Dalla
A alla Z
Ama chi puoi amare non chi ti ama.
Questo pensava Sasuke Uchiha mentre uccideva Sakura Haruno
< < Bastardo lo sapevo che
l’avresti fatto, ti odio! > >
< < Sakura si tratta solo di un piccolo segno rosso, non
fare l’isterica > >
< < Tanto sono io che devo subire i commenti di Ino!Ma
perché nella zona che non è coperta! >
>
E intanto Sasuke ghignava pensando alle facce di Kakashi e Naruto alla
vista di quel piccolo segno sul petto di lei.
< < Ci sono cose che avrei dovuto
calcolare attentamente nel mio piano, ma a quanto pare i sentimenti sono
sempre quelli né Sas’ke? > > Questo
sussurrava al vento Sakura Haruno di ritorno dall’inferno
personale in cui si era cacciata con le sue mani.
Diceva sempre che lui non si sarebbe mai
interessato, come quegli idioti, a quella ragazza così noiosa
ed isterica. Ma non era lui quello che gli stava infilando un anello al
dito?
Eppure Naruto lo sapeva che quei due erano fatti per
stare insieme, per quello quel giorno quando li vide entrambi
abbracciati, in quel lago di sangue, non poté fare a meno di
piangere lacrime di disperazione[gioia].
Felicità alla stato puro. Ecco
cos’era quel giorno la piccola Sakura per essere riuscita a
curare quel bambino così triste, che si era ferito per
salvare il suo gatto. Sas’ke, forse anche lui deve essere
“curato”.
< < Grazie
> >
< < No non dovevi dire grazie Sas’ke-kun ma
scusami. Scusami Sakura. > >
< < Hai già fatto merenda
Sas’ke-kun? > >
< < No Sakura non voglio mangiare nulla, solo andare ad
allenarmi, devo diventare più forte. > >
Eppure quel brontolio l’aveva sentito anche lui.
< < ITACHI! Quante altre volte
dovrò dirti di non correre? > >
< < Ma mamma, papà mi ha detto che se non mi
sbrigo non mi insegnerà quella nuova tecnica! >
>
E a Sakura Uchiha non restò che guardare suo figlio correre
dal padre, che da lontano le sorrideva con quel sorriso che a lei
piaceva tanto. Alla fine lui l’aveva sempre vinta.
“Lui l’aveva uccisa
intenzionalmente”, ecco cosa ripetevano in continuazione gli
abitanti del villaggio, eppure a Naruto non era sfuggito quello sguardo
carico di odio e rabbia. Lo sguardo di un folle che non era in
sé.
< < Ma brutta scrofa!Come hai osato
dire a tutti che sono stata io a fare quella cioccolata per Naruto?
> >
< < Dai Sakura lo sanno tutti che oramai hai abbandonato
il bel Uchiha per l’aitante Uzumaki > >
La ragazza in questione divenne dello stesso colore della fascia
portata in testa, tanto che il contrasto con i capelli rosa la rendeva
ridicola.
< < INO!Non dire stupidaggini! > >
< < Allora perché sei arrossita? >
> chiese una voce profonda a cui avrebbe saputo dare un nome
anche in un stanza piena di persone.
< < Sasuke-kun! > >
< < Mi sembra di capire che ti piace il dobe eh? >
>
La bionda appena visto comparire la sagoma dell’Uchiha aveva
pensato bene di sparire, lasciando la povera Sakura alle prese di un
attacco isterico, visto che questa storia usciva un po’ troppo
spesso per i suoi gusti. Era il caso di darci un bel taglio netto.
< < No,io non sono innamorata di Naruto! > >
< < Questo lo so fin troppo bene Sakura, ti ho chiesto
solo se ti piace > >
E come era arrivato se ne andava, ma con un ghigno di approvazione.
Lei non amava Naruto.
Naruto non era mai stato capace di dire a Sasuke
cosa veramente rappresentava per lui Sakura, per questo il giorno in cui
lui gli disse che la trovava solo un insopportabile noiosa, invece di
cercare di difenderla, gli aveva tirato un bel pugno.
Peccato non sapesse che quel “insopportabile” per
Sasuke era molto più che una parola.
< < Occasionalmente per oggi Naruto
Uzumaki vi offrirà del ramen! > >
< < Non me ne faccio nulla del ramen,voglio solo tornare
a casa baka! > >
< < Ma Sakura-chan! > >
< < Ascolta Naruto, sono stanca e dopo ben tre ore di
turno extra all’ospedale l’unica cosa che voglio
è solo un letto caldo, non un ramen!Sono stata chiara?
