Non.più.grigia

di Tetide
(/viewuser.php?uid=68483)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Non.più.grigia NON.PIU’.GRIGIA

Buio.
Spento.
Morto.

A lungo, un tunnel.
Tanto, troppo a lungo.
Senza aria, senza vita.
Nulla.
Solo le mille, infinite sfumature di un colore senza luce.
Un colore che non è un colore.
Perché bruciava tanto?
Amaro come il fiele, terrificante quanto il mare in tempesta.
Tempesta senza requie.

Ma non esiste tempesta senza fine.
Non esiste tunnel senza uscita.
Non esiste morte senza rinascita.
E a poco a poco, il sole.

Eccola, la vita che lacera le nubi!
Eccolo, il calore che illumina l’anima e la pelle!
Improvviso quanto l’arcobaleno,
come lui inaspettato!

E lentamente, le nubi si diradano
squagliandosi, come fa la neve
rimane solo il sole
rimane solo la luce.

Torna nell’anima un dolce tepore
timido dapprima, poi sempre più caldo
e caccia via, padrone assoluto,
l’impero delle gelide tenebre.
Non esiste impero che non sia crollato
non esiste ghiaccio che non si possa sciogliere
non esiste luogo ove non possa giungere la luce.

E luce, chiara e limpida come acqua di sorgente
alta nel cielo azzurro
a cacciare la notte

Non più buio

Un nuovo colore, per una nuova stagione
in un’anima nuova
azzurra e luce, luce ed azzurra

NON.PIU’.GRIGIA.


Ogni tanto, ci provo con la poesia; non so quali siano i risultati, quindi attendo le vostre recensioni.
Questa, poi, è stata una poesia particolarmente difficile, dato che tratta di stati d'animo di non facile descrizione, ma ho voluto provarci lo stesso. Per Ninfea 306: se mai passassi da queste parti e leggessi questo mio lavoro, fammi sapere: il parere di una poetessa come te è sempre molto gradito. Baci, Tetide.


 











Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=472647