e obbediva e se Dudley lo picchiava
non rispondeva ma si lasciava pestare senza obbiettare
o urlare aiuto.
Questa cosa li aveva fatto
insospettire molto, ma di sicuro non si preoccupavano per Harry!!
Anzi speravano che questo comportamento fosse dovuto a
qualcosa che gli aveva fatto male e che non gli andava bene, quindi qualcosa
che a loro non poteva che fare piacere!!
Harry da un po’ di tempo non
mangiava più, passava le sue giornate chiuso in camera
senza fiatare e fare rumore; rimaneva con le finestre chiuse, spesso al buio a
fissare il soffitto. Se non mangiava però si doveva
sorbire le urla degli zii che di sicuro non perdevano un occasione del genere
per sgridarlo.
I suoi zii avevano notato questa situazione e ne erano contenti, ma né loro né i suoi migliori amici né
nessun altro lo sentiva piangere la notte e chiamare, invano, il nome di Sirius supplicandolo di tornare.
Quella notte nulla era diverso dal solito: Harry era sdraiato sul letto a fissare il soffitto e
pensava…Pensava a quel bastardo di Voldemort
e piangeva…Piangeva perché si sentiva in colpa, perché quel bastardo di Voldemort si era portato via prima i suoi genitori e poi il
suo padrino, l’unico che in quel momento poteva salvarlo dalla vita che faceva…
Pensava fosse colpa sua: i suoi genitori erano morti per
proteggerlo e Sirius anche… lo proteggevano… si,
perché Voldemort voleva lui morto!!
Harry…non Sirius o i Potter…Lui, Harry, nessun altro…
Aveva paura e si sentiva solo… Sapeva benissimo che se avesse avuto bisogno di una spalla su cui piangere o di
parlarne poteva contare su Ron e Hermione,
ma non ci riusciva!! Qualcosa lo bloccava…e sapeva bene cos’era: la paura di
mettere a rischio anche loro due…Se fossero morti….Non voleva pensarci!!!!!!!!!!!!!
Erano un po’ di giorni che non dormiva perché aveva paura di
sognare. Era già da molto tempo che faceva un incubo terribile….
Sognava di nuovo la morte di Sirius,
stavolta però, non moriva solo lui…morivano tutti… e
sentiva la risata di Voldemort e Harry
si sentiva solo…peggio di come si sente ora.
Fissava il soffitto con gli occhi gonfi di lacrime, spostò
lo sguardo verso l’orologio che segnava le 23.00
-Le 23.00- pensò Harry –Un’ora e sarà il mio compleanno, il più triste di tutti…forse…-
Con il cuore pieno di sconforto e a pezzi e il ricordo di Sirius impresso nella mente tornò a fissare il soffitto….