fiooooo
Ehm
ehm. Salve a tutte! Siamo Claudia e Fiorella (cloe cullen e Fiorels).
Probabilmente alcune di voi ci conosceranno già qui su efp. Beh,
siamo qui ora, insieme per un nuovo progetto. Una ff a quattro mani
sulla nostra coppia preferita….ROBSTEN of course! Diciamo che
l’ispirazione è nata un po’ per caso, per gioco.
All’inizio erano poche frasi che poi sono diventate…beh,
si sono trasformate in qualcosa di speciale. La storia verrà
postata sull’account mio cioè di claudia (cloe
cullen) come potete vedere, ma prima di ogni capitolo verrà
specificata l’autrice. Bene…speriamo che questa storia
possa piacervi ed entusiasmarvi almeno quanto a noi piace scriverla.
Vorremmo ringraziare La fantastica “Manu the best” che ha
creato la nostra skin e poi una persona speciale senza la quale noi non
avremmo mai scritto nulla. Lei sa chi è.
Bene…allora siete pronte
per il primo capitolo?? Teniamo le dita incrociate e aspettiamo i
vostri commenti. Un bacione da Cloe e Fio.
CAPITOLO 1 (claudia)
VIDEO A SORPRESA
KRIS POV
Fissavo rapita le televisione.
Una giovane donna aveva appena preso in braccio il suo bambino per la
prima volta. Piangeva e lo guardava come...come se fosse un angelo.
Piangeva ed era talmente assorta da non badare nemmeno alla telecamera
che, inopportunamente, rovinava quel mondo perfetto. Un mondo in cui
c'era posto solo per loro due.
Prima che me ne rendessi conto la mano corse veloce alla mia pancia, ancora totalmente piatta.
Non si vedeva nulla. Per ora era un segreto che condividevamo solamente io e il piccolo esserino che portavo in me.
"Sono già sette settimane che sei dentro di me..." mormorai sorridendo e spegnendo la tv.
Mi accoccolai meglio sul divano ripensando a tutto quello che era successo negli ultimi tempi.
Non avevo avuto il ciclo a Novembre ma, con tutto lo stress accumulato
durante le presentazioni di New Moon in giro per il mondo, non ci avevo
prestato troppa attenzione.
Io e Rob ci eravamo presi finalmente del tempo solo per noi. Lontano dai media, dai paparazzi...dalle nostre famiglie persino.
Dopo le luci accecanti e insopportabili di tutti i fan event a cui avevamo partecipato ora eravamo soli.
Io e lui. In un posto segreto a LA.
Avevo quasi perso la cognizione del tempo in quelle settimane di
vacanze passate a guardare vecchi film, a fare l'amore o semplicemente
abbracciati sul letto ad ascoltare l'uno il respiro dell'altra. Niente
poteva turbare la nostra armonia.
Anche se...anche se a volte tornavo a fissare la x rossa sulla mia
agenda. Quella x che ero così abituata a segnare ogni mese e
che, in quei giorni, fissavo con una punta d'ansia.
E poi era successo.
Tre giorni prima Rob era uscito per incontrarsi col suo agente e io...ero corsa alla prima farmacia.
Non sopportavo di comportarmi da codarda.
Mi ero sempre considerata una ragazza forte, che sapeva affrontare i
problemi e non scappava davanti alla prima difficoltà. E
così avevo fatto quel test.
E una parte di me non era rimasta troppo sconvolta dalla risposta.
Positivo.
Era come se, in qualche modo, sentissi che c'era qualcosa di diverso in
me. Come se stessi semplicemente ignorando l'inevitabile.
Mi alzai dal divano, mettendomi seduta. Mi allungai quel tanto che
bastava per afferrare i due oggetti in bella mostra sul tavolino.
Uno era il test di gravidanza e l'altro l'esito degli esami di
laboratorio che avevo eseguito per sicurezza e che mi avevano informato
sullo stato della mia gravidanza.
Sette settimane. Sorrisi di nuovo senza riuscire a smettere. Era
incredibile il fatto che un bimbo stesse crescendo lentamente, secondo
dopo secondo dentro di me.
Tra qualche mese sarei stata una mamma e Rob, il mio Rob...un papà.
Certo...tecnicamente lui non lo sapeva ancora.
Non avevo trovato il modo migliore per dirglielo.
