Popolo di EFP
Popolo di EFP!
Pubblico qui di seguito per voi in anteprima mondiale l’ultima scoperta
riguardante il ben noto poeta Dante Alighieri.
E’ stato ritrovato un
codice medievale contenente un componimento di Dante per molti versi enigmatico,
nel quale il poeta riferisce di un suo sogno proprio come molti fanno ancora
oggi, solo che a differenza di lui scrivono in prosa (almeno normalmente...). =)
Il componimento
inizia nello stesso, identico modo della Divina Commedia, il che fa pensare che,
quando il poeta fece questo sogno, avesse già iniziato la composizione
dell’opera.
Trascrivo qui di
seguito il testo che era scritto nel fascicolo di cui sono venuta
illegalmente in possesso e alla fine pubblico le annotazioni che vi erano
scritte a matita a fianco, alcune non riesco a leggerle a causa delle macchie di
sang…di cioccolato. ^^
Nel mezzo del
cammin di nostra vita
Mi ritrovai per
una selva oscura,
Che la diritta via
era smarrita
Ahi quanto a dir
qual’era è cosa dura
Esta selva
selvaggia e aspra e forte
Che nel pensier
rinova la paura!
Ma ecco una
fanciulla1 di gambe corte
per la selva
affannosamente errare.
Ah, come movea le
membra accorte!
Con cura sceglieva
ove il piede posare.
E vidi gli occhi
suoi di rama in rama
Moversi come per
qualcun cercare.
Arrestò la corsa
la bella dama,
Quando me vicino
un faggio vide,
E io di movermi
non avevo brama,
com’era ammaliato
dalla bella iride!
-Se’ tu forse quel
Dante da Fiorenza
La cui opera gli
studenti uccide?-
Diss’ella con sì
strana veemenza.
-Signora sì, mi fu
dato nome Dante
Avete forse di me
conoscenza?
In voi vè la
serenità delle sante!-
-Serenità una tua
flatulenza2!
Ti conosco sì,
schifoso brigante!
Le tue parole
maladette
Tanto sudor mi
son, ahimè, costate
Ch’altro non
voglio se non farti a fette!-
Soavemente prese
ben affilate
e lucenti
due robuste accette3
-La vostra fine
ora, Dante, guardate!-
Con quel soave
andar che crea scompiglio
S’avvicina la
bella dama soave
E a me giunta con
risoluto cipiglio
Alza un’accetta
con gesto grave
E quindi
dice- Salutami Virgilio!4
1. Gli studiosi hanno
ipotizzato che la figura di questa misteriosa fanciulla sia l’allegoria delle
studentesse e degli studenti che oggi si spaccano la testa per studiare la
Divina Commedia. Un’altra ipotesi poco accettata la identifica invece come la
ragazza che lavora tutt’oggi nel bar davanti la casa di Dante, molto brava a
fare i panini al prosciutto, cibo preferito del poeta. Entrambe le ipotesi fanno
emergere un lato profetico della poesia dantesca che sarebbe riuscita a
intravedere ciò che sarebbe stato in futuro.
2. Scoreggia
3. Da dove la
fanciulla abbia estratto le due accette è tutt’oggi un mistero. Alcuni studiosi
ipotizzano le avesse nascoste sotto la gonna, altri, facendo notare che le
accette sotto la gonna l’avrebbero potuta ferire durante la corsa, suggeriscono
che le tenesse in mano e che Dante non le avesse notate prima a causa
dell’oscurità, altri ancora ricordano che il componimento riguarda un sogno e
che i sogni sono il luogo per eccellenza dell’innaturale, quindi non c’è da
stupirsi nel veder comparire oggetti dal nulla; infine una quarta ipotesi, che
si sta facendo largo negli ultimi tempi, afferma che le accette altro non siano
se non una rarissima forma di patronus non-animale evocato dalla fanciulla, se
quest’ultima ipotesi fosse quella vera, Dante avrebbe predetto anche il fenomeno
Harry Potter.
4. Il testo finisce
qui, probabilmente nel momento in cui Dante si è svegliato. E’ tuttavia una
chiusura piuttosto insolita in quanto molto netta, per non dire brutale; questo
si spiega con la probabile difficoltà da parte di Dante di trovare una parola
decente che facesse rima con “grave”.
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