cap 3 canto di natale
Per la terza volta
quella notte, si mise a sedere di scatto sul letto.
- E tu chi
sei? - chiese ad un uomo grande e grosso, la cui figura occupava quasi
tutta la stanza.
- Io sono il
fantasma della tua vita presente! - rispose questi, scoppiando poi in
una fragorosa risata.
- Ma non mi
dire...
- Sei pronto?
- Se hai
intenzione di farmi volare, io non mi muovo di qui! -
esclamò Ryo, afferrando saldamente il bordo del letto.
Lo spirito
rise nuovamente, poi, lentamente e con fatica, si alzò in
piedi.
- Non
servirà, ragazzo. Per adesso devi solo andare in un altra
stanza di questa casa.
Subito dopo
aver ascoltato quelle parole, lo sweeper si ritrovò in
cucina.
L'esile
figura della sua socia si alternava tra i fornelli e il tavolo, intenta
a preparare deliziosi manicaretti per il giorno seguente. Tutti i
piatti, dall'arrosto alla pasta, emanavano un profumo estremamente
invitante.
- Devono
essere davvero buoni - fece ad un tratto il fantasma.
- Oh, puoi
scommetterci che lo sono! - replicò Ryo sorridendo - Kaori
è un'ottima cuoca. Quello che non capisco, è
perchè non ci abbia pensato prima...
- Forse non
ha trovato il tempo per farlo. Ha dovuto lavorare al vostro ultimo
caso, occuparsi dell'albero di Natale, di te, della casa... l'ho
già detto che ha dovuto occuparsi di te?
Lo sweeper
strinse i pugni.
-
Sì, non è il caso che lo ripeti.
- Bene,
volevo solo che il concetto fosse chiaro. Che capissi quanto
è faticoso per lei lavare, stirare, cucinare... e nel
contempo, stare attenta che tu non salti addosso alle vostre clienti -
insistette lo spirito.
Ryo sentiva
che avrebbe perso le staffe. Se quello spettro enorme gli avesse
affibbiato un'altra colpa riguardante Kaori, non era sicuro che si
sarebbe trattenuto.
- Perfetto.
Adesso siamo pronti per andare - sbottò all'improvviso il
fantasma.
- Andare
dove? - chiese il ragazzo.
- Voglio
farti vedere come i tuoi amici passano la notte di Natale.
Afferrò
lo sweeper per un braccio e insieme si sollevarono da terra.
- IO NON
VOGLIO VOLARE!!! - sbraitò Ryo, cercando di liberarsi dalla
stretta dello spirito.
- Su, non
fare il bambino! - esclamò lo spettro, prima di scoppiare in
una fragorosa risata.
Per
l'ennesima volta, il mondo si mescolò completamente.
Ryo
serrò gli occhi, deciso come non mai a non guardare per non
spaventarsi più di quanto già non fosse.
Quando li
riaprii, si accorse di trovarsi in un luogo piuttosto conosciuto: il
Cat's Eyes.
-
Perchè siamo venuti qui? - chiese lo sweeper.
- Guarda
là - replicò lo spirito, indicando il bancone del
locale.
Umibozu stava
asciugando le ultime stoviglie, mentre Miki finiva di pulire il ripiano.
Poi la
ragazza si avvicinò al marito e lo prese sotto braccio.
- Sono
proprio felice, tesoro. Finalmente è Natale, possiamo
chiudere il bar per qualche giorno e goderci un po' di tempo insieme -
esclamò.
- Anche io
sono felice, Miki - replicò il gigante.
Abbracciò
sua moglie e la baciò.
A quella
vista, Ryo non potè trattenere una risata. Il fantasma gli
diede una sonora gomitata nel fianco.
- Che hai da
sghignazzare, stupido? - chiese, irritato.
- Il
lucciolone... non lo facevo così... così
romantico... - rispose Ryo tra una risata e l'altra.
- Almeno lui
non ha paura di esprimere i suoi sentimenti.
A quella
frase, lo sweeper di bloccò, smettendo anche di sorridere.
- Oh, ti ho
colpito in un punto delicato?
Si
ritrovò a pensare che quel fantasma fosse un po' troppo
insolente per i suoi gusti.