Era una notizia così...enorme. Bella, ovviamente. Magnifica. Ma
pur sempre sconvolgente. Le nostre vite sarebbero cambiate per sempre.
Non potevo soltanto entrare in camera e urlare "Ehi sono incinta!"
Volevo fare qualcosa di diverso, di speciale.
Mi alzai dal divano ed entrai in cucina, alla ricerca di qualcosa da
bere. Per fortuna trovai una bottiglietta d'acqua fuori dal frigo.
All'ora di cena lo avevo aperto per prendere da mangiare e un forte
odore di cipolla mi aveva colpita causandomi una nausea che non era
ancora del tutto scemata.
Sorseggiai lentamente e i miei occhi si posarono sul post-it che avevo trovato al mio ritorno a casa quella sera.
Amore mio,
mi dispiace tantissimo ma devo fare un salto al compleanno di Shannon, la ragazza del mio amico..
Probabilmente neppure mi
divertirò ma glielo avevo promesso e non me la sono sentita di
annullare. Ti giuro che al mio ritorno saprò farmi perdonare.
Ti amo da morire.
Rob.
Sbuffai. Mi mancava terribilmente, anche se ci eravamo visti soltanto
poche ore prima. Controllai l'orologio e mi resi conto che erano
già le 12 e 30.
Probabilmente avrei fatto meglio ad andare a letto e ingannare il tempo nell'attesa del suo ritorno.
Spensi le luci e mi diressi al piano superiore.
In meno di dici minuti ero sotto le coperte ma, siccome non avevo ancora molto sonno, decisi di dare un'occhiata alle mail.
Ne lessi un paio di mia madre, arrabbiata perchè tenevo sempre
il cellulare spento. Lasciai perdere e andai al mio motore di ricerca
preferito: forse su internet sarei finalmente riuscita a trovare un
modo carino per dargli la notizia della gravidanza o...
Improvvisamente mi bloccai, attirata dalla foto di Rob che rimandava ad un sito di gossip.
Ci cliccai sopra presa dalla curiosità e iniziai a leggere.
La star di
Twilight Robert Pattinson e la principessa del pop Katy Perry
sembravano molto intimi questa sera al Dimples Supper club di Burbank,
California. E radaronline era lì mentre la situazione si
faceva piccante.
Piccante????
Con gli occhi fuori dalle orbite continuai a scorrere l'articolo
corredato da due splendidi video in cui si vedeva Robert leggermente
brillo e barcollante trotterellare al fianco di Katy Perry.
E in un lampo mi ritornarono in mente le paroline che mi aveva scritto
sul bigliettino "..Probabilmente neppure mi divertirò...."
Chiusi il pc con violenza, lasciando che scivolasse sul pavimento.
Certo, si vedeva quanto poco si stesse divertendo.
Io quì ad affannarmi a pensare a come dargli la notizia
più importante delle nostre vite e lui a bere birra e fare
l'idiota in giro.
Sei gelosa, mi punzecchiò una vocina nella mia testa.
No.
Mi affrettai a scacciarla. Io non ero gelosa.
Non ero una ragazza gelosa.
Assolutamente no.
No.
Sapevo che quelle erano tutte cose esagerate. Io per prima ero stata
vittima di tantissime bugie scritte dai siti di gossip ma.. La cosa che
mi infastidiva era che lui si stesse divertendo senza di me, in mezzo a
tutte quelle galline.
Sempre pronte a girargli intorno e a fare le stupide per un suo
sorriso. Che puntualmente lui non negava certo, perchè era
sempre gentile e carino con tutte. Perchè era un
gentiluomo..perchè...
Presi un profondo respiro sprofondando sotto le coperte.
E poi quella non era la festa di Shannon... cosa?
Che diavolo ci faceva Lui con Katy Perry?
Perchè Katy Perry gli stava parlando?
Perchè Katy Perry si era avvicinata a lui? Al MIO ragazzo? Al futuro padre del MIO bambino?
Ok, dovevo calmarmi. Chiaramente io non ero gelosa.
No..no ..no.
E tutto quello stress non faceva bene al bimbo. Tutto quello che dovevo fare era stendermi e cercare di dormire.
Ci provai ma non feci altro che rigirarmi continuamente nel letto per
le restanti due ore, finchè all'alba delle 2 e 40 del mattino
sentii la porta d'ingresso sbattere e il rumore di un paio di chiavi
che si posavano sul tavolino.
