Voglio il tuo cuore ♥

di Valentina Viglione
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VOGLIO IL TUO CUORE

 
BB        CAPITOLO N°1
 
Bi…bibi….bibibi….bi!bi!bi!bi!bi!bi!
 
EH BASTA! SONO SVEGLIA!
Accidenti stavo dormendo così bene…
Mi sporgo un po’ fino ad arrivare al comodino di fianco al letto e con un colpo secco spingo l’interruttore e finalmente spengo la sveglia. Avete presente quelle sveglie che iniziano con un suono basso e man man che le fai suonare diventa più alto e fastidioso? Ecco! Questa è la sveglia che il mio fratellone Tom mi ha regalato, perché dice che non mi alzo neanche con le cannonate…esagerato!
Controllo l’ora…mh…le 7.00…le lezioni iniziano alle 8.15, quindi posso sonnecchiare ancora un pochino? Certo! Chi me lo vieta?
 
“Ary!! Alzati!”
 
Risposta alla domanda: mio fratello!
 
“Forza alzati! Altrimenti farai tardi!”
“Tom non rompere! Sono ancora le 7.00!”
 
In pochi secondi entra nella mia stanza Tom già pronto, pettinato e con un toast in bocca.
Mio fratello ha i capelli mori molto corti, è abbastanza robusto e per questo fin da quando ero piccola è sempre stato lui a proteggermi da ogni cosa, anche se a volte può risultare pesante ed eccessivamente iper protettivo è il fratello migliore del mondo.
 
“Su non fare la pigrona come al solito! Devi ancora alzarti, lavarti, vestirti, pettinarti, fare colazione, lavarti i denti, e sono sicuro che ci metterai un secolo a fare ognuna di queste cose! Cerca di non farci arrivare tardi almeno il primo giorno, non facciamoci riconoscere ok?”
“E se ti prometto che farò tutto velocissimissimissimamente mi fai dormire ancora 10 minuti?” cerco di convincerlo con il mio sguardo da cucciolo.
 
“Ah! No no! Non fare quello sguardo! Tu ora ti alzi e basta…e so anche come”
 
In pochi attimi, il mio fratellone si buttò sul letto e iniziò a farmi il solletico: il mio punto debole
 
“AHAH no dai ti prego basta!! Ahah basta basta!”
“Allora ti alzi?”
“Ok ok, però ora facciamo una tregua ok?”
“Va bene!”
E si alza vittorioso e se ne va.
Io faccio per rimettermi un po’ comoda sul letto, ma rientra subito.
 
“Ah no! Così non vale! Alzati altrimenti continuo a torturarti!”
“Uffa! Che barba che sei!”
e mi alzo mettendo le mani sui fianchi.
“Contento?”
“Si!  E sbrigati!” ed esce nuovamente.
 
Rifaccio velocemente il letto e subito dopo sento la porta aprirsi di nuovo.
 
“Ary…”
“Cosa vuoi ancora?!”
“Arianna Marie Ston! Ti sembra il modo di rispondere a tuo padre?”
 
Oh accidenti! Era mio papà! Quando usa il mio nome per intero è un brutto segno.
 
“Oh scusa papà, pensavo fosse ancora Tom…”
“Ah bè allora non ci sono problemi…mi pare normale rispondere così al proprio fratello no?” mi risponde con una punta di sarcasmo
“Ok, scusa papà, non lo faccio più, mi dispiace tanto, sono perdonata?” gli disco mettendo le braccia conserte
“Ok,ora preparati, la colazione giù è pronta”
“Ok grazie papà”
 
E anche lui esce dalla stanza.
 
Mi faccio un doccia veloce e indosso dei jeans con ai lati dei brillantini, poi decido di mettere una maglia verde con dei disegnino bianchi sopra  e lascio i capelli lisci come spaghetti sciolti.
Mi guardo allo specchio, dai! Sono presentabile, cosa vuoi pretendere, non sono poi molto bella.
Scendo giù dalle scale, facendo attenzione a non inciampare come mio solito…sono estremamente goffa, non me ne vogliate! Passo davanti al comodino attaccato al muro in sala. Mi soffermo sulla foto che c’è sopra, la guardo per qualche attimo e la sfioro con le labbra.
“Buon giorno mamma”
e mi incammino in cucina.
 
Tra poco io e mio fratello affronteremo il primo giorno di scuola…speriamo vada tutto bene.
 
 
 




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