Questo
è un messaggio di addio.
Te lo devo,
anche se non lo leggerai mai.
Ti ringrazio
perché sei sempre stato intorno a me, ma sei comparso ai
miei occhi solo nel momento giusto.
Ti ringrazio
perché mi hai fatto scoprire cosa significa
l’emozione di un attimo.
Ti ringrazio
perché le tue apparizioni improvvise mi facevano scoprire
quanti piccoli eventi potevano animare un giorno qualunque.
Ti ringrazio
perché mi hai dato ragioni di allegria, di speranza, di
romanticismo spregiudicato.
Ti ringrazio
perché hai accettato di essere il centro del mio mondo.
Inconsciamente,
chiaro.
Ti sono
debitrice perché hai cambiato la mia esistenza.
Anche se in
questo momento non so più come considerare gli anni passati
nel tuo inseguimento. Vano, certo. Ora potrei dire che è
stato tempo perso, ma non mi voglio farmi tentare da questa sentenza
facile. Qualcosa si è spezzato, forse il mio volontario
distacco completo dalla vita reale. Qualcosa è nato, forse
la capacità di guardarmi dentro e capire. Provarci almeno.
Ti critico
perché non mi hai potuta capire.
Ma prima
ancora…
Ti sono
ostile perché sei stato sempre troppo lontano per poter
percepire la mia esistenza.
Ingiusta? Si,
forse.
Eppure ho
sperato sempre, intensamente, che i nostri mondi si potessero
incontrare. Un giorno…
Non ho agito,
no, certo. Non mi sono buttata nel vuoto nel tentativo di raggiungerti.
Sapevo, dentro di me, che avrei urtato il suolo, mi sarei fatta male,
prima ancora di sfiorarti anche solo con un dito. Ho sbagliato? Facile
dirlo a posteriori.
E poi lo sto dicendo io, a me stessa. Tu non lo diresti
mai.
Ti odio
perché i bei sorrisi che intercettavo non erano mai per me e
non potevano esserlo.
Ti odio
perché sei cambiato sotto i miei occhi, ma io non sono
riuscita a capire che ormai sognavo una persona che non eri
più tu.
Ti odio
perché scoprire la tua vera natura mi ha fatto male.
Ti odio
perché trovarti innamorato mi ha ferita.
Ti odio
perché è il modo più facile per dirti
che è un vero addio…
Ti disprezzo
perché ti sei trasformato in un tassello inamovibile del mio
passato.
Ti disprezzo
perché non posso cancellare la tua esistenza tanto
velocemente come potrei cancellare la digitazione di queste poche righe
senza svuotare l’intera memoria.
Ti disprezzo
perché tu hai trovato la tua strada e sembri sbattermelo
davanti agli occhi, come uno schiaffo.
Ti disprezzo
perché mi hai marchiata a vita.
E non lo
saprai mai.
Ma questo
è un addio, ormai lo sai.
Oggi ho visto
la strada del mio destino.
Sei lontano,
sereno, abbracciato a quella che ti auguro essere la donna della tua
vita. E, come sempre, sento la distanza, indelebile, eterna, che ci
separa.
Fa sempre un
po’ male, sai?
Era da tanto
che mi ero imposta di allontanarti dalla mia mente e davvero ci ero
anche riuscita. Eppure era più facile quando contavo, ormai,
di non rivederti mai più.
In
realtà temevo di non saper affrontare la sfida…
Tu hai il
merito di aver cambiato molte cose di me.
Ma il resto
è opera mia.
La voglia di
ricominciare, che mi ha permesso di aprire il cuore ad
un’altra persona, è nata da me.
E oggi mi ha
salvata.
Perché
se non sono ricaduta nel circolo vizioso che avrebbe finito per farmi
affondare, è solo grazie a lui.
Perché
se posso ripensare con ottimismo agli avvenimenti di oggi, è
solo perché la sua vicinanza mi ha estratta dai cupi
pensieri che tu mi hai provocato.
Perché
se oggi ho negli occhi il mio futuro, è solo
perché lui mi ha fatto sconfiggere te, il peggior fantasma
del mio passato.
E, ironia
della sorte, neanche lui sa fino in fondo chi sono…
Ma lo
saprà, questo è certo…
E se non gli
piacerò, affronterò la cosa, questa
volta…
Non
avrò paura di lui, perché conta troppo per
me…
Voglio
imparare dai miei errori.
Sto
cominciando da te.
Perché
la tua ombra lontana sul mio passato è un mio errore.
Oggi guardo
solo lui.
E voglio ricominciare.
E sono libera
di farlo.
Questo
è un messaggio di addio.
Il
“fantasma” esce di scena.
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