London
Calling
Capitolo
uno
Non sono
mai stata una schizzinosa, anche parlando di sesso.
Per dirne una, la mia prima volta è avvenuta nel vicolo
schifoso di una betola, con lo stesso individuo che adesso ho sotto di
me.
Sono una donna fedele? No.
Sono una donna sposata? No, di nuovo no.
Sono una donna cui una bella bottarella non dispiace mai?
Sì, risposta esatta.
Ehy no, non mi guardate così! Non sono poi così
facile! Ho appena detto o no, che l'uomo con cui lo sto facendo ora,
è lo stesso con cui ho perso la verginità?!
Dovrà pur contare qualcosa!
Mi chiamo Nami, ho appena vent'anni e non ho nessuno al mondo. Nessuno
tranne Sanji. Chi è Sanji? Il mio trombamico.
Sì, so che parlo da vera maleducata, per quest'epoca. Ma in
fondo chissene.
Perché non posso essere libera di parlare come mi pare?
Fingo già abbastanza quando prendo il tè con
quelle vecchiacce una volta al mese!
Sarò anche sola al mondo...Ma sono così ricca che
potrei farmi il bagno nelle sterline!! E quindi da brava ragazza
inglese, prendo il tea delle cinque insieme a zia Kokoro, una vecchia
zia di mia madre di quarantesimo grado, e quelle vecchie cozze delle
sue amiche, per sapere le ultime sugli scapoloni di Londra, che ogni
volta la cara Kokoro mi vuole affibbiare.
Ma che me ne faccio di un marito? Ho quello che voglio, soldi,
bellezza, sesso e un amico fidato insieme!
Infatti mi chiedo cosa cavolo ci trovino le mie amiche in questo
matrimonio!
Secondo me, è solo la fine della libertà ecco
tutto.
Però adesso visto che ci penso, dovrei mandare all'aria per
un po' le mie elucubrazioni mentali sul matrimonio, e dare un po' di
corda al mio amante qua.
-Ogni volta che lo facciamo, mi sembra migliore delle altre!-Mi dice il
caro Sanji, una volta finito di fumare la sua sigaretta. Lui
è un assiduo fumatore, l'odore del fumo mi ricorda sempre
quello che riempie la mia stanza ogni volta che facciamo sesso, mi
entra nelle narici. Ormai per me, il sesso ha quell'odore.
-Tzè, tu e le tue manie di grandezza...Vuoi che ti faccia
l'applauso anche?-
-Ehy, non sarebbe mica male!-
Il caro Sanji ha ventinove anni, è sposato lui ma dice di
amare me. Amare...Io lo amavo come si ama un orsacchiotto di peluche,
ecco. Non propriamente un sentimento che potrebbe spingerlo a lasciare
la moglie, ed accasarsi con me.
Anche perché lui in passato, mi aveva già chiesto
di sposarlo. E io con una risata e un "non dire assurdità,
vuoi smettere di scopare?", l'avevo liquidato.
Ma non aveva sofferto tanto...E come poteva, dopo che gli avevo fatto
quel...Quello che gli avevo fatto, ecco.
-Allora, dove oggi il tè delle cinque?-
-Dalla zia no? Quella non la smetterà mai con questa storia
del marito...-Ed era la schifosissima verità,
perché per quest’assurda società io
ero...
-E' perché sei vecchia, tesoro mio.-
Ecco. Avevo vent'anni ed ero già una vecchia zitella.
Maledetta me, e maledetti i miei genitori che mi hanno fatto nascere in
questo schifoso 1800.
L'unica cosa bella sono i vestiti. L'unica!
-Ti sembro davvero così vecchia?-Gli chiesi io, strofinando
la mia gamba nuda sulla sua.-Eppure non sembrava...-
-Sei la più bella rintronata che ci sia in città,
mio tesoro!-
Che adulatore...Beh, di solito mi diceva cose molto più
carine. Sanji era un vero gentiluomo, s’innamorava ventisette
volte alla settimana, andava dietro ad ogni sottana ma io ero la sua
preferita, la sua dolce Nami che conosceva da quando aveva quindici
anni.
-Comunque me la devo sbrigare in poco tempo...-Mi alzai dal letto,
senza nemmeno darmi pena di coprirmi, mi aveva visto nuda fino ad ora,
che senso aveva avere pudore?
-Ahiahi, c'è nei tuoi occhi quella
scintilla...-Commentò Sanji, accendendosi un'altra
sigaretta. Io intanto, mi accomodai davanti al mio specchio, cercando
di darmi la parvenza di non aver appena fatto l'amore per ore. Quindi
largo a cipria, spazzola e litri di profumo parigino.
-Di che scintilla parli?-
-Di quella che hai negli occhietti, quando hai intenzione di fare la
ladruncola...-
Mi raccolsi i capelli, cominciando a spargermi la cipria sul viso.
-Io non sono una ladruncola...-Che sfacciato.
-No infatti, tu hai molta più classe!-Anche lui si
alzò dal letto e mi portò la mia vestaglietta di
seta rossa.
La infilai, lasciandomi il nodo abbastanza sciolto per potermi
incipriare ben bene. E anche per non dare fastidio a lui, che
cominciò a posarmi baci sul collo.
