jjjj
°°.....Du
bist mein traume....°°
------- Note dell'autore :
Ringrazie
in anticipo chi leggerà la storia ^^ e se recensireste mi
farebbe molto piaceree e mi renderebbe super felice **
Buona lettura!!
La
pancia col passare dei giorni cresceva sempre di più. Lexy si
guardava allo specchio e pensava come sarebbe stato un futuro con
Mattihas. Ma la verità era quella. Quella droga l'aveva rovinato,
quelle lunghe serate passate ad aspettarlo fino alle sei del mattino
davanti al portone, cercando in qualche modo di farlo smettere di
farlo uscire da quel giro; non erano servite a niente.
Aveva
fatto il possibile per lui, ma senza alcun risultato. Quando aveva
incominciato a spacciare era stata la fine. La polizia l'aveva
arrestato pochi giorni dopo, in fragrante, mentre cercava di
contrattare con un ragazzino di quindici anni; e così venne
arrestato per spaccio ai minori.
Dopo
quattro mesi senza lui, finalmente Lexy riuscì a dimenticarlo, anche
se qualcosa di suo stava crescendo dentro lei.
"bene
Lexy, la gravidanza sta procedendo benissimo!" esclamò la
ginecologa. Quel pomeriggio avevo effettuato la mia prima ecografia.
Era una sensazione strana riuscir a vederlo. Mi tirai giù la maglia
e scesi dal lettino.
"a
quando il prossimo appuntamento?" domandai
"tra
un mese" la ginecologa era molto gentile, all'inizio avevo un
po' di timore visto che non avevo mai fatto visite di questo
genere,però, infondo sono esami normali che vengono effettuati ogni
giorno da milioni di donne.
"allora
ci vediamo tra un mese" presi i risultati dell'ecografia e la
foto che la ginecologa mi porse. E dopo averla salutata uscì fuori
dallo studio.
Li
fuori trovai Lisa. Mia sorella gemella; che anche lei era molto
agitata. Continuava a fare avanti e indietro nella stanza e appena mi
vide mi corse incontro.
"oddio
dimmi che va tutto bene!?" esclamò. Io gli sorrisi e annui.
"tutto
perfetto!"continuai subito dopo sorridendo. Mi sorrise e mi
abbracciò.
"andiamo
che è già tardi" mi staccai dal suo abbraccio e guardai
l'orologio. Erano le tre e sarei dovuta essere a lavoro tra meno di
dieci minuti.
Lisa
mi lasciò davanti al negozio già aperto. Entrai di fretta e mi
andai a cambiare nello stanzino. La divisa del negozio incominciava
già ad essere abbastanza attillata e mostrava il pancione che stava
crescendo.
"allora!?
Com'è andata?" mi girai ritrovandomi Simona, la proprietaria
del negozio; sullo stipite della porta.
"bene,
il bambino sta crescendo nella norma!" esclamai sorridendo.
"meno
male!" gli sorrisi, uscì dallo stanzino e incominciai a mettere
sugli scaffali la merce appena arrivata.
Fortunatamente
la giornata trascorse nel migliore dei modi. Certo la stanchezza si
faceva sentire, ma per fortuna tra dieci minuti il negozio avrebbe
chiuso:
"Lexy.."
mi sentì chiamare da Simona "dimmi" risposi.
"potresti
chiudere il negozio?" A quella domanda non potevo certo
rispondere di no. Anche perché quella settimana sarebbe toccato a me
comunque chiudere il negozio:
"certo"
risposi sorridendo.
"merda,
piove!" esclamò Simona.
"davvero!?"
Simona annui tristemente.
"ah!
Ma di là c'è un ombrello!" continuò lei. Si affrettò ad
andare e ritornò con l'ombrello in mano.
"hai
l'ombrello?" mi chiese.
"no,
però mi sembra che di là ce ne sia uno. Userò quello"
"ok!
Ciao Lexy!" salutai Simo e misi apposto le altre scatole.
Fortunatamente le ultime.
"mi
scusi è chiuso?" sentì dire mentre si avvicinò un ragazzo.
"no,
non ancora" risposi.
Il
ragazzo iniziò a vagare per il negozio, nel mentre iniziai a cercare
il famoso ombrello che mi avrebbe salvato da quella pioggia
infrenabile.
"merda!"
imprecai "dove cazzo è!? Ero sicura che c'era!" possibile
che avessi visto l'ombrello per sbaglio? O forse proprio quello
ombrello era lo stesso di Simona?
Arrivò
il ragazzo e pagò gli oggetti. Dopodiché si girò e iniziò a
camminare verso l'uscita.
"adesso
come faccio!? Mi bagnerò tutta!" sbuffai.
Il
ragazzo si voltò: "problemi?"
"emm...no..cioè,
sono senza ombrello" dissi ormai rassegnata a una bella doccia
di acqua fredda.
"ma
ti bagnerai tutta.." continuò lui.
"già.."
il ragazzo rimase immobile e non parlò per pochi secondi:
"vuoi
che ti accompagno a casa?" sentì poi dire "ho la macchina,
faremo subito"
Che
gentile ad aiutarmi! Ma non volevo creare problemi, così non
accettai:
"dai,
è buoi, non c'è nessuno fuori e piove..accetta un passaggio no?"
meditai e poi accettai.
"comunque
io sono Bill" il ragazzo poi uscì dal negozio.
Feci
il più presto possibile a chiudere e poi lo ritrovai su una macchina
gigantesca, bellissima.
Rimase
estasiata. Doveva essere una ragazzo benestante. Si abbassò il
finestrino e mi sentì dire di salire. E così feci.
"comunque
io sono Lexy" mi sorrise e partimmo. Dopo pochi minuti arrivai a
casa.
"grazie.
Emm, io non saprei come avrei fatto senza di te..a quest'ora sarei
ancora divagando per la strada bagnata fradicia.."
Rise
e io feci lo stesso. Scesi dalla macchina e lo salutai:
"ci
vediamo domani.." disse Bill. Annui, chiusi lo sportello e corsi
a casa. Mentre la macchina scomparì tra la pioggia.
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