Mi sistemai su un fianco, voltando le spalle alla sua parte di letto.
Non avevo la minima intenzione di dargli la soddisfazione di sapere che ero stata sveglia perchè ero gel...
Scossi il capo. Io non ero gelosa, che diavolo mi passava per la testa?
Cercai di respirare piano e con regolarità.
"Ehi amore...sono tornato..." biascicò con un tono di voce che
mi confermò chiaramente che aveva bevuto un pò troppo.
Certo, io qui a casa con in grembo suo figlio e la nausea e lui
in giro a bere alle feste di compleanno...
Dopo pochi minuti lo sentii entrare nel letto abbracciandomi da dietro.
Se sperava di cavarsela con così poco si sbagliava di grosso.
"Casualmente" il mio piede scattò tirandogli un sonoro calcio nella gamba. Lo sentii gemere in silenzio, staccandosi un poco da me.
Non mi piaceva quel’assenza di contatto, ma ero troppo
arrabbiata per voltarmi a parlargli. Avremmo fatto i conti la mattina
dopo. Nel frattempo poteva iniziare a scontare la punizione beccandosi
qualche altro "accidentale" calcetto notturno.
Rimasi ferma in quella posizione per tutto il resto della notte riuscendo a dormire a mala pena un paio d’ore.
Finalmente arrivarono le sette e, benché fossi più
esausta di quando ero andata a letto, scesi in cucina a prepararmi
qualcosa da mangiare. Evitai di lanciare un’occhiata alla parte
opposta del letto.
Guardare lui dormire, con la bocca leggermente dischiusa e i capelli
arruffati mi avrebbe intenerita e invece…invece io…
Sospirai appoggiando il capo contro la credenza. Un paio di lacrime silenziose rotolarono giù dalle mie guance.
Le scacciai con rabbia.
Io non ero così. Non badavo ai gossip, sapevo che erano tutte
sciocchezze. Sapevo che lui mi amava e che potevo fidarmi eppure…
Eppure ultimamente piangevo per un nonnulla, ero sempre nervosa, in ansia.
Maledetti ormoni in subbuglio, pensai rigirando la frittella un po’ troppo energicamente in un moto di stizza.
Ero così presa dai miei pensieri che sussultai quando sentii due
mani calde posarsi sulla mia pancia e poi scivolare lungo le mie cosce,
alzando leggermente la stoffa della camicia con cui dormivo.
“Pensavo di farmi perdonare per ieri sera…” lo sentii sussurrare roco al mio orecchio.
Mi staccai senza pensarci afferrando un fazzoletto per tamponarmi gli occhi. Non volevo che mi vedesse così.
Non volevo iniziare la conversazione già in lacrime.
Subito Rob fu al mio fianco. Mi fissava preoccupato, tenendomi il viso fra le mani.
“Kris amore stai male?” domandò.
“No” scossi energicamente il capo allontanandomi e posando
le frittelle su un piatto “Solo un po’ di nausea..Ieri
quando non c’eri stavo poco bene”
Sottolineai quel quando non c’eri sperando di farlo sentire in colpa.
“Scusa” sussurrò sedendosi al tavolo e fissandomi accigliato.
“Non fa nulla. “ ribattei “Ti sarai divertito almeno tu”
“Sì, era un posto carino, bella gente…”
A quelle parole scattai.
Bella gente??
“Sì?” sbattei il mio piatto sul tavolo e presi posto davanti a lui “Anche Katy Perry?”
Mi continuava a fissare con un misto tra il confuso e lo sconvolto.
“Sì…in effetti c’era anche lei ma…tu
come lo sai?”
“Ho visto un video su un sito di gossip dove c’eravate tu ,
lei e…” e fui incapace di continuare la frase.
Fu come se un torrente in piena debordasse dai miei occhi e io non potessi fermarlo.
Improvvisamente mi ritrovai scossa dai singhiozzi.
“Io…io ho vvvisto come ti guardava! Ccii ha ppprovato con te…”
“Cosa?!” Rob allibito allungò una mano per accarezzarmi il viso, ma io mi tirai indietro.
“Kris amore…io non so cosa hai visto ma ti assicuro che a
malapena ci siamo salutati e poi lei era con il suo ragazzo e..”
“Ah beh allora!” lo interruppi strillando “Qqquello
sarà stato tttalmente drogato da nnon accorgersi di
nulla..”
