Ho bisogno di lei
Capitolo Primo
“Nostalgia”
I Suoi capelli rossi ondeggiavano al vento della sera, un sorriso dolce
m’inebriava i sensi, il suo profumo penetrante m’impediva di ragionare
correttamente, i suoi grandi occhi grigi vennero attraversati da un
lampo di riconoscimento, erano passati molti mesi dalla prima volta che
l’avevo incontrata e lei era felice di rivedermi. Stava per dire
qualcosa.
:- Kuma! Mi sta ascoltando? Kuuuma! -
Mi risvegliai dal sogno a occhi aperti per trovarmi in mezzo all’aula
del consiglio, non sapevo nemmeno chi mi stesse parlando quindi mi
guardai un po’ attorno e individuai un ufficiale della marina
visibilmente alterato che mi fissava con rabbia.
:-Bartholomew Kuma ha sentito anche una sola parola di ciò che le ho
detto?-
Rimasi in silenzio. L’ufficiale sospirò e il vice ammiraglio Garp gli
diede una forte pacca sulla spalla.
:- Oh andiamo! Kuma è sempre attento a tutto, per una volta che ha
altro per la testa non è il caso di processarlo Ahahahah! -
Mi ripeterono gli argomenti della riunione che procedette lentamente,
tediosa come tutte le altre e più io cercavo di ascoltare e capire
quello che dicevano i vari ufficiali, più i miei pensieri volavano
altrove.
Feci molta attenzione soltanto quando si parlavano dei favori che il
governo si aspettava da me, se mi avessero detto di andare ad avvertire
Moria di qualcosa, avrei avuto la scusa per rivederla.
Più volte ero stato tentato, durante le mie navigazioni, di cambiare
rotta e tornare a Thriller Bark, ma c’erano un infinità di motivi per
controllarmi e continuare a fare cose che non mi interessavano affatto.
Se fossi andato a Thriller Bark di mia spontanea volontà, così
improvvisamente, il governo e la marina avrebbero potuto sospettare
qualcosa di me e probabilmente avrebbero cominciato a tenere d’occhio i
miei spostamenti, inoltre, puntare troppo l’attenzione su Thriller Bark
avrebbe potuto mettere in pericolo la vita di Shine. Come avrei
spiegato a Moria una mia visita così repentina e assolutamente
immotivata? Avrei potuto inventarmi qualche baggianata da comunicargli,
ma mi avrebbe creduto? E poi una volta lì non sarei nemmeno stato
sicuro di poterla effettivamente rivedere .
:- Kuma! La riunione è finita che ci fa ancora lì seduto ?-
Raccolsi la mia Bibbia dal tavolo e mi alzai senza rispondere.
Mi erano stati assegnati tre incarichi, nessuno di questi comprendeva
Thriller Bark, ma io accarezzavo l’idea di perdermi casualmente nella
nebbia, eliminai quel pensiero dalla mente e partì per compiere il
primo incarico, avrei dovuto navigare per un paio di giorni, anche tre
se il vento mi avesse soffiato contro.
Erano due giorni che navigavo e ancora non ero riuscito a portare a
termine il primo incarico, l’afa del primo pomeriggio era talmente
densa che sembrava quasi pesasse, la brezza marina rinfrescava poco e
non riusciva nemmeno a gonfiare le vele. Ad un tratto sentì suonare il
mio Lumacofono, lo presi fra le mani e risposi alla chiamata.
Era un ufficiale della Marina, aveva il compito di comunicarmi un
messaggio da parte del governo.
:- Bartholomew Kuma, sappiamo che ti sono già stati assegnati altri
incarichi in questo momento ma il governo ha una questione da
sottoporre alla tua attenzione-.
Rimasi in silenzio così che lui capisse di avere il permesso di
continuare.
:- Dopo il disastro di Enies Lobby, siamo venuti a sapere che Monkey D.
Rufy, noto come Mugiwara, è diretto verso l’isola degli uomini pesce,
sarà inevitabile per lui passare per il Triangolo Florian, vorremmo che
tu avvertissi Moria di tenersi pronto, vorremmo inoltre che comunicassi
a Moria la scelta del nuovo Shichibukai, ma prima sarà meglio
che tu finisc…-
:- Ci vado subito-
Invertii la rotta facendo ruotare velocemente tutto il timone.
:- Non c’è tutta questa fretta! Non è nemmeno detto che passando per il
Triangolo Florian si imbattano nella nave di Moria,!-
Chiusi la conversazione e rimisi al suo posto il Lumacofono.
Nel mio modo di guidare la nave c’èra una nuova baldanza, non sentivo
più l’afa soffocante attorno a me e tutto mi sembrava più bello. Mi
persi per ore a immaginare il suo viso, quale espressione avrebbe
mostrato nel rivedermi, le curve disegnate dai suoi capelli quando
girava la testa.
Nonostante tutto però mi sentivo inquieto, avevo un brutto
presentimento.
Arrivai a Thriller Bark cinque giorni dopo, normalmente ci avrei messo
una settimana ma avevo avuto fortuna incontrando venti e correnti
favorevoli.
La nebbia che ricopriva quel tratto di mare non mi infastidiva come le
altre volte, mi sembrava quasi più soffice. La dimostrazione di dove
può arrivare la suggestione umana.
Ritrovai facilmente la grande Thriller Bark e avvicinandomi notai due
imbarcazioni attraccate al pontile, una grossa nave ammuffita
con le vele stracciate e una piccola buffa barca con la testa di un
leone a prua, attraccai la mia nave lontano da quelle due, nascosta in
un anfratto, c’era un grande fermento sul pontile, degli zombie
caricavano delle merci sulla piccola nave.
Mi teletrasportai sul ponte della barca per chiedere dove fosse Moria
ma non mi risposero e mi chiamarono orso. Li spedì da qualche parte con
il mio potere.
Ad’un tratto vidi una figura femminile stagliarsi contro la nebbia in
basso sul pontile, trattenni il fiato e mi teletrasportai lì.
Ma non era Shine, era una ragazza vestita in modo ridicolo con due
grosse code ai lati della testa e una corona tra esse, lei si spaventò
e cadde a terra, le chiesi se fosse una seguace di Moria visto che non
l’avevo vista durante la mia ultima visita a Thriller Bark ma mi
rispose di no e si incattivì, provò ad attaccarmi e quindi spedì via
anche lei con il mio potere. Avevo sperato così tanto che fosse Shine.
Che delusione.
Gli zombie dopo una prima scintilla di coraggio fuggirono e mi accorsi
che c’èra un’altra donna, la riconobbi, avevo visto il suo avviso di
taglia, era una compagna di Cappello di paglia.
Avevo una curiosità, le chiesi se fosse vero che Mugiwara avesse un
fratello e lei mi rispose di si.
Proseguì verso il castello.
Tutta l’isola era in subbuglio, gli zombie si disperdevano per la
foresta, uscivano dalle loro buche e dalle tombe e cercavano di
scoprire cosa stesse succedendo, la nebbia era meno densa del solito e
riuscì a trovare la strada verso il castello facilmente, anche perché
gli zombie codardi scappavano lontano da esso per cercare riparo.
L’ala del castello attraverso la quale ero arrivato nella Dance Hall
l’ultima volta era tutta distrutta, e anche nei muri del castello
c’erano grandi squarci, causati probabilmente da un gigantesco bestione
che si aggirava per il giardino della villa. Decisi di non immischiarmi
e teletrasportarmi direttamente nella Dance Hall. Ebbi fortuna . Moria
era lì.
Inutile. Avvertire Moria del pericolo era stato completamente inutile.
Me lo aspettavo che non mi avrebbe ascoltato. Non aveva
nominato Shine nemmeno una volta e io ancora non sapevo dove fosse.
Decisi di cercarla per il castello, non mi ricordavo esattamente dove
avevo dormito quella notte e quindi non sapevo nemmeno
approssimativamente dove avrei potuto trovare la sua stanza, mi
ricordavo il piano però e sapevo che la sua stanza era nel piano
superiore a quello in cui avevo dormito io, perciò lo raggiunsi e
cominciai ad aprire porte a caso. Che villa gigantesca.
Finalmente, dopo la cinquantaseiesima porta entrai in una stanza ben
arredata, sicuramente femminile, Shine non c’èra ma sentivo il suo
profumo in quella stanza.
Entrai, mi guardai attorno, le pareti della stanza erano rivestite di
pannelli celesti/bianchi, le mattonelle erano rosa chiaro, un grosso
tappeto viola copriva metà del pavimento della stanza, di lato un letto
a baldacchino color granato, deglutii, era li che dormiva Shine.
Mi tolsi un guanto e con le dita accarezzai il letto, era morbido e
liscio e più mi ci avvicinavo, più il profumo diventava intenso.Vicino
al letto c’era una graziosa scrivania e su di essa erano esposte molte
foto, ne presi una in mano, era una foto di famiglia, c’era
un Moria un po’ più giovane, una Shine a malapena bambina e una giovane
donna praticamente identica alla Shine che avevo incontrato io, tranne
per il fatto che i suoi capelli erano neri/bluastri e la sua pelle
leggermente più scura, sua madre.
Un tonfo fuori dalla finestra mi fece cadere la cornice di mano, si
frantumò a terra.
Uscii sul terrazzo, e vidi il bestione che prima girava per il cortile
venire scagliato contro le mura della villa, da quel che avevo capito
Moria stava combattendo dentro quel coso, come temevo avrebbe avuto la
peggio? Tornai dentro la stanza e rimisi sulla scrivania la foto anche
se ormai era rotta, un’altra attirò la mia attenzione, era una foto
recente di Shine, un primo piano del suo viso mentre sorrideva.
Non era furto. Me ne convinsi. La presi in mano, tolsi la cornice e il
vetro e la infilai nel mio libro perché in tasca si sarebbe rovinata.
Dove poteva essere Shine? Moria sarebbe stato così tranquillo se fosse
stata in pericolo? Forse non era sull’isola? Niente da fare,
se la volevo trovare avrei dovuto chiedere a Moria.
Un altro tonfo, tutta la villa tremò e io mi teletrasportai fuori, ero
sicuro che Shine non fosse nel castello, il bestione volò contro il la
villa e sfondò il muro.
Rimasi a osservare la gioia dei poveracci a cui Moria aveva rubato
l’ombra in tutti quegli anni, poi il terrore quando videro Moria uscire
dal bestione e usare lo Shadows Asgard. Assistetti alla
disfatta del signore delle ombre, quando fui certo della sua sconfitta
chiamai un ufficiale della marina con il lumacofono, mentre mi avviavo
sul luogo.Il mio presentimento si era rivelato esatto.
Dopo lo scontro con la ciurma di cappello di paglia cercai Moria, mi
era stato ordinato di recuperarlo.
Il corpo di Moria era sparito da sotto le macerie della sua enorme
dimora, forse se ne era trascinato fuori da solo? Seguì le tracce che
aveva lasciato il corpo di Moria e arrivai al pontile, il dottore che
avevo visto durante la mia prima visita e un uomo con la faccia da
leone issavano il corpo di Moria su un’imbarcazione di medie
dimensioni. Non ebbi il tempo di avvicinarmi che la nave sparì nel
nulla.
Pensai al teletrasporto ma poi sentì il rumore dell’acqua che si
muoveva, mi avvicinai al punto in cui era scomparsa e vidi una scia
d’acqua allontanarsi. Invisibile?
Salì sulla mia nave in fretta e seguii la scia della nave invisibile
fino fuori Thriller Bark.
Poco dopo essere usciti dalla grande nave l’imbarcazione riapparì, la
raggiunsi dopo una decina di minuti. L’uomo leone si spaventò ma il
dottore mi riconobbe e mi permise si salire a bordo.
:- S-Signor Shichibukai, siete qui per il Supremo Moria?-
:- Anche, mi è stato chiesto di occuparmi del suo recupero, ma dov’è
Shine ?-
:- Shine? … n-non sappiamo proprio di cosa stia parlan … -
:- So tutto, dov’è? Non è su Thriller Bark vero?-
I due si scambiarono uno sguardo spaventato, si chiedevano se avrebbero
dovuto continuare il teatrino o dirmi la verità, il dottore guardò il
corpo esanime di Moria e poi guardò me.
:- Quando prepariamo un attacco notturno complicato, contro avversari
potenti, il Supremo allontana la Signorina dall’isola, con degli zombie
navigatori esperti fa ancorare una piccola nave in un punto preciso.-
L’uomo leone, alzò lo sguardo verso un punto imprecisato del mare e poi
parlò.
:-Povera Signorina, quando il Supremo ha usato lo Shadows
Asgard le ombre degli zombie marinai devono essere state
risucchiate via e adesso lei è tutta sola in mezzo al mare-
:- Sapete dov’è?-
:- Si, se è il solito punto si. -
:- Allora sbrighiamoci, fate strada, io vi seguo con la mia nave. -
Ci addentrammo nuovamente nei banchi di nebbia del Triangolo Florian e
la felicità che avrei voluto provare nel rivederla era soffocata dalla
preoccupazione.
