promettimi
Promise me...
Il vento si scagliava
ripetutamente contro ogni centimetro esterno di Villa Malfoy, le
finestre sbattevano ripetutamente e Narcissa aveva impiegato mezz'ora
per chiuderle, ma queste tornavano a riaprirsi, tormentate dal vento.
Tutto quel trambusto aveva svegliato il piccolo Draco che
già stentava a prendere sonno la notte e nel suo pigiamino
azzurro osservava la madre imprecare contro il vento. Narcissa si
accorse della sua presenza e gli sorrise mentre con la bacchetta
impediva di far entrare in casa la furia del temporale.
"Mamma le finestre in camera mia sono spalancate! Non riesco a
dormire..." si lamentava guardandola con i suoi occhioni grigi,
così simili a quelli di suo padre.
"Lo so tesoro, sto facendo degli incantesimi così riusciremo
a dormire" lo tranquillizzò attraversando la stanza
matrimoniale. "Dov'è papà?" domandò
Draco.
Quell'interrogativo gelò Narcissa e la fece rabbrividire
tremendamente. Come poteva rispondergli quando nemmeno lei era al
corrente del motivo preciso dell'assenza di suo marito? Sapeva solo che
era partito per una missione su ordine del Signore Oscuro e per questo
lei si era arrabbiata, scatenando una discussione che non avevano
ancora chiarito.
"Papà è fuori per lavoro" mentì
Narcissa aggiustandosi la vestaglia.
"Quando torna?" insistette il bambino sedendosi sul lettone.
"Non lo so tesoro, credo tra qualche giorno"
"Avete litigato vero?"
Narcissa era colpita dall'intelligenza e dall'attenzione di suo figlio.
"No amore, non sa nemmeno lui quando tornerà" lo
tranquillizzò accarezzandogli una guancia. Il bambino
sembrava insoddisfatto e continuava a guardare sua madre cercando di
scorgere nell'infinito azzurro dei suoi occhi la verità.
"Vi volete ancora bene?" indagò rivolgendole un'occhiata
preoccupata per la risposta che avrebbe ricevuto. La donna prese in
braccio suo figlio e lo guardò con intensità.
"Draco ascoltami bene, tu e papà per me siete la cosa
più importante che esista e darei la vita per voi. Anche se
io e lui abbiamo discusso, non vuol dire che non ci amiamo
più, sai è bene anche parlare, aiuta a capire gli
altri e a rafforzare i rapporti" gli spiegò con pazienza.
Draco sembrò sollevato e cominciò a fissare il
pavimento. "Adesso è meglio andare a letto tesoro,
altrimenti domani sarai stanchissimo" lo ammonì Narcissa
accompagnandolo nella sua stanza. "Ma io non ho sonno, voglio ancora
restare insieme a te..." sbadigliò il bambino, tradendo le
parole appena riferite. La donna rise e gli fece una proposta "Che ne
dici se dormi con me nel lettone per oggi? Ma non ti ci abituare!"
Il volto del bambino si illuminò ed iniziò a
saltellare felice e abbracciò sua madre.
"Si, evviva! Grazie mamma!" esultò correndo verso il
lettone. Narcissa adorava suo figlio in un modo in cui non aveva mai
amato nessuno. Lo avrebbe protetto a costo della vita e se fosse stato
per lei lo avrebbe per sempre voluto al suo fianco.
Però le mancava Lucius, aveva pianto in quei giorni per la
loro litigata e in quel momento desiderava soltanto riabbracciarlo. Per
lei significava più della sua esistenza ed ormai apparteneva
completamente a lui. Anche per Lucius era lo stesso, amava Narcissa
oltre ogni limite e detestava litigare con lei.
Narcissa raggiunse il figlio e si infilarono sotto le coperte,
aspettando l'arrivo del sonno che li travolse con una dolce ondata di
tepore.
Quella notte stessa, la missione dei Mangiamorte era andata a buon fine
e uomini incappucciati si affrettarono a tornare a casa.
Lucius non vedeva l'ora di rivedere la sua famiglia, ma avrebbe dovuto
parlare a Narcissa di una cosa non molto piacevole, riguardante
Voldemort.
Entrò nel maniero con passo felpato e si diresse subito
nella camera sua e di Narcissa.
Aprì piano la porta per non far rumore e si accorse che nel
letto c'era anche Draco.
