UNA
FAMIGLIA RIUNITA
Capitolo 1
Una mattina Ryo e Kaori uscirono di casa, per andare a vedere se
c’era un incarico per loro. Kaori fu entusiasta di vedere
la scritta “Xyz” sulla lavagna: qualcuno
aveva finalmente bisogno di City Hunter! L’appuntamento con
il/la cliente era al bar vicino al pomeriggio, per quello stesso
pomeriggio.
- Evviva, Ryo!! Abbiamo un incarico!!
Finalmente!!!
Ryo non esultò come la socia, ma era comunque contento di
avere qualcosa con cui tenersi impegnato. In fondo, era bello oziare,
ma ora iniziava ad essere da un po' troppo tempo che se ne stava con le
mani in mani. Da così tanto, che era troppo perfino per uno
scansafatiche come lui! I suoi pensieri svanirono completamente alla
vista di una stupenda ragazza. Stava già per saltarle
addosso, tuttavia la sua azione terminò ancor prima di
iniziare, grazie al provvidente intervento di Kaori, che con
l’uso di uno dei suoi soliti martelloni, stese a terra il
socio. Come se niente fosse successo, la ragazza proseguì la
sua camminata, passando davanti a Ryo, ancora schiacciato a terra sotto
il pesante martello da 500t. la sua espressione era adesso piuttosto
corrucciata e Ryo dovette sbrigarsi a rincorrerla per starle dietro.
Saeko era in ufficio. La sua giornata di lavoro era appena iniziata.
Seduta sulla poltrona del suo ufficio, la donna si voltò per
osservare dalle vetrate, la città. Nonostante un noioso mal
di testa che la tormentava, quella si preannunciava come una giornata
tranquilla. Cambiò repentinamente idea, quando
udì la porta del suo ufficio aprirsi di colpo e una voce a
lei anche troppo familiare.
- Ciao sorellina!!!!
Saeko si voltò verso Reika, la quale aveva un sorriso
smagliante stampato in faccia che non prometteva niente di buono.
- Che cosa vuoi, Reika?
- Chi, io? Niente! Sono solo passata per
venire a trovare la mia adorata sorella maggiore! Volevo solamente
sapere come stavi, tutto qua.
Il tono usato da Reika non era per nulla convincente e Saeko si accorse
subito che mentiva, ma volle provare a stare al gioco, se non altro per
vedere quanto si sarebbe arruffianata Reika prima di dirle il vero
motivo della sua visita.
- Sto bene, grazie. E tu?
- Beh, diciamo che non
c’è male. Ah, ti volevo giusto dire che domani
partono i lavori di ristrutturazione del mio appartamento...
- [Ecco, ci siamo] Ah, davvero?
- Si, vedi, a quanto pare ci
vorrà almeno una decina di giorni, nei quali proprio non so
dove andare... Quindi, avrei avuto un’ideuccia... Non
è che, per caso, ti capita di avere, che so io... La camera
degli ospiti libera?
Saeko si alzò dalla poltrona con un’aria
vittoriosa, puntando il dito verso la sorella.
- Lo sapevo che non eri venuta qui per
sapere come stavo, ma, anzi, ti serviva qualcosa!!!!! Ti ho beccata!!!!
Ahahahahahah
Reika la guardò perplessa: la stava prendendo in giro? No,
perché a lei sembrava, sinceramente, che stesse mettendo in
ridicolo se stessa davanti ai suoi colleghi, i quali avevano
prontamente approfittato della porta rimasta aperta per spiare il
comportamento anomalo della poliziotta. Quando si rese conto della
figura che stava facendo, Saeko cercò di ricomporsi e si
schiarì la voce, riassumendo un’ espressione
normale.
- Quindi vuoi che ti ospiti?
- Ehm... Se non ti dispiace... In fondo
si tratta solo di pochi giorni. E poi, vedrai: neanche ti accorgerai
della mia presenza.
Saeko la guardò scettica. Molto scettica. Tuttavia
finì con l’annuire.
- D’accordo. Vieni pure a stare
da me. Anzi, dimmi quando hai intenzione di portare le tue cose, che ti
vengo ad aiutare.
- Ehm... A dire la verità...
Io avrei già provveduto a questo.
- Cioè?
- Ecco, prima di venire qui, ho
già trasportato tutte le mie valigie a casa tua!
- Tutte? Di, un po', quanta roba ti sei
portata?
- Uh, il minimo indispensabile!!!
- Si, certo. Me lo immagino! E dimmi,
cosa avresti fatto se io ti avessi detto di no?
- Sciocchezze! Sapevo che avresti
accettato!! Beh, adesso se non ti dispiace, ti saluto. Ho da fare!
Ciaoooooo
Saeko si lasciò cadere a sedere sulla poltrona, poi
sospirò rassegnata.
Erano le tre del pomeriggio e Ryo e Kaori erano in ritardo per
l’appuntamento con il cliente.
- Allora, ti vuoi muovere, Ryo??
- Basta urlare, per favore! Sono pronto,
non vedi?
I due uscirono di casa e salirono sulla fidata mini rossa. Entrando nel
bar, videro che l’unico cliente era un uomo sulla sessantina.
I due non erano sicuri che quello fosse il loro cliente, quindi non
sapevano che fare. Inoltre Ryo si rifiutò già in
partenza di accettare il caso, dato che il cliente non era una donna.
Ma a risolvere quello ci pensò Kaori, spalmandolo sul
pavimento con un martello. Il frastuono attirò
l’attenzione dell’uomo, che si alzò dal
suo tavolo e si avvicinò a loro.
