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Non avete idea di quanto
tempo ci abbia messo a scriverla! Ogni due righe mi fermavo
perché perdevo l'ispirazione ...è stata una cosa orribile
çOç Oltretutto non sono per niente soddisfatta!! Ma ci ho
messo troppo tempo per scriverla, quindi adesso resta qui e senza
essere stata nemmeno riletta è_é
Consapevole del fatto che gli unici commenti saranno (nel caso) solo insulti
Buona lettura (come no =___=""" )
One year, three months,
four days
Mi incammino con passo
deciso verso il camerino. Ruki è stato categorico
-Devi vedere se
vestito così vado bene-
Probabilmente non ha
ancora capito che con qualsiasi cosa addosso lui sta bene e che per
me resterà sempre bellissimo, ma per lui ogni minimo particolare è
importante, e non posso di certo contraddirlo, soprattutto prima di
un concerto così importante, siamo già tutti abbastanza tesi
-E se ti dicessi che
stai male?-
-Che domande! Mi
cambio!-
Il
mio giudizio è sempre stato fondamentale per lui, soprattutto dopo
quello. Quanto è passato?
Un
anno, tre mesi e quattro giorni.
Sorrido
e un po' arrossisco al pensiero di quella sera: da quel giorno, il
mio mondo è cambiato. Il centro di tutto è diventato lui, con i
suoi capricci e le sue riflessioni incomprensibili che gli assillano
la mente. Quando arrivo davanti alla porta, busso, in attesa di una
risposta
-Chi
è?-
-Sono
io-
-Entra-
Abbasso
la maniglia ed entro nella stanza.
E' un
attimo: il suo sguardo un po' corrucciato che guarda il mio, quel
piccolo corpo avvolto da una camicia (oserei aggiungere
simil-tovaglia) larga, i pantaloni neri attillati...
Possibile
che sia bellissimo anche vestito così?
-Allora,
che dici?- Si volta, osservando la sua figura riflessa nello specchio
proprio davanti a lui: non sembra convinto della scelta, eppure io
non trovo nulla di più adeguato. Mi avvicino verso di lui,
sorridendo, studiandolo -Ovviamente è per la seconda parte, mica
esco conciato così, prima-
Deve
sempre giustificarsi, anche quando non ce ne è bisogno
-Anche
perché osa tu uscire con dei vestiti diversi da quelli del video,
Kai ti ammazza-
-Appunto-
Si aggiusta la camicia, continuando a osservarsi -Allora?- Sembra
molto più piccolo con quella cosa enorme addosso, ma se glielo dico
mi uccide senza pensarci due volte. Mi osservo attorno, cercando quel
piccolo particolare che lo rende ancora più bello.
Ed
eccolo.
Vado
in direzione di quell'oggetto e, senza pensarci due volte, gli faccio
indossare gli occhiali che fino a due secondi fa erano appoggiati sul
tavolino. Gli abbraccio la vita e lo stringo a me
-Ecco,
ora sei perfetto- Arrossisce a abbozza un sorriso, anche se cerca di
nasconderlo. Ha sempre paura di mostrare i suoi sentimenti agli
altri, lo fa sentire nudo e vulnerabile.
E' questo quello che mi avevi detto, giusto? Una di quelle poche
volte che ti sei aperto davvero: perché, è strano...sebbene io e te
stiamo assieme (anzi, prima di tutto amici) a volte mi tratti come un
estraneo.
E non c'è niente mi fa stare peggio.
Inizio a baciargli il collo e posso vedere chiaramente attraverso la
sua immagine nello specchio la sua eccitazione
-Rei...no...-
-Uffa, perché ti lamenti sempre?-
-Ma se gli altri...-
-Tanto lo sanno!- Aggrotta le sopracciglia, e lo vedo mentre mi fissa
con uno sguardo di rimprovero
-Un conto è sapere, un altro è vedere- La paura di
essere giudicato, in fondo, ha sempre fatto parte di lui, nonostante
dica ogni volta che "non gli importa il parere degli altri".
Sorrido amaramente, mentre le mie labbra si allontanano dalla sua
pelle. Lui nota la mia espressione credo, perché si addolcisce e
subito dopo mi guarda con un'espressione preoccupata. Appoggia le
mani sulle mie e mi parla attraverso quello specchio.
Questo stupido specchio
-Ryo...lo sai che non mi vergogno di noi due, è solo che...-
Annuisco, gli sussurro che lo so, che va tutto bene, però la verità
è che non è così.
Vorrei semplicemente girare con lui mano nella mano alla luce del
sole, senza fare attenzione alle parole quando sto con degli
sconosciuti, non preoccuparmi di mentire.
Però so che non ci è concesso, ho imparato a conviverci dopo
tutto...
I miei pensieri vengono interrotti dal suo sguardo: si è voltato, mi
guarda preoccupato
-Scusami- Sorrido: quando metti quel broncio, non posso arrabbiarmi
con te, anche perché non lo sono, in effetti... mi abbasso e tocco
il suo naso con il mio, soffiando appena sulle sue labbra morbide
-Non scusarti quando non devi-
Anche quel giorno, non sei riuscito a non farti scappare quella
parola dalla bocca, mentre le lacrime ti sgorgavano dagli occhi, il
tuo piccolo corpo rannicchiato sul pavimento, in attesa di una mia
reazione, di una mia respinta, che non è mai avvenuta.
Accettarlo, non è stato semplice.
Accettare di amare te, men che meno: eri tutto
l'opposto di quello che cercavo in una persona, oltre per il fatto di
essere uno dei miei migliori amici.
Ma per il bene di tutti, ho taciuto.
Ma quando quella sera eri venuto a casa mia con gli occhi consumati
dalle lacrime, le guance arrossate, tutto è cambiato.
E abbiamo iniziato a vivere ancora.
Appoggi le tue labbra sulle mie, regalandomi un bacio, che mi lascia
stranamente perplesso
-Ti amo- E' così strano sentirtelo dire, non me lo dici spesso, e
ogni volta che questo accade, si illumina il mondo.
Il mio mondo
-Anche io- Ti stringo a me mentre continuiamo a baciarci, incurva
appena la schiena per far aderire completamente i nostri corpi.
Tu mi prendi in giro quando dico che siamo un'essenza sola, ma è
così.
Con te mi sento completo.
Mi stacco dalle tue labbra, causandoti un piccolo lamento: è così
bello guardarti...
-Che c'è?- Nessuno lo direbbe mai, ma ti da fastidio quando la gente
ti guarda, e invece ammirarti è il mio passatempo preferito,
soprattutto nel sonno, quando le tue difese protettive crollano e il
tuo modo di fare scontroso svanisce dal tuo volto. Quella notte ho
pensato che tu fossi davvero troppo, per me. Ti sorrido e ti bacio la
punta del naso. Riprendo le sue labbra senza troppi permessi,
stendendolo sul divanetto poco distante da noi, noncurante delle sue
lamentele sul fatto che "qualcuno potrebbe arrivare..."
Mi credi davvero così stupido Ruki? Credi davvero che io non abbia
avvisato mezzo mondo sul fatto di non entrare categoricamente in
questa stanza, pena la morte?
-Allora?! Mi vuoi rispondere?!-
-Nulla...-
Non c'è nulla che non vada.
Fine.
E aggiungerei per vostra fortuna *A*
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