Whyn't?

di manubibi
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DISCLAIMER: -Uan, Quest'uomo riesce benissimo ad appartenersi da solo. Ciù, non so assolutamente (quasi) niente di quel periodo e non ho esperienze in merito. Quindi non pretendo di sapere.
Full stop.

"La malattia, la follia e la morte, erano gli angeli neri che si affacciavano sulla mia culla."
-Edvard Munch-




Perché?








Pensiamoci.
Perché... - prende in mano la siringa. Osserva il liquido giallastro e repellente che occhieggia da lì dentro.
Perché è fatto così.
Perché la vita è una merda.
Perché evidentemente ha bisogno di morire.
Perché non sa che cazzo ci fa al mondo.

Solo, a gambe incrociate, dondolando nervoso nella sua camera d'albergo disfatta, le tende lacerate e il disegno di luce a forma di graffio sulla moquette polverosa. Le particelle di polvere che danzano indifferenti alla luce del Sole, e i suoi occhi spenti e velati di rabbia.

Perché lei è una puttana. E a lui le puttane piacciono, da morire.
Soprattutto quando fanno il loro lavoro senza battere ciglio.
La puttana cristallina nella sua mano lo invita.
Infilami nella tua pelle, caro. Spingi. Godi.

La siringa nella vena si svuota lentamente, così come cresce il piacere chimico nel suo cervello.
Oh, si, sei sporca. Avvelenami, uccidimi. Portami via.
Ti prego.

Il tramonto arrossa un viso giovane ma pallido e dall'espressione vuota.
Ti stai facendo del male.
Oh, sì. Lo sa. Ma è proprio questo. Il male piace.
Il dolore provoca piacere. Il dolore è il piacere di stare male.

Perché?
E Perché no?





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