- Comunque,
adesso dobbiamo andare. Hai ancora una cosa da vedere.
In men che
non si dica, i due si trovarono in una casa che a Ryo non era di certo
estranea.
- Non mi
dirai che anche Saeko passa la notte di Natale con un uomo! -
esclamò sorpreso lo sweeper.
-
Cercherò di ignorare il doppio senso della tua frase. Kaori
ha proprio ragione quando dice che non cambierai mai...
- Nessun
doppio senso, giuro! Solo che non ho proprio idea di con chi possa
festeggiare questa notte.
-
Perchè sei un baka, proprio come dice... - fece lo spettro.
- Kaori,
giusto? - terminò Ryo per lui.
- Esatto. Ma
adesso guarda tu stesso. Non mi sembra che la tua amica poliziotta sia
in cattiva compagnia...
Ryo
osservò le tre sorelle Nogami ridere insieme, sorseggiando
del vino e riscaldandosi davanti al fuoco del camino.
- Ragazze, vi
capita mai di pensare a cosa stiano facendo gli altri in questo
momento? - chiese la più piccola.
- Scommetto
che con altri intendi Ryo e Kaori. O mi sbaglio? - le chiese Saeko,
sorridendo.
- Beh, Ryo
sarà in giro per locali, come suo solito. - intervenne Reika
- E la povera Kaori sarà a casa ad aspettarlo.
La maggiore
delle tre scosse la testa.
- Io non ci
giurerei. Ricordatevi che è la notte di Natale - disse.
Grazie, Saeko,
pensò lo sweeper.
- Comunque
sia, non capisco come Kaori possa rimanergli ancora accanto. Fossi io,
avrei messo a posto quel Don Giovanni maniaco già da un
pezzo! - sbottò Reika.
Quelle parole
furono per Ryo come un pugno nello stomaco. Sapeva di comportarsi male
con la sua socia, ma non che le sue amiche potessero pensare quelle
cose di lui. Reika sapeva essere tagliente quando voleva...
- Abbiamo
finito? - domandò al fantasma.
- Qui
sì - replicò questi.
-
Perchè, c'è dell'altro?
Per tutta
risposta, lo spirito lo afferrò per il polso,e subito dopo
si ritrovarono nel suo appartamento.
Erano di
nuovo in cucina. Ryo si guardò intorno, chiedendosi cosa
dovesse vedere ancora in quella stanza. Poi la notò.
Kaori
addormentata, la testa appoggiata sull'unica parte di tavolo non
occupata dai piatti.
- Non ce l'ha
fatta, era troppo stanca - fece lo spettro.
Lo sweeper si
avvicinò alla sua socia. Cercò di non fare il
minimo rumore per non svegliarla, salvo poi ricordarsi che lei non lo
avrebbe comunque potuto sentire.
La
osservò per qualche minuto, incapace di distogliere lo
sguardo da quella creatura che era ormai diventata la cosa
più importante che avesse.
- Potresti
gentilmente farmi tornare "solido", in modo che possa prenderla e
portarla nella sua camera? - disse rivolto al fantasma, ma senza
nemmeno guardarlo.
Lo spirito
annuì, poi lo prese per il polso e lo riportò
nella sua stanza.
Ryo si
ritrovò così disteso nel suo letto, il lenzuolo
che aveva usato per coprirsi giaceva al suolo con gli altri.
Devo andare a
prendere Kaori, ricordò a sè stesso.
Poggiò
i piedi sul freddo pavimento, il contatto gli procurò un
brivido che gli fece accapponare la pelle.
Aprì
la porta della sua stanza. Stava per attraversarla quando una figura
incappucciata e vestita di nero si materializzò davanti a
lui.
In
quell'istante capì che Kaori avrebbe dovuto aspettare...
Eureka!!! Finalmente
questo nuovo capitolo! Ci ho messo un'eternità a scriverlo!
E voi direte: ci hai
messo così tanto e hai tirato fuori solo questo schifo?
Beh, avete ragione... ma
purtroppo sono in fase di ispirazione calante, quindi...
Ringrazio di cuore
giova71, Fannysparrow, Nami Akimoto, kia_85 e Isy_264 per le loro
stupende recensioni!!!!
Alla prossima!
Un baci8!
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