Astinenza dal lavoro

di Annette85
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Nota: Terza storia scritta per il Meme della Quaresima indetto da Michiru e basata sul prompt "Astinenza".
Buona lettura^^


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Astinenza dal lavoro

Hardcastle entrò nella depandance e come una furia si diresse al piano di sopra, dove Mark dormiva ancora. «McCormick, giuro che se è uno scherzo ti condanno all’ergastolo».

«Sa che non può farlo», riuscì a dire Mark sentendo la voce adirata del giudice. «Cos’avrei fatto di così deplorevole questa volta?»

«Lo sai benissimo e non mi convincerai mai», disse risoluto Hardcastle gettandogli sul letto alcuni fogli.

Mark guardò quelli che altri non erano dei biglietti d’aereo e poi scoppiò a ridere, di prima mattina si era completamente dimenticato di quel viaggetto che aveva organizzato per distrarre il giudice dai doveri di giustiziere.

«Andiamo, giudice, non vorrà dirmi che preferisce passare queste vacanze a farsi uccidere per sbattere in galera chissà quale criminale?» chiese il giovane alzandosi, aveva la strana sensazione che il giudice avrebbe potuto soffocarlo con un cuscino da un momento all’altro.

«È il mio lavoro», disse a denti stretti Hardcastle difendendosi.

«E proprio per questo le serve un po’ di vacanza», suggerì McCormick, sorvolando sulla questione “lavoro” appena sollevata dal giudice.

Hardcastle ci pensò su, sbuffò, imprecò, ma alla fine si sedette sul letto dell’ex galeotto. «E va bene», sospirò infine. «Ma solo per questa volta, non vorrei che qualche criminale ci facesse l’abitudine».

Mark sorrise trionfante prima di aprire l’armadio, prendere la valigia e riempirla con i vestiti più velocemente che poté. «Vedrà, giudice, non se ne pentirà», disse poi facendogli l’occhiolino.

“Odio le astinenze forzate dal lavoro e odio quando McCormick riesce a convincermi”, pensò prima di fare un abbozzo di sorriso al giovane e ritornare in casa per preparare i bagagli.





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