Diana si appoggiò alla porta, ancora stordita dall’incontro
appena avuto con Janet.
Non pensava di ricevere una sua visita, ne tantomeno a casa
sua.
Si appoggiò stancamente alla porta chiudendo gli occhi,
quasi a voler scacciare i ricordi di quell’ultima ora.
Si era appena ripresa quando, un leggero bussare alla
porta, la fece sobbalzare: che fosse tornata Janet? pensò Diana sorpresa.
Aprì la porta decisa e… “Anna! Sei tornata! Come sono
felice di rivederti” disse abbracciando la sua amica del cuore.
“Ti ho voluto fare una sorpresa. Vedo che ci sono riuscita”
disse sorridendo la rossa.
“Accomodati, non stare sulla porta” disse facendola
accomodare.
“Quanto mi sei mancata! Sapessi quante cose sono successe!”
disse Diana all’amica.
Si accomodarono in salotto e, davanti ad una tazzina di the
e con una fetta di torta di mele, parlarono di tutte le cose accadute
all’altra.
Diana raccontò ad Anna di Fred: sapeva che se non l’avesse
fatto lei ci avrebbe pensato la signora Lynde, magari aggiungendo fatti non
veri.
Anna fu sorpresa, ma non molto: era questione di tempo, ma
presto o tardi Diana avrebbe conosciuto qualcuno e si sarebbe innamorata.
La consolava il fatto che almeno questo Fred era di
Avonlea, quindi se Diana l’avesse sposato non l’avrebbe lasciata sola.
“Cosa ne diresti domani di venire con me all’asilo?”
propose Diana inaspettatamente.
“Mi farebbