Insonnia
La notte è silenziosa…
Una grande luna risplende nel cielo d’estate.
Una coppia sta finalmente riposando.
La sera prima hanno litigato…uno dei due, il più
scorbutico, è accusato di essere stato infedele.
Questo si è difeso ma non è riuscito a convincere
l’altra metà.
Ora è lì. Nel letto. A guardare il soffitto in
silenzio.
Pensa, rimugina e cerca di trovare una soluzione. Una soluzione per
riuscire a dormire.
Non ci riesce…qualcosa a lui oscuro lo tormenta e lo tiene
sveglio…
Si alza dal letto. Non accende la luce e non si mette le pantofole.
Va in cucina, prende un bicchiere e lo riempie d’acqua
scolandoselo in un secondo. Piccole goccioline scese troppo in fretta
scivolano lungo la sua giugulare…
Per essere estate fa molto caldo…
Posa il bicchiere e pensa a che cosa lo può tenere
sveglio…
Il lavoro?
Sono passati quattro mesi dall’uccisione del suo ultimo
paziente e il senso di colpa è ormai svanito da
tempo…Ha maltrattato gli ultimi due pazienti ma questa
è solita routine…
Per lui c’è troppo caldo in quella stanza.
Zoppicando come suo solito, si avvicina alla porta vetro che da sul
balcone.
Appena la apre una piacevole e fresca brezza d’estate entra
nella stanza, accarezzando il suo viso accaldato.
Chiude un secondo gli occhi godendosi quella meravigliosa sensazione...
Respira a fondo. Sente un buonissimo odore.
E’ odore di alberi…pino per l’esattezza.
Vivendo sempre in città è normale sentire gli
odori della montagna più forti del solito.
Si avvicina alla ringhiera…osserva il paesino silenzioso in
valle…
Le luci di tutte le case e per le strade sono spente…solo la
luna illumina le case dandogli un’aria tetra ma allo stesso
tempo tranquilla.
Si erano trovati bene in quel posto.
Lui non usciva mai…preferiva starsene nella loro casa in
affitto, a due piani, tutto il giorno a girare su internet piuttosto
che visitare il paesino pieno di ciattelle…
A pensarci bene era andato lì solo per far felice la sua
metà… adora la montagna…lei usciva
sempre per andare a comprare o per passeggiare in
tranquillità…
Un po’ si era ingelosito. Aveva paura che girando tutto il
giorno potesse essere stato preso di mira da qualche ragazzo un
po’ troppo malizioso.
Per questo una sera uscì.
Andò in un bar e lì incontrò una
ragazza…
Pensando a lei una dolorosissima fitta prese la sua gamba facendolo
quasi urlare di dolore.
“House…?” sentì provenire
dalla stanza.
Si girò di scatto e vide il suo amore ancora un
po’ addormentato avvicinarsi.
Capì tutto.
Quel dolore…l’insonnia…sono per il
senso di colpa.
Era stato infedele…
Normalmente non avrebbe avuto sensi di colpa…ma questa volta
è diverso.
“Va tutto bene? E’ di nuovo
la…” non riesce a finire…House lo
prende e lo bacia con passione.
“Wilson…” sussurra
“…mi dispiace…”
Lui lo guarda in quei occhi di ghiaccio tristi… sorride
comprensivo.
“Non importa…ormai è
passato…torniamo a dormire.”
E’ incredibile. Nonostante lui causasse sempre problemi e
fosse infedele, Wilson lo perdonava e dimenticava tutto.
Per questo era speciale per lui.
Wilson e House tornano a letto. Il primo gli da le spalle.
Senza motivo House lo abbraccia forte da dietro facendo aderire
completamente i loro colpi.
“House?”
“Ti amo.” rispose dandogli un bacio sul collo.
Wilson sorrise posando le sue mani sulle sue.
Finalmente House si addormentò.
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Grazie per la lettura ^^
Questa è
l'immagine da cui ho preso spunto.
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