-Ho solo saputo che la figlia del sultano, verrà con le sue
duemila cameriere a vedere Londra...E in particolar modo casa della
zia...-Bibi d'Arabia, ragazzina sedicenne, ingenua, carina e piena, ma
strapiena di gioielli fino a scoppiare.
Ma cosa molto caruccia a mio dire, avrebbe partecipato al tè
a casa della zia che pur di accaparrarsi il personaggio in voga,
avrebbe ucciso con le sue mani le concorrenti.
-Mmm...E cos'ha di particolare, quella deliziosa fanciullina?-Si,
l'aveva già puntata, ma se non voleva ritrovarsi senza
virilità, avrebbe fatto meglio a non avvicinarsi alla
principessa.
-La fanciullina, mio caro Sanji, ha una collana con un diamante grande
quanto la tua testa.-
Era un diamante che aveva un numero di carati pari all'età
di Matusalemme, quindi davvero bello grosso e incastonato nell'oro.
Insomma, dovevo assolutamente prenderlo.
Perché oltre a sollazzarmi insieme al mio amico Sanji, io
avevo anche un altro passatempo. Rubare.
Sì, so di aver detto di essere molto ricca, ma che ci volete
fare, ero una ventenne annoiata, senza marito e con la voglia di
trasgredire nel sangue.
Ma i miei erano furtarelli così, senza alcun valore...Se
vogliamo parlare di valore affettivo ecco...
Quelli sciocconi di Scotland Yard mi chiamavano la Gatta Ladra, e dopo
due anni di attività non erano nemmeno riusciti a fornire
una mia descrizione per potermi catturare.
Ahi, ho già detto di essere in assoluto la miglior ladra del
mondo?
-Gattina mia, non pensi che sia rischioso? Insomma, mi hai detto
più volte di tenermi alla larga da lei, ma sei sicura di non
far scoppiare tu il disastro?-Mi alzò un braccio, passando a
baciarmi la mano.
-Come al solito sei un idiota caro Sanji, vuoi per caso paragonarti a
me?-
-Dimmi il tuo piano...-
-Ho un falso assolutamente identico alla collana della principessa
Bibi, nessuno si accorgerà della sostituzione.-
-E se ci fosse un esperto di pietre preziose a corte?-
-Mi sono già informata, a loro non importa che siano vere,
l'importante è che siano sfarzose.-Mi alzai dallo
sgabellino, facendo spostare pure il mio amico, basta cianciare, era
arrivato il momento di vestirmi come si deve.-Quella sciocca
andrà in giro per la vita con un fondo di bottiglia senza
mai accorgersene...-
-Se lo dici tu...Sai che ho fiducia in te.-
-Come potresti non averne, sono un genio!-
Sanji rise mentre anche lui si rivestiva. Portava sempre abiti di gran
classe e di colori scuri, era curato nei minimi dettagli ed era un vero
maniaco dell'igiene. Nessuno vedrà mai Sanji in un bordello
di quart'ordine. Aveva troppa paura di beccarsi una malattia venerea o
che altro...
-Sai che dovresti fare? Aiutarmi a stringere il bustino e poi levare le
tende, tesoro.-Avevo scelto un abito rosso bordeaux con annesso
cappellino in tinta e guantini neri.
-Si meglio che vada, mia moglie si starà chiedendo che fine
abbia fatto...-Come gli avevo chiesto, lui cominciò a
stringermi i lacci.-Sono lontano da un bel po' di ore...-Mi
soffiò malizioso all'orecchio, dando una stretta poderosa al
bustino.
Io sussultai e mi tenni all'anta dell'armadio.
-Vuoi forse impedirmi di respirare?-Protestai io, allentantomi un po'
l'abito. Dovevo fare un colpo ed esigevo la comodità!
Sanji ridacchiò e si infilò gli inseparabili
guanti bianchi, sempre una cosa sua dell'igiene...Io gli avevo detto
che sembrava un maggiordomo a portarli sempre, ma lui mi tirava sempre
fuori una nuova malattia che si sarebbe potuto prendere. Meno male che
almeno in intimità, li toglieva.
-Allora buona fortuna, tesoro. Mi racconterai tutto stasera
immagino...-Il mio amico era pronto per andare e si avvicinò
a me.
-Quando tornerai, indosserò solo il mio bottino.-Promisi io.
Lui sempre ridendo, mi posò un bacio sulla mia chioma
rossiccia, per poi uscire dalla stanza e dalla mia casa.
Un'ultima occhiata allo specchio e sì, ero pronta per il
tè delle cinque a casa di zia Kokoro. Portata principale, la
collana della principessa Bibi.
*Varie ed eventuali*
Ah si, cominciamo con un ma salve a tutti!
Ero sparita e avevo tutta l'intenzione di non ricomparire mai
più, ma cause di forze maggiori che voglio che restino
anonime, una Rolochan a caso, sono tornata con questa storia.
Che scrivo in segreto da un po' in effetti.
Dunque, che vi devo dire? Non è certamente una classica mia
storia, l'avrete capito da come comincia... Non vi voglio svelare
niente per ora tolto il fatto che ovviamente, è ZoNami al
cubo u__ù
Ah si, c'è anche una tonnellata di OOC, ma la storia lo
richiedeva, quindi chissene =D
Che dire ancora? Spero che vi piaccia e che commenterete =3
Hime
PS
Sono tutti un tantinello ninfomani, spero non dispiaccia xD
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