Buona lettura!
Sanae78
“Att
leva igen”
di Sanae78
“Stephan noi andiamo ... finisci di cambiarti e raggiungici al
pullman!”
“Ok, indosso il giubbino della tuta ed arrivo!”
La porta sbatte e poco dopo mi ritrovo da solo nello spogliatoio. Mi
fa piacere potermene stare un pochino così con i miei pensieri
e mi siedo su una delle panche.
Abbiamo perso la partita con il Giappone, eppure mi sento quasi
risollevato ed è come se tutta la rabbia che mi bruciava in
corpo se ne fosse volata via a poco a poco giocando.
D' istinto mi volto e fisso un pallone rimasto in un angolo . Mi
sembra di poterlo guardare con occhi diversi.
Credo di averlo odiato ingiustamente. Lo odiavo, perché in un
certo senso lo ritenevo responsabile della morte della mia amata
Karen.
Anche quel maledetto giorno dovevo disputare una partita di calcio.
Karen come suo solito era andata a pregare per me la Vergine del
giardino di Stoccolma e per la fretta di correre da me allo stadio è
stata investita da un camion.
In quell' istante tutti i nostri sogni si sono infranti . Sognavamo
di sposarci e di andare a vivere insieme in Germania.
Quel giorno insieme al suo cuore è come se anche il mio si
fosse fermato, il dolore mi aveva annientato e reso un computer privo
di emozioni.
Prima di morire mi aveva detto di realizzare il mio sogno diventando
il miglior giocatore del mondo ed è per questo che avevo
deciso di vincere con ogni mezzo questo torneo mondiale e poi di
lasciare per sempre la mia carriera calcistica.
Ma oggi non ho fallito ed ho potuto capire tante cose grazie ai miei
compagni di squadra ed ai ragazzi giapponesi, cose che il dolore mi
aveva impedito di vedere.
Ho sbagliato cercando di sfogare tutta la sofferenza e la
disperazione che provavo facendo male ai miei avversari.
Che stupido che sono stato! Karen era sensibile ed aveva un cuore d'
oro e non avrebbe mai accettato da parte mia un comportamento del
genere.
Anche se avessi vinto, lei non sarebbe stata contenta ed io voglio
solo cercare di mantenere la promessa che le ho fatto in punto di
morte.
Adesso so come devo fare.
Afferro tra le braccia il pallone consapevole di ciò che è
stato e di ciò che sarà d' ora in poi per me ... un
amico.
Un amico che mi aiuterà a superare questo momento difficile e
porterà di nuovo un po' di gioia nella mia vita.
Affronterò delle nuove sfide cercando continuamente di
migliorarmi sia per lei che per coloro che credono in me e che mi
hanno sempre voluto bene.
Sono circondato da amici ... persone che mi sostengono e che si
preoccupano per me e che forse mi amano più di quanto mi
dimostrino.
Shelly aveva ragione. Continuando a comportarmi in quel modo avrei
solo fatto crescere la mia amarezza, l' avrei delusa e che comunque
non sarebbe mai potuta tornare da me, anche se sento che lei in
qualche modo mi è sempre vicina e so che verrà il
momento in cui ci rivedremo di nuovo.
Non so se potrò amare di nuovo qualcuno come ho amato Karen,
tuttavia mi rendo conto che Shelly ci tiene molto a me e mi capisce.
E' come se avesse una specchio capace di leggermi l' anima e mi vuole
bene, nonostante tutti mi miei difetti.
Ho fatto bene ad affidarle il ciondolo con la foto di Karen. Shelly
mi vuole bene per quello che sono rispettando il mio passato.
Karen sarà sempre con me e sarà il mio angelo custode,
anche se ora è arrivato anche per me il momento di ... att
leva igen ... ricominciare a vivere!
Karen mi amava e per questo desiderava solo che fossi felice ... ed
io farò di tutto per tornare ad esserlo di nuovo.
Si sta aprendo la porta ... è Shelly. Sembra quasi intimidita,
tiene stretto qualcosa tra le mani e mi si avvicina balbettando.
“Ciao Stephan ... sono venuta a chiamarti ... è quasi
ora di andare, sai!” mi apre la mano destra e ci mette dentro
qualcosa dicendo “Ne ho avuto cura durante il match!” e
mi sorride 'E' il mio ciondolo!'
Si sta ritraendo indietro molto timidamente, le stringo la mano e la
guardo: “Grazie! Grazie per avermi fatto capire quanto stessi
sbagliando . So che ovunque si trovi anche Karen ti è grata
per questo!”
“Tutti noi rispettiamo il tuo dolore e siamo contenti di
vederti di nuovo sereno. Se vuoi startene ancora un pochino qui
tranquillo, andrò a dire agli altri di aspettare qualche
minuto.”
Apro un attimo il medaglione ed osservo il dolce viso di Karen che
sembra volermi dire qualcosa 'Stephan va con lei e torna ad amare!”
... Shelly si è voltata e sta per andarsene, afferro la mia
borsa e mi ritrovo al suo fianco “Grazie! Ma non serve ...
andiamo dagli altri!”
Shelly mi guarda stupita ed il suo viso si colora all' improvviso di
rosso: “Va bene!”
Fine
Note
'Att
leva igen'
è in lingua svedese e significa 'ricominciare
a vivere'
Disclaimer
I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi
Takahashi.
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