> >
E mentre lei gli voltava le spalle Naruto considerò che in
quella settimana gli aveva dato buca già quattro volte, perciò mentre si preparava a mangiare l’ennesimo
ramen in solitudine si concesse uno sguardo ai posti vuoti accanto a
sé, che una volta erano riempiti da altre due persone.
< < Se ci fosse stato anche Sasuke saresti rimasta
Sakura-chan? > >
Poteva solo continuare a guardare quella lapide.
Era l’unica cosa che era rimasta di lei.
Quando c’era la stagione dei ciliegi
Sasuke Uchiha era sempre particolarmente allegro, anche se una parola
del genere associata ad uno come lui poteva sembrare alquanto bizzarra.
Per questo Kabuto rimase a fissare per un bel po’ il vuoto
quando si rese conto che era stato l’allievo di
Orochimaru-sama a raccogliere tutti i petali caduti. C’e ne
erano perfino uno tra i suoi capelli, e quando lui glielo fece notare
Sasuke lo prese e se lo rigirò tra le mani con uno strano
sorriso.
Quando si ricordò che una sua ex compagna si chiamava come
quel fiore*, Sasuke aveva già ucciso Orochimaru.
Rincorse quel treno fino quasi alla fine del
marciapiedi, cercando di imprimersi nella memoria i loro
visi, perché non l’avrebbe rivisti per tre anni.
Ma il destino crudele gli tolse anche questa possibilità
perché al ritorno dalla stazione un camion la colse in
pieno. Quello stesso giorno volle che il treno preso da Sasuke Uchiha e
Naruto Uzumaki fosse travolto da una frana improvvisa. Nello
stesso identico momento.
< < Sakura!Si può sapere
cosa diavolo hai combinato qui dentro? > >
< < Nulla di particolare Sas’ke!Ho
semplicemente pensato che sarebbe stato carino se io e te
avessimo, almeno per un questa sera, casa tutta per noi, così ho mandato via Naruto e cosparso qualche petalo in camera … > >
< < Dovresti rivedere il tuo vocabolario
perché a me quel “qualche” sembra tanto
simile ad un intero giardino di ciliegio! > >
< < Quindi devo dedurre che non vuoi neanche vedere che
tipo di petalo c’è sotto le lenzuola?* >
>
< < Ti dispiacerebbe togliere il tuo
fondoschiena dalla mia visuale, Naruto? > >
< < Di la verità preferiresti quello di
Sakura-chan vero? > >
< < Cosa te lo fa pensare? > >
< < Di un po’ chi è quello che ieri
ha alzato un po’ il gomito e urlato a squarciagola che se
fosse andato a casa sua lei gli avrebbe aperto le gambe con uno
schiocco di dita? > >
No l’alcool non faceva decisamente al caso suo.
Unire due parti della stessa medaglia in unica
persona sembrava una cosa impossibile. Sasuke Uchiha dovette
però ricredersi quando guardò per la prima volta
gli occhi di sua figlia, neri come i suoi, ma intensi come quelli della
madre.
< < Viviamo in una topaia! >
>
< < Sakura io ho fatto del mio meglio, inoltre non
è colpa mia se con la grazia da elefante che ti ritrovi ieri
hai catapultato Naruto fuori dal tetto, facendo quel buco - disse
indicando il soffitto soprastante – e non è ancora
colpa mia se oggi piove > >
< < Stai insinuando che è colpa mia Sasuke?
> >
< < No, ma la prossima volta che ti offendi
perché Naruto ti dice la verità cerca di farlo
fuori da casa mia > >
Fu così che casa Uchiha si ritrovò con ben due
buchi sul soffitto a distanza di ventiquattro ore l’uno
dall’altro.
< < Io non sono una balena!Sono solo incinta! >
>
Zitti state tutti zitti.
< < Sakura Haruno dichiarata colpevole per aver cercato
di far fuggire il mukenin di grado S Sasuke Uchiha verrà
condannata a morte domani all’alba > >
No, lei no!Non potete!Prendete me!ME!
< < Ha qualcosa da dichiarare prima che venga portata
via? > >
Bastardi come osate rivolgerle la parola!ZITTI!
< < Siete tutti dei gran bastardi e di certo Naruto
quando tornerà ve la farà pagare! A TUTTI!
> >
< < Portatela via > >
Fatemi parlare, no lei non c’entra nulla!NO SAKURA!
Sasuke?
Sakura che diavolo ci fai qui?
Voglio salvarti.
E se io non volessi essere salvato?
Allora salva me.
* Sakura vuol dire ciliegio.
Angolo Autore:
Questa raccolta mi sembra piuttosto banale XD Non so mi sa di qualcosa
già visto un milione di volte, ma visto che sono masochista *
e anche voi se l’avete letta * alla fine l’ho
scritta lo stesso.
La lettera R è dedicata all’intero team seven, non
potevo non mettercene una!
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