:-Thriller Bark si è allontanata un bel po’ da dove era ancorata di
solito, ci vorrà una mezz’oretta per arrivare nel punto giusto.-
Il mare si stava agitando, sarebbe arrivata una tempesta?
Chissà se Shine sapeva già, non avendo visto tornare le ombre degli
Zombie, che Moria era stato sconfitto? Forse pensava che fosse
addirittura morto ? Probabilmente non pensava niente di così orribile e
avrebbe visto la verità nel corpo insanguinato di suo padre steso sul
pontile. Povera Shine.
:- Siamo dove stava prima Thriller Bark adesso cerchiamo il punto dove
dovrebbe essere la signorina.-
Ogni sagoma o ombra che vedevo mi sembrava Shine, mi guardavo attorno
alla ricerca di una piccola nave, avrei voluto gridarle di stare
tranquilla, che l’avremmo trovata.
Cominciammo a sentire dei singhiozzi e io riconobbi la voce di Shine,
il dottore e l’uomo leone cominciarono a gridare il suo nome ma io mi
trattenni per sentire la risposta.
:- Hooogbaack! Absaloom! Sono qui! Venite a prendermi !-
Mi fece pena sentire la sua voce piena di paura.
:- Signorina continui a parlare così seguiamo la sua voce!-
:- V-Va bene, Dov’è Otosan!? Sta bene vero? Perché le ombre non sono
tornate negli zombie!? Cos’è successo su Thriller Bark!? Rispondetemi
per favore … -
:- Signorina si calmi, sa qui con noi c’è anche il signor Shichibukai
Bartholomew Kuma, andrà tutto bene, non si preoccupi. -
:- Ku - Kuma? Sei davvero qui?-
:- Si sono qui -
Mentre le rispondevo cominciammo a vedere la sagoma della nave dov’era
Shine, ci avvicinammo in fretta e quando fui in grado di vederle il
viso mi si strinse il cuore.
Piangeva, grossi lacrimoni le rigavano le guance e i suoi occhi lucidi
sembravano ancora più brillanti così, le sue labbra si erano arrossate
e anche le sue gote, era bella anche se piangeva, ma mi piaceva di più
sorridente. Ero felice di vedere che anche se era spaventata e
preoccupata, stava bene, l’avevamo ritrovata. Mi
teletrasportai a bordo della barca su cui era Shine, lei corse verso di
me, mi abbracciò una gamba e ci si strinse forte.
:- Ho avuto così tanta paura! -
Rimasi un po’ inebetito dal gesto ma non potevo farglielo notare, le
misi le mie due mani sotto le braccia, e la tirai su come si fa con i
cuccioli, la poggiai sulla nave del dottore e dell’uomo
leone.
Non feci in tempo a teletrasportarmi che sentì uno strillo acuto. Aveva
visto Moria.
Shine corse verso il suo corpo e si gettò vicino alla sua testa,
piangeva disperata e strillava forte chiamandolo. Si aggrappò a metà
della sua faccia, il massimo che riusciva ad abbracciare, mise la mano
su del sangue che colava dal naso di Moria e quando si vide le dita
rosse pianse più forte che mai.
Absalom sembrava non voler guardare, come se quel momento fosse una
cosa troppo intima per entrarci, Hogback invece si avvicinò a Shine e
le assicurava che anche se le ferite di Moria potevano sembrare gravi
non era in pericolo di vita e che presto si sarebbe ripreso.
Lei piangeva e lo chiamava, appoggiava la sua testa contro quella del
padre e continuava a piangere.
Ci vollero venti minuti prima di riuscire a farla smettere ma anche
quando fini il suo pianto non volle staccarsi dal suo posto vicino la
testa del signore delle ombre, in quel momento percepì con chiarezza
che tra Moria e Shine c’èra un sincero affetto reciproco e riconobbi in
lei una bambina che aveva bisogno di suo padre. Agganciai la
mia nave a quella dov’era il corpo di Moria.
Nel frattempo Absalom si era messo a pilotare e stavamo di nuovo
uscendo dai banchi di nebbia, erano già passati quasi quaranta minuti e
Shine era ancora scossa e disorientata.
Io e Hogback portammo il corpo di Moria sotto coperta in una camera da
letto e il dottore mi disse di tenere Shine fuori da quella stanza
mentre lo visitava e medicava.
Appena uscì sul pontile vidi lei entrare sotto coperta e quindi dovetti
fermarla.
:- Il dottor Hogback ha detto che devi restare fuori-
Lei mi guardò dritto negli occhi con l’espressione triste e
imbronciata.
