Kaze no Yume

di Karyon
(/viewuser.php?uid=44967)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 
Un vento – leggero – soffiava
da giorni
su quell’angolo di Mondo.

Parlava, il vento.
E raccontava
di cose lontane, di terre e di sogni.

 
Kaze no Yume


Dedicata a Lusty, perché nello stesso istante in cui pensavo a questo, lei ha iniziato una sua raccolta – dove c’è del vento.
Quando si dice la  telepatia.
E poi, perché adoro le sue recensioni


Il vento soffiava – leggero – come a non voler fare rumore; lo sentiva carezzargli i capelli attraverso le sottili ramificazioni di paglia che componevano il cappello sgualcito.
Quel cappello che non valeva niente a guardarlo e che – tuttavia – era tutto il mondo, per lui.
Un po’ come la sua vita.
Condivideva sogni, speranze, vittorie e sconfitte con persone che non erano niente – a vedere.
Tuttavia non avrebbe esitato un attimo a morire, se quel gesto fosse bastato a salvarli.
Un sorriso si tracciò sul viso di gomma: dopotutto, molto spesso, non serviva guardare per sentire.
Lui ci sentiva fin troppo bene.

 

 
 

 

Note autrice

Non dovrei iniziare qualcosa di nuovo, tuttavia questa raccolta semi-compiuta giaceva nel mio computer e le cose vanno finite, insomma.
Rufy. Un cappello di paglia.
Non c’è molto da dire.
Solo, grazie di leggere, spero vi piacciano. Alla prossima♥

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=472461