11 Capitolo Patty
Arriva una infermiera con una sedia a rotelle. -Patricia Castro?- -Si, sono io.- -Ti vengo a prendere tra dieci minuti, il tempo che ti cambi e andiamo a fare le analisi.- -Va bene.- Dico scendendo dal lettino. Apro la valigia cercando un pigiama pulito, dopo aver scavato intravedo due brillantini lilla. Ecco il pigiama che mi ha regalato Bruno. Vado in bagno e mi cambio. Quanto esco trovo già l'infermiera ad aspettarmi. -Non posso camminare?- Chiedo. Ma dal suo sguardo intuisco di no. E zitta mi siedo. -Che analisi devo fare?- Chiedo per far passare la tensione. -Una trsfusione.- Taglia corto lei. Capisco che è una persona di poche parole così evito di fare ulteriori domande. E guardo tutto il percorso che facciamo. Più guardo i corridoi e le camere dell'ospedale e più sono convita di non voler morire qui. -Patty sei arrivata.- -Papà ciao..ma sarai tu a donarmi il sangue?- Domando. -No, amore mio.- -La mamma?- -Neanche..- E apri la porta della sala in cui devo entrare. Vedo due lettini e su uno è seduto Bruno che giocherella con le dita. -Che ci fai qui?- Domando. Scendi dal lettino e ti avvicinai sorridente. -Sarò io il tuo donatore. Sono l'unico ad essere compatibile.- Sorrido. - Ah bene.- Dico. Ci stendiamo ognuno sul proprio lettino, ma chiediamo gentilmente di avvicinarli un pò. Dopo aver messo tubi, tubetti aghi e bustine inizia la trasfusione. -Adesso sarai parte di me completamente.- Dico sorridendo. -Eh già, anche il sangue ti devo dare, ma guarda un pò.- Dici facendo l'antipatico. -Grazie.- Sussurro. -E di che? Per te darei la vita.- Mi imbarazzo sapendo che è lo stesso vale per me. Cala il silenzio. Ma mi viene un'idea. -Ti va di cantare qualcosa per far passare il tempo?- -Certo!- Accetti tu. -viva la pappa pappa col po po po po po po po mo do ro- Inizio a canticchiare. -viva la pappa pappa che un ca po po po po po po la vo ro- Mi segui alla grande. Anche l'infermiera che sta con noi canta, e a vederla sembra che le piaccia anche parecchio la Pappa col pomodoro. Scoppiamo a ridere tutte e due. Dopo quasi due ore rinchiusi lì dentro ci lasciano andare. Bruno corre a fare le prove e io ritorno in camera. -Patty puoi uscire.- Dice Mamma. -Di già?- Chiedo incredula io. Non risponde e capisco che è inutile tenermi qui se poi devo andarmene tra una settimana. Sfodero un sorriso. -Ok meglio così.- -Ei già esci?- Vedo entrare Anto. -Sisi.- -Ciao Carmen.- -Ciao Antonella.- -Che dici Patty ti va di venire a fare shopping con me? Dopodomani c'è lo spettacolo e il giorno dopo il falò sulla spiaggia.- Spiega. -Si, si..ma quale spiaggia?- Domando curiosa. -Quella di Pinamar.- -Ah benissimo. Mamma posso vero?- Camern annuisce e io vado verso Anto. Usciamo dall'ospedale a braccetto, come due vecchie amiche. E prendiamo l'autobus che ci porta al centro commerciale. Quando arriviamo Anto mi trascina in un negozio di abiti. -Allora provi questo, ma si perchè no anche questo, poi questo e anche questo.- Dice passandomi un pila di vestiti. -E tu?- Domando cercando di intravederla. -Aspetto qui scegliamo il tuo e poi il mio.- Dici sedendoti su uno sgabello. Esco con il primo abito. -Nahhh.- commenta Anto. Il secondo abito. -Oddio orribile.- Dice ridendo. Al ventesiomo abito, un semplice vestitino , azzurro, che si lega attorno al collo e Anto, finalmente, dice che è perfetto. Così iniziamo a sbirciare per trovare l'abito divino per lei. -Nessuno di questi mi colpisce, nessuno mi può rendere divina.- Dice sconfortata. Sorrido. -Anto ma sei divina sempre, l'abito non c'entra.- -Facciamo così prendiamo un gelato e continuiamo a girare per il centrocommerciale, ti va?- -Certo..- Rispondo prendendola per mano e andiamo. Mi tira di botto. -Quello si che è D I V I N O.- Urla. Mi volto e vedo su un manichino un vestitino nero senza spalline e con un nastro che finisce in fiocco sotto al seno. -E' perfetto.- Esclamo. _______________________________________________________
Bruno
Mi guardo in giro ci siamo tutti, mancano solo Patty ed Antonella. -Dov'è Patty?- Mi domanda Emilia. -Sto provando a chiamarla ma nulla, non risponde.- La avverto dispiaciuto. -Emilia, Juanes è arrivato..Patty?- Chiede il professore. Emilia gli fa cenno che non c'è. -Ragazzi su tutti a sedere..- Andiamo a sederci mentre la preside Ines sale sul palco. -Buonasera ragazzi e ragazze..Oggi abbiamo un'importantissimo ospite qui con noi..sapete tutti chi è..ecco a voi Juanes.- Il cantate sale sul palco e non applaudiamo. -Grazie..Allora la preside mi ha già presentato quindi vi dico solo che sono venuto a cercare due cantanti per il mio spettacolo, ma purtroppo solo una potrà duettare con me.- Spiega Juanes. Da dietro si sente la porta aprirsi e mi volto, vedo le due "amiche" sgattaiolare verso le sedie libere. E mi viene da ridere. Torno a guardare il palco, e vedo tranquillizzarsi anche i professori. -Bene, grazie della sua presenza..se si accomoda le facciamo sentire due delle nostre migliori alunne.- Spiega il prof. Barcaroli che fa segno ad Anto di avvicinarsi. Anto sorpresa va da loro. -Ma non doveva cantare solo Patty?- Domanda perplessa ma felice. -Abbiamo cambiato programmma. Canti Diosa Unica Bonita ok?- Anto annuisce e sale sul palco. Inizia a cantare, non ho mai visto una persona più sicura di lei, tiene il palco come una professionesta. Però così toglie possibilità a Patty..penso tristemente. Finisce e dopo aver preso gli applausi lascia salire sul palco Patty. Sono più nervoso io che lei.. -Che canzone canti?- Le domanda Juanes. -Un beso para mi.- Gli risponde. Inizia a cantare, e io incrocio le dita sperando che non le prenda il panico. Ma a mia grande sorpresa è disinvolta, calca il palcoscenico come mai prima d'ora. Si muove sicura, accennando anche qualche passo di danza. Ma senza mai e dico MAI distogliere lo sguardo dal mio. Sento il cuore battere forte, fortissimo. Sono felice e sorrido spontaneamente. Alla fine della giornata torniamo tutti a casa, ma con un splendida notizia: Patty duetterà con Juanes nel suo spettacolo di domani.
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