- Salve, siete voi City Hunter?
- Dipende. Lei è Xyz?
- Se intende chiedermi se sono io che ho
richiesto il vostro aiuto, allora si. Ma sediamoci pure,
così possiamo parlare con calma.
Ryo e Kaori si sedettero di fronte all’uomo.
- Bene, credo che, per prima cosa, io mi
debba presentare. Mi chiamo Mamoru Nogami. Ed immagino che lei sia Ryo
Saeba. Ho sentito molto parlare di lei. Mi è stato descritto
come uno sweeper imbattibile, un killer professionista.
- Beh, a quanto pare è ben
informato su di me.
- Non abbastanza, a quanto pare. Infatti,
non so chi è la bella signorina che le siede accanto.
- Bella signorina, dove???
Dov’è?????????
Ryo iniziò a guardarsi intorno con la sua solita aria da
maniaco. Kaori, molto irritata lo colpì con un mini martello.
- Imbecille!!! Si riferiva a me!!!!! Ehm,
ci scusi tanto!!
Ryo la guardò, poi si voltò verso il signor
Nogami, con un’aria leggermente delusa.
- Davvero si riferisce a questo mezzo
sgorbio? E’ sicuro di non avere problemi di vista?
Ryo fu interrotto nuovamente da un altro martello, stavolta di
dimensioni considerevoli che si abbatté sulla sua testa.
Mamoru Nogami intanto si stava chiedendo se fosse davvero
l’uomo che stava cercando.
- Ci scusi di nuovo! Piacere di
conoscerla signor Nogami. Io sono Kaori Makimura,
l’assistente di Ryo.
- Il piacere è tutto mio.
- Allora, signor Nogami, ci dica. Come
mai pensa di aver bisogno dell’aiuto di City Hunter?
- Beh, vede, ho dei validi motivi per
pensare che un mio concorrente in affari abbia assoldato un killer per
farmi fuori. Da giorni mi sento sempre osservato. Credo di non essere
affatto al sicuro.
- Quindi vuole che io diventi la sua
guardia del corpo.
- Esatto. Naturalmente ho intenzione di
pagarla profumatamente: 500.000 yen.
- Quanti ha detto, mi scusi???
Kaori aveva gli occhi strabuzzati e non era riuscita a trattenere la
sua sorpresa.
- Va bene. Accetto il caso.
Però deve trasferirsi da me. Così sarà
più facile per me proteggerla.
Saeko, dopo una giornata intera passata in commissariato,
tornò a casa. Trovò la sorella tutta impegnata a
sistemare le proprie cose nella camera degli ospiti.
- Reika, ho preso qualcosa da mangiare al
ristorante qua sotto! Ma... Ma non avevi detto che avevi portato giusto
il minimo essenziale?!?
- Esatto!! Perché? Ah, a
proposito, ti dispiace se ho preso una parte del tuo armadio? Alcune
cose non ci stavano qui!!
- Cosa??
Saeko andò nella sua stanza e, aprendo il suo armadio, vide
che tutte le sue cose erano state tutte ammassate in un angolo, per
fare spazio quelle di Reika. La donna sentì la rabbia
salire, ma cercò di calmarsi. In fondo era solo per pochi
giorni.
La mattina dopo, a casa di Ryo, Kaori era alle prese con la colazione.
Ryo entrò in cucina e fu attirato dal profumino di biscotti
appena sfornati. Appena vide la teglia, allungò la mano per
prenderne uno, ma un piccolo martello si abbatté su essa.
- Ahia!! Kaori, ma sei impazzita? Cosa ho
fatto?!?
- Quei biscotti non si toccano! Sono per
il nostro ospite.
Mamoru li raggiunse e la prima cosa che notò era che Ryo non
sembrava essere di buon umore.
- Buongiorno. Signor Saeba, va tutto bene?
- Buongiorno, signor Nogami! Si accomodi!
E non si preoccupi, Ryo sta benissimo, non è vero?
- Si...
La risposta di Ryo era molto seccata e Kaori lo guardò male,
poi offrì con un sorriso cordiale i biscotti a Mamoru. Ryo
accese il televisore, sul canale dove trasmettevano il telegiornale
della mattina. La giornalista stava lanciando un servizio
sull’ultimo arresto effettuato dalla squadra di Saeko e la
poliziotta apparve in video. Ciò fece cambiare
repentinamente umore a Ryo, il quale, farfallone come al suo solito,
stava già sbavando solo guardando le gambe di Saeko. Kaori
si stava già alterando e aveva pronto il suo martello da
2000t, quando il signor Nogami sussurrò qualcosa.
- Saeko...
A Kaori abbassò il martello e perfino Ryo assunse
un’aria più seria.
- Conosce Saeko?
- Eh? No, a dire la verità no.
Ne ho solo sentito parlare spesso. Si dice che lei sia una poliziotta
con molto talento.
- Portate lo stesso cognome... Sicuro che
non sia una sua parente?
- Certo! Se lo era, ero andato diretto da
lei, invece di chiedere il suo aiuto, non le pare?
Ryo annuì poco convinto. Poi si voltò verso Kaori
e vide il martello appoggiato al pavimento, ma ancora tra le mani della
socia e la fissò sospettoso.
- Quello è per me?
Lei guardò l’oggetto fra le sue mani, quasi si
fosse dimenticata di averlo.
- Oh, beh... In teoria... Ma stavolta sei
stato fortunato.
Ryo tirò un sospiro di sollievo.
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