Mi alzai in piedi di scatto per cercare di calmarmi ma fu una pessima
idea. Improvvisamente tutto vorticò intorno a me e vidi il
pavimento a due centimetri dalla faccia. Ma, prima che mi schiantassi,
due braccia forti mi avevano afferrato.
Rob mi stringeva al suo petto e riuscivo a sentire il suo cuore battere frenetico per l’ansia.
“Kris..Oddio kris ti prego parlami. Ti senti male? Kris per
favore dimmi qualcosa. Che succede? Ti senti male ti…”
Spalancai gli occhi. La stanza aveva smesso di girare ora ma…
Portai una mano alla bocca.
“Rob,ti prego…” lo allontanai e rapidamente corsi
fuori dalla stanza. Feci appena in tempo a raggiungere il bagno prima
di accasciarmi sul gabinetto.
Fui scossa dai conati per alcuni minuti ma potevo avvertire la presenza
di Rob al mio fianco: mi teneva i capelli e mi carezzava la fronte,
sussurrando parole nel tentativo di calmarmi.
Ancora spossata mi lasciai trascinare gentilmente fuori dal bagno, verso il salotto.
Aspetta…il salotto?
“Voglio mangiare…” sussurrai, non sapevo se a lui o a me stessa.
“Kris..non dire cavolate” Abbozzò un sorriso “Devi aspettare un po’ almeno prima di..”
Incurante delle sue parole mi diressi in cucina.
Io avevo fame e avrei mangiato a qualunque costo.
Puntai al tavolo ma, prima che potessi fermarlo, Rob mi tolse il piatto da sotto il naso.
“Che stai facendo?” domandai acida. Sentivo che il
nervosismo che mi aveva abbandonato momentaneamente per pochi minuti
stava ritornando più forte di prima.
“Kris..tu non stai bene. Mi svieni tra le braccia, vomiti e prima..vaneggiavi…”
“Ahahah ora vaneggio anche??” sbottai puntandogli il dito
contro. “Vuoi anche convincermi che quei video sono solo il
frutto della mia immaginazione?” Gli strappai il piatto dalle
mani e lo sbattei sul tavolo. Tentando di mantenere la calma mi
accomodai e affondai la forchetta in quelle che erano state delle
frittelle.
Ormai somigliavano più che altro a una poltiglia.
Senza neppure riuscire a spiegarmi il vero motivo sentii una gran tristezza dentro e le lacrime riaffiorare di nuovo prepotenti.
Le mie frittelle erano distrutte…e io…io avevo fame!
“Kristen ti prego” il suo tono di voce era supplichevole
ora, al limite del terrorizzato “Ti prego..lascia che ti porti da
un medico..”
Scossi il capo “No..non voglio andare dal dottore...”
Tentai di addentare un boccone di quella roba e scoprii che in fondo non era tanto male.
Un piccolo sorriso comparve sulle mie labbra mentre ne addentavo un altro morso.
Non erano male per niente. Anzi…mi piacevano!
“Kristen” iniziò
“Mmmmmm…se mi dici ancora una volta che vuoi portarmi in
ospedale ti tiro un calcio!” Urlai spruzzando una generosa dose
di sciroppo d’acero nel mio piatto.
“Bene tiramelo..ma io farò qualcosa!” ribattè
“Vuoi fare qualcosa? Perché non torni a ubriacarti con le tue amichette?”
“Kris tu… non sei in te. Io ti amo e sono solo
preoccupato. Non è normale piangere, svenire, vomitare, urlare
nell’arco di due minuti e…”
Brandii la forchetta esasperata. “E’ normale, ok? E’
normale infuriarsi se il tuo ragazzo sorride a quelle oche, è
normale piangere se sei triste ed è normale vomitare e
ingozzarsi se sei incinta ok?”
Le parole mi uscirono prima che potessi fermarle o anche solo provare a contenerle. Le sentii riecheggiare nella stanza.
O merda…
Alzai gli occhi ed incontrai quelli spalancati del mio ragazzo.
Mi fissava sconvolto..più o meno inebetito
Poi accadde tutto molto velocemente.
Sentii due tonfi. Uno provocato dalla forchetta che mi era caduta, sbattendo sul piatto.
L’altro da Rob che era…semplicemente precipitato dalla sedia.
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