Un
missing moment sulla mia coppia preferita...Ron/Hermione!!!
Spero
che vi piaccia, si parte da quando Ron porta via Hermione da Villa
Malfoy. È dal punto di vista di Ron.
Non
vi dico altro, buona lettura!
Se
tu muori io muoio
Con
un crac atterrai davanti alla casa di Bill e Fleur. Tra le braccia
avevo Hermione priva di sensi.
Mi
sembrava tutto un incubo...
La
stavo perdendo...dovevo salvarla perchè senza di lei niente
aveva più senso.
Iniziai
a correre come un pazzo, cercando di non muovere troppo Hermione per
evitare che provasse altro dolore.
Vidi
una luce del piano superiore accendersi seguita da quella del
salotto. Il viso di Bill si affacciò alla finestra e poi
spalancò rapido la porta.
“Ron!
Che è successo? Hermione...cos'ha? Ron dimmi cos'è
successo!” Bill mi rivolse uno sguardo preoccupato, lo sguardo
da fratello maggiore.
Non
gli risposi ed entrai in casa, lì in vestaglia c'era Fleur.
“Aiutala,
ti prego...” la supplicai con lo sguardo.
Fleur
annuì. “Seguimi”.
Salimmo
le scale ed entrammo nella prima porta a destra, nella stanza degli
ospiti. Adagiai delicatamente Hermione sul letto. La guardai, era
bellissima, sembrava quasi che stesse dormendo...
Con
la mano le carezzai delicatamente una guancia.
“Cosa
le è suscesso Ron? Devi dirmelo, altrimonti io non posso
aiutarla” Fleur mi guardò seria.
“Cruciatus”
dissi solo uscendo dalla stanza.
Non
volevo vedere il suo sguardo stupito né tanto meno sentire il
suo interrogatorio, volevo solo che Hermione stesse bene, che
tornasse a sorridermi con allegria.
Con
la manica del maglione mi asciugai la lacrima che mi aveva rigato il
volto, che mi era sfuggita.
“Che
cosa è successo Ron?” Bill mi raggiunse serio.
Abbassai
lo sguardo. “Harry sta bene?”
Alcuni
secondi di silenzio. “Sì, ma Dobby è morto”.
Chiusi
gli occhi e immediatamente risentii nella mia testa le grida
disperate di Hermione. Li riaprii di scatto.
“Ron...”
Bill si parò davanti a me.
“Che
state combinando voi tre? Harry è scosso, tu sei sconvolto e
Hermione sembra sia stata torturata...”
Mi
passai una mano sul viso e nei capelli.
“Non
posso dirtelo, non insistere” risposi inespressivo.
“Devo
farlo se rischi di morire” ribatté Bill preoccupato.
“Anche
tu rischi di morire con l'Ordine, ma non mi sembra di averti mai
detto qualcosa a parte di stare attento” replicai tagliente.
Non
avevo intenzione di essere sgarbato ma mi era scappato.
“È
diverso, io ho 27 anni, tu 18...” Bill mi prese per le spalle,
quasi con l'intenzione di scuotermi.
“Non
sono un bambino, so cosa significa combattere” stavolta lo
guardai negli occhi con determinazione.
“Ron...”
“Sei
peggio di mamma quando fai così” ribattei piccato.
“Mi
preoccupo solo per te...” Bill mi strinse più forte le
spalle.
“Smettila
di farlo”.
Bill
mi guardò attentamente. “Smettila di fare il duro Ron,
lo sai che con me puoi essere te stesso...”
Non
risposi.
“Ron”
Bill mi scosse leggermente. “Sei sconvolto...”
Sentii
un'altra lacrima bagnarmi il viso. “Cosa faccio se muore?
Io...io...”
Bill
mi abbracciò forte, il suo abbraccio assomigliava per certi
versi sia a quello di mamma che di papà.
Mi
mancavano...tutta la mia famiglia mi mancava...poi il mio pensiero
tornò a Hermione, al suo viso, ai suoi occhi color
cioccolato...
Mi
strinsi forte a mio fratello scoppiando a piangere, non riuscivo più
a tenere tutto quello che provavo dentro di me.
Dopo
un po' mi staccai da lui asciugandomi il viso con le maniche del
maglione.
“Scusa”
mormorai con voce ancora un po' roca.
Bill
mi scompigliò affettuosamente i capelli come faceva sempre
quando ero piccolo.
“Sei
innamorato di lei, vero?” chiese facendo un cenno alla porta.
Feci
un respiro. Mai nessuno mi aveva fatto una domanda così
diretta. Tuttavia la risposta la sapevo già da tempo.
“Sì”.
Mio
fratello mi sorrise.
In
quel momento la porta si aprì e uscì Fleur.
“Allora?”
chiesi subito con la paura nel cuore.
Fleur
mi fissò e poi sul suo volto si disegnò un sorriso, un
sorriso che mi fece ribattere il cuore, che mi fece tornare a
respirare.