Sospirò perchè non voleva che nessun altro uomo
al di fuori di lui occupasse il suo letto, era più forte di
lui. Non lo sopportava, anche se si trattava di un bambino e per giunta
suo figlio. Lucius si inginocchiò accanto a sua moglie e
osservò rapito il moto del respiro della donna, che teneva
in vita anche lui. Le accarezzò la guancia, ma non
riuscì a destarla dal sonno, così la
baciò delicatamente sulle labbra.
Narcissa credeva di sognare e si godette quel bacio. Quando
però si accorse che era reale spalancò gli occhi
per la sorpresa e vedendo suo marito il volto le si
illuminò.
Lucius le fece segno di tacere e la portò fuori dalla
stanza, per evitare di svegliare Draco. Quando uscirono la donna gli
gettò le braccia al collo e lo abbracciò.
"Narcissa! Quanto mi sei mancata..." le confessò ricambiando
il gesto e cominciando a baciarla con passione. "Anche tu! Mi dispiace
di aver litigato, ti prometto che sarò più
comprensiva riguardo le tue missioni. Io voglio che tu ti fidi di me,
non voglio essere un peso..." gli promise rimanendo accoccolata a lui.
"Non dirlo nemmeno per scherzo, tu non potrai mai essere un peso per
me. Comunque oggi l'Oscuro Signore mi ha parlato, era molto felice per
la svolta positiva della missione. Mi ha chiesto di farti diventare una
di noi e io gli ho detto che questo non era possibile perchè
stavi affrontando un periodo impegnato con Draco così
piccolo. Narcissa devi ascoltarmi, tu non diventerai una Mangiamorte,
devi giurarmelo, non lo sopporterei" le ordinò serrando la
mascella e guardandola con intensità. La donna non
capì la richiesta del marito e si pose mille interrogativi.
"Perchè? Non mi vuoi al tuo fianco?" gli domandò
allontanandosi da lui preoccupata. "Non dire sciocchezze! Non voglio
che tu corra dei pericoli, preferisco saperti a casa, al sicuro. Non lo
potrei tollerare se ti succedesse qualcosa..." la
tranquillizzò avvicinandosi a sua moglie. "Se ti
convocherà, devi giurarmi che rifiuterai ogni volta, ti
proteggerò io da Lui" le comandò prendendole i
polsi.
"E credi che non si arrabbierà? Sappiamo bene di cosa
è capace e io non voglio che ti punisca per colpa mia!"
pianse Narcissa appoggiando la testa al muro.
"Non importa, ciò che conta è che tu stia bene.
Farò qualsiasi cosa per tenerti al sicuro, ti amo troppo e
non voglio perderti" la confessione di Lucius avvolse il cuore della
donna di un amore che ormai la alimentava.
"Anche io ti amo, al di sopra di ogni cosa..."
"Allora promettimelo Narcissa, giurami che starai lontana da Lui"
"Io non voglio che questo ti causi guai..." si lamentò lei
scuotendo il capo.
"Promettimelo e basta" le ordinò obbligandola a guardarlo
negli occhi.
"D'accordo..."
I due si scambiarono un altro abbraccio e prima di tornare nella loro
stanza Lucius fermò sua moglie "Comunque, lo sai che non
voglio che nessuno dorma con te al di fuori di me, quindi riportiamo
Draco in camera sua"
"Ma non riusciva a dormire, non è possibile che sei geloso
di tuo figlio!" esclamò la donna ridendo di gusto.
Anche Lucius sorrise "Io ti voglio tutta per me lo sai, sono egoista"
Narcissa riportò suo figlio nella sua cameretta, mentre lui
russava rumorosamente.
Insieme a Lucius si mise sotto le coperte e si addormentarono
così, l'uno abbracciato all'altra, sicuri che insieme
potevano affrontare qualsiasi cosa, che il loro amore era il nutrimento
della loro esistenza.
Spazio
ringraziamenti: Eccomi qua con una storia che mi è venuta di
getto e che ho segnato come completa perchè volevo esprimere
soltanto con un capitolo quanto fosse meraviglioso l'amore tra questi
due! Spero vi sia piaciuta, Lucius e Cissy sono così
teneri!! ^^ Ditemelo se esagero con l'amore, ma proprio non ne posso
fare a meno! Sarei molto contenta di sentire i vostri preziosi pareri!
Grazie, AshinaCissy
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