Insonnia

di Tao
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merlin-insonnia Prima d'inziare, vorrei ringraziare sentitamente tutti quelli che continuano ad aspettare il risveglio della Musa (quella 'manco si sveglia con il gong buddista XD).
In particolare, grassie alla Volpe, che oltre a betarmi pazientemente tutti i i miei svolazzi mentali, mi sopporta. E mi aspetta. E mi vuol bene. In fondo, un gatto senza la sua volpe, che gatto sarebbe? Ti voglio bene, tata.
Poi, strettamente legato alla sezione, un grazie particolare va a Val. A distanza di mesi, il tuo resta uno dei commenti che mi fa commuovere, sempre.










Insonnia




Qualcuno avrebbe potuto pensare che il Principe fosse nottambulo, visto che certe notti lo si vedeva aggirarsi per il palazzo.
Alcuni malignavano che avesse un'amante.
Altri dicevano che andava ad allenarsi anche di notte.
La verità era semplice.
Incubi.
Forse.
Il cuscino scomodo?
Anche.
Fatto sta che non si sa bene come, l'unico rimedio efficace che aveva trovato era sgattaiolare in casa di Gaius, senza far nessun rumore, ovvio.
(La porta non era mai chiusa a chiave.)
Salire i gradini.
E spingerlo in là, in modo da avere lo spazio minimo indispensabile per infilarsi sotto le coperte.
Sarà stato pure stretto.
E appena sufficiente, perché solo l'alluce del piede gli sporgeva di fuori.
Ma, per Artù, affondare il viso nella curva della schiena di Merlino era il posto più bello del mondo, dove gli incubi e l'odore di sangue riuscivano a sparire.
Il mal di schiena si pot
eva sempre curare, no?
Soffocare l'insonnia nell'incavo del suo collo.
Allora riusciva a dormire.
Anche rannicchiato, con le ginocchia piegate, perché non battessero contro quelle ossute di Merlino.











Certo che hai un letto davvero scomodo.” Commentò Artù mentre si faceva schioccare il collo.
Niente vi obbliga a dormirci.” Lo rimbeccò Merlino, con la soddisfazione di aver messo a tacere il proprio principe, per una volta.








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