:- Vorrei stargli vicino, per favore, Kuma-sama -
Non avrei mai voluto negarle qualcosa, ma era per il suo bene, vedere
il corpo di Moria ferito e insanguinato l’avrebbe sconvolta
ulteriormente.
:- Moria non vorrebbe che tu lo vedessi così-
Abbassò lo sguardo verso destra e i capelli le nascosero un po’ il
viso, quando parlò di nuovo sentì la sua voce rotta dal pianto.
:- E … E quindi adesso io … che posso fare ? -
Non sapevo che cosa risponderle, la guardai in silenzio, le spalle
sussultavano per i singhiozzi e sembrava che le sue gambe dovessero
cedere da un momento all’altro.
:- Dovresti andare a sdraiarti, riposati devi essere molt…-
:- Mi leggerebbe un po’ il suo libro, Kuma-sama per favore? -
Mi guardò di nuovo in faccia e io annuii.
Mi sedetti in un angolo della barca e lei mi salì sulle ginocchia,
l’aveva già fatto, ma la non curanza con cui compiva quel gesto, che
avrebbe scandalizzato chiunque mi conoscesse, mi colpiva ogni volta.
Aprì il libro e la foto che avevo preso nella sua stanza scivolò fuori,
ebbi un tuffo al cuore, me ne accorsi in tempo e prima che la vedesse
la rimisi dentro.
:- Cos’era quello? Un segnalibro? -
:- Si … -
Più tranquillo, cominciai a leggere, scelsi dei passi adatti al
momento, che le avrebbero dato speranza e rasserenata almeno un
poco. Volevo guardarla durante la lettura e per fortuna,
avevo letto quel libro talmente tante volte che alcuni passi me li
ricordavo a memoria. Mentre leggevo lei non guardava me, guardava in
basso un punto imprecisato dei miei pantaloni cercando di immaginarsi
le scene descritte dalle parole, aveva un espressione seria e assorta.
Poi Hogback uscì e venne verso di noi sul pontile, lei si girò di
scatto e saltò giù, correndo verso di lui.
:- Hogback! come sta Otosan?-
:- Non ha di che preoccuparsi Signorina, il Supremo Moria si riprenderà
completamente!-
Sentì un versetto di gioia e Hogback le mise una mano sulla
testa scompigliandole i capelli.
:- Se vuoi adesso puoi entrare, ma non cercare di svegliarlo, hai
capito?-
:- Si! Grazie Hogback! -
Lo abbracciò e corse sotto coperta.
Si fermò e si girò verso di me.
:- Grazie anche a voi Kuma - sama! Per avermi tirato su di morale con
il suo bel libro. -
Mi dedicò il suo sorriso più bello e proseguì verso la stanza di Moria.
In quel momento capii quanto mi era mancata, che non sarei riuscito a
separarmi facilmente da lei questa volta e che ogni cosa da quel
momento in poi si sarebbe complicata.
Non volevo mai più provare quell’orribile senso di vuoto chiamato
Nostalgia.
Fine Primo Capitolo
Continua …
Approfondimento sul nuovo personaggio : Shine
Shine è una ragazza molto bella, ha preso i tratti somatici dalla madre
e l’unica cosa che la distingue da lei sono il colore dei capelli e
della pelle.
Per il suo carattere ho pensato che non fosse il caso di crearla simile
a Moria, innanzitutto perché una ragazza capricciosa, infantile e
testarda non avrebbe mai potuto fare colpo su Kuma-sama, che già
sopporta a malapena Moria, e poi perché valutando il passato che
immagino per Shine, ha dovuto supportare Moria, distrutto
psicologicamente dalla sconfitta subita e dalla perdita dei suoi
compagni e di sua moglie. Questo l’ha portata a crescere in fretta e a
essere protettiva e affettuosa con tutti.
Naturalmente avendo a malapena diciotto anni anche lei ha un suo lato
infantile, che si manifesta nel suo comportamento ingenuo.
Mugiwara : Cappello di Paglia
Volevo scusarmi per le parti noiose di questo capitolo, per necessità
di chiarezza ho dovuto attenermi più o meno scrupolosamente agli
episodi della saga di Thriller Bark.
Tra qualche capitolo dovrò usare uno Spoiler, anche se poi la storia
continuerà come m’immagino io.
Se avete altre curiosità o suggerimenti o critiche lasciate pure dei
commenti e io sarò felice di rispondervi.
Grazie per la lettura.
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