“Sta
bene, è sveglia, ha chiesto di te”.
Senza
pensarci oltre la superai ed entrai chiudendo piano la porta. Poi mi
voltai e lei era lì. Era lì che mi sorrideva
debolmente.
Con
un sorriso la raggiunsi, mi sedetti sul bordo del letto e le presi
con delicatezza la mano, intrecciando le dita con le sue.
“Come
stai?” mormorai.
“Sono
stata meglio” mi rispose fissandomi negli occhi.
“Questa
è stata la notte più brutta della mia vita”
proruppi. “Per la prima volta ho avuto paura di perderti...”
Lei
mi guardò e mi strinse più forte la mano. “Questo
non era possibile, perchè io avevo un buon motivo per non
andarmene”.
La
guardai negli occhi. Per un momento restammo così, a fissarci.
“Tu
hai pianto” disse lei all'improvviso.
Abbozzai
un sorriso. “Mi hai spaventato a morte...almeno adesso siamo
pari, con tutte le volte che ti ho fatto piangere io...scusami se non
sono sempre stato carino con te”.
“È
acqua passata, sei cambiato, sei cresciuto Ron” mi rispose
Hermione con dolcezza nello sguardo.
'E
tu sei diventata sempre più bella...'
“Il
fatto che ero un idiota non mi giustificava dal trattarti male...”
“Io
so più di quel che credi...lo so che anche tu ci stavi male
dopo” disse lei abbassando lo sguardo.
La
guardai con sorpresa, come poteva saperlo? Ero sempre stato
abbastanza bravo a nasconderlo...
“Hermione...la
prossima volta che ti faccio del male ti autorizzo a darmi un pugno”
le presi entrambe le mani.
La
vidi arrossire leggermente.
“Non
so se ne sarò capace”.
“Stai
scherzando? Hai picchiato anche Malfoy...” dissi con un
sorriso.
Quel
ricordo mi dava ancora oggi una sorta di godimento.
“Ma
Malfoy è Malfoy, tu sei tu, è una cosa diversa...”
mi spiegò.
“Perchè?”
chiesi con un sussurro.
Lei
alzò lo sguardo e io affondai nei suoi occhi marroni.
“Perchè
io...ti voglio bene”.
Rimasi
stupito dalle sue parole. In sette anni non ce lo eravamo mai detto,
ritenendola una cosa superflua...ma invece sentire quelle parole
dalle sue labbra...per me aveva un significato unico.
Con
una mano le accarezzai una guancia.
“Anch'io
ti voglio bene Mione”.
Mi
sembrò quasi di sentirla tremare sotto il mio tocco.
L'abbracciai
inspirando il suo profumo di vaniglia, il suo profumo unico che mi
faceva stare bene.
Lei
era la mia ancora di salvezza, esattamente come io sapevo di esserlo
per lei.
Mi
staccai da lei con un sorriso.
Le
presi il viso con entrambe le mani e la guardai serio.
“Se
tu muori io muoio...”
La
vidi sgranare gli occhi.
Non
mi ero mai esposto così tanto con lei. Era quasi una
dichiarazione d'amore, ma sapevo che lei aveva capito il significato
completo delle mie parole.
Con
il pollice le asciugai una lacrima.
“Perchè
piangi?”
Lei
mi sorrise. “Sono felice di essere qui con te, riesci sempre a
infondermi tanta forza”.
Con
una mano le portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio. “Adesso
devi dormire un po'...domani è un nuovo giorno”.
“Tu
resti qui vero?” mi chiese coricandosi.
Annuii.
“Fino a quando non ti addormenti”.
Lei
mi sorrise e mi strinse la mano. “Harry sta bene, vero?”
Annuii.
“Ora dormi”.
“Okay”
Hermione chiuse gli occhi senza lasciare la presa della mia mano.
Dopo
un paio di minuti era addormentata. Lentamente mi alzai, le rimboccai
le coperte e le accarezzai i capelli.
La
fissai per un po', sembrava un angelo, il mio angelo...
Mi
chinai e le baciai la fronte.
“Buonanotte
Mione” le sussurrai all'orecchio.
Mugugnò
qualcosa che somigliava a 'Ron'.
Sorrisi.
In punta di piedi raggiunsi la porta, l'aprii e mi voltai di nuovo a
guardarla. Poi spensi la luce e chiusi piano la porta.
“Allora?”
mi chiese Bill con un sorriso.
“Ora
è tornato tutto a posto” gli risposi sorridendo.
Lui
ricambiò il mio sorriso e mi diede una pacca sulla spalla.
“Andiamo
in cucina, Fleur ha preparato qualcosa da mangiare...dopo potrai
portare un vassoio a Hermione” Bill scese le scale e io lo
imitai.
Il
mio sguardo cadde sulla finestra, stava arrivando l'alba.
Un
nuovo giorno, un nuovo giorno con Hermione al mio fianco.
The
End
Fatemi
sapere se vi è piaciuta!
Ciao
a tutti!!
Nikki
Potter
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