He’s
my complete universe
Il volto di Robert era
dannatamente perfetto anche quando
era immerso nei sogni.
La sua bocca si schiudeva
leggermente per permettere il
passaggio dell’aria, e la sua mascella così
definita e squadrata era puntellata
dalla folta barba che gli avevo pregato di farsi crescere.
Con quella barbetta incolta era
ancora più bello.
Bello da star male.
I suoi occhi, quegli occhi dal
colore cangiante e
indefinibile, erano sigillati dalle palpebre, lisce e rosee.
Anche se nascosti, quegli occhi
erano impressi in me come un
marchio a fuoco. Il loro sguardo addosso mi faceva tremare il cuore
ogni volta.
L’espressione del suo
viso era rilassata, pacifica. Come
quella di un angelo celestiale che si riposa dopo aver protetto la sua
piccola
sorvegliata speciale.
Il suo corpo, avvolto dalle
pesanti lenzuola, si muoveva
ritmicamente seguendo la cadenza del suo respiro lieve, facendo
arrivare dritto
nelle mie narici la sua colonia.
Il suo profumo era squisito, da
far venire l’acquolina in
bocca. Unito a quello della sua pelle, il suo aroma era unico.
Ne ero dipendente…
come ero dipendente da lui da due anni
ormai.
Io ero davanti a lui, stesa nel
letto, completamente
soggiogata da ogni suo singolo movimento.
Non mi sarei mai stancata di
osservarlo compiere anche i
gesti più elementari, come dormire, mangiare, parlare,
ridere. Non sarei mai
stata sazia di lui, del suo aspetto incredibilmente affascinante, della
sua
voce profonda dall’accento britannico, della sua saggezza
stupefacente, della
sua fierezza nell’essere mio, della sua anima da scoprire in
ogni angolo più
recondito.
Sapevamo tutto l’uno
dell’altro, ma Robert possedeva ancora
la capacità, dopo tanti mesi assieme, di sorprendermi con un
bacio, un pensiero,
una follia.
Non avrei mai desiderato
separarmi da lui per un solo
istante, non avrei mai staccato la spina al rapporto che ci univa
contro tutti
e tutto: manager, Summit, opinione pubblica, fans … sarebbe
stato come negare
me stessa, il sangue che mi pulsava, l’ossigeno che mi faceva
vivere, l’amore
che mi bruciava.
Per me l’universo
intero era racchiuso in lui, nel nostro
letto, in quel mio momento di pazzesca contemplazione.
Eravamo una cosa sola, lo
eravamo probabilmente stati in
un’altra vita e lo eravamo anche in questa.
Ci eravamo già
incontrati, ci eravamo già amati.
Stessa storia, stesso
intreccio, stesso finale… Per
sempre felici e contenti.
Come nelle favole.
E noi due
ci saremmo scelti sempre, fino alla fine.
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Angolo
dell'autrice
Ah, quanto
mi ispirano i Robsten *coppietta del mio cuore lovvoso, I love them so
much ^^*
Questa
shot partecipa all'iniziativa "2010: a year togheter", indetto dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight since 01.06.08 } ed è basata sul prompt 215-
Staccare la spina
Dedicata a
quelle povere anime di Stefy e Clementina che hanno letto questo sclero
dal pov di Kiki ed è piaciuto loro *siete grandi amiche,
davvero! (L)*
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