Un
respiro, due passi.
Uno..due..ecco
ci siamo.
Un
altro respiro,altri passi.
Uno...due...perfetto.
Sono
pazzo, ma di lei.
Ecco
perchè sto entrando in casa sua di nascosto,nella notte
fonda,dove una meravigliosa luna risplende nell'oscurità.
So
che non dovrei. So che probabilmente non ho nessuna possibilità
che si accorga di me,ma non resisto più.
Altri
tre passi.
Uno...due...tre...ops!
Ho
sbattuto su una sporgenza.
Mi
mordo la lingua,se urlo è finita.
Ma
dico io, perchè la sua camera è cosi in alto?
Uno...due...ci
sono quasi.
Se
mi scoprono, mi prenderebbero per un ladro.
Sorrido
divertito, pensando a che colpo potrebbe prendere Bianca o Fabio,lei
no.
Lei
è coraggiosa, ne ha passate tante e io ho sempre dovuto
osservarla di nascosto.
L'ho
vista piangere, ridere, scherzare, soffrire...senza mai sfiorarla.
Senza
mai avvicinarmi.
Senza
farle sapere della mia presenza. Senza dirle che io vivo per lei, da
quando l'ho vista per la prima volta.
Io
per lei non esisto, non le passa mai il mio pensiero per la testa.
Prima
Matias, poi Nicolas...ho dovuto sopportare di vederla insieme ad
altri, ho dovuto vederla soffrire per loro,specialmente il secondo.
Il
primo non le piaceva davvero.
Ecco,
la sua finestra è sempre più vicina.
Mi
aggrappo ad una timida sporgenza, sperando di non cadere.
Oh,
se solo sapesse cosa faccio per lei.
Se
solo si accorgesse di me.
Per
quale assurdo motivo, io, che potrei avere tutte le ragazze voglio
avere lei?
Per
quale assurdo motivo amo lei e nessun'altra?
Faccio
un salto e per pura fortuna,o bravura, stringo il metallo della sua
finestra.
Finalmente
sono arrivato.
Mi
do una spinta e facendo il minimo rumore atterro sul suo pavimento.
Sorrido
soddisfatto.
Mi
giro e il sorriso si allarga di più.
Sembra
cosi fragile, cosi pura,un angelo.
Esiste
una ragazza più bella di lei? No,non è possibile. è
unica.
E
non è mia.
Mi
avvicino cauto al letto. Dorme profondamente,bene,non si accorgerà
nemmeno questa volta di me,sono a pochi centimetri da lei e mi ignora
ancora.
Sorrido
e involontariamente le mie dita sfiorano dolcemente la sua guancia.
La
vedo sorridere nel sonno, cosa sognerà?
Resterei
per ore a vederla dormire,ma purtroppo non ho tempo.
Fra
poco il sole sorgerà e non posso farmi vedere qui.
Chissà
se un giorno potremo stare insieme, chissà se un giorno sarò
io a renderti felice.
Metto
la mano nel giubotto ed estraggo la ragione per cui mi sono preso la
briga di venire e di quasi suicidarmi.
Una
rosa,una semplice rosa.
Per
me,invece, è il primo passo verso il suo cuore.
Una
rosa rossa, perfetta con i suoi petali profumati e fragili e con le
spine sul gambo.
Lei
è come questa rosa.
Lei
sembra forte e ti può far soffrire come la rosa può
ferire con le sue spine minacciose,ma in realtà lei è
fragile e basta una sciocchezza per farla soffrire, come basta
sfiorare i petali della rosa per spezzarli.
Ma
oltre a questo sia lei che la rosa sono dannatamente belle.
E
quando lei vedrà la rosa,appoggiata accanto a lei, capirà
che chi glel'ha regalata la conosce perfettamente e la ama come
nessun'altro ha mai fatto. E un giorno capirà che quel
qualcuno sono io e finalmente staremo insieme.
Sfioro
delicatamente la rosa e annuso il suo profumo,dopo di che la appoggio
silenziosamente sul suo cuscino, in modo che possa notarla appena
sveglia.
Quando
ritiro il braccio sfioro ancora la sua guancia liscia.
Mi
avvicino al suo orecchio, tanto vale andare fino in fondo, carpe
diem,colgo l'attimo.
-Un
giorno,mia amata principessa,sarai solo mia e ti assicuro che quando
accadrà sarai finalmente amata come meriti- le sussurro.
Lei
sospira nel sonno e muove un pò la testa,come se avesse
risposto.
In
un cieco attimo di perdita della realtà, sfioro le sue labbra
con le mie, in un innocente e delicato bacio.
-Per
ora,amore mio,goditi la rosa-
Lei
sorride di nuovo durante il sonno. Forse mi ha sentito davvero?
Vado
fino alla finestra e mi giro un ultima volta per guardarla.
Si,
è un vero angelo.
Velocemente
mi aggrappo alla finesta e al ramo dell'albero scendendo piano verso
il terreno.
Un
giorno sarà mia, glel'ho promesso e io mantengo la parola
data.
E
non vedo l'ora che arrivi quel momento.
E
mentre il cielo si tinge di arancione, mentre un nuovo giorno sta per
iniziare, cammino per le vie di Buenos Aires, con il cuore che batte
per lei.
Immaginando
il suo sorriso dolce quando noterà la rosa, immaginando come
la odorerà beandosi di quel profumo e con la domanda che più
la turberà,chi sarà stato a mandarglela?
Io
Antonella, io.
Ma
non immagino di certo,quello che tu stai pensando realmente.
Sei
stato tu vero? Vorrei tanto sapere se sei stato tu ad avermi fatto
questo meraviglioso regalo.
Perchè,sai,
da parecchio io ti sto aspettando, da parecchio ho capito cosa provo
per te, da parecchio aspetto che tu noti che ci sono anch'io.
Capirai
un giorno che ti amo,Bruno?
Fanfic
corta lo so, però essenziale. È una one-shot che mi è
venuta in mente e volevo scriverla, però non so,vorrei sapere
che ne pensate,sarebbe un idea carina continuarla o va bene anche
cosi? Perchè sinceramente non ne ho idea,dato che è
scritta di getto e ho parecchie fanfic da finire,quindi se mi direte
di continuarla lo farò appena conclusa una o due delle fanfic
in corso. Ok, adesso vi lascio e spero che mi diate la vostra
opinione a cui tengo moltissimo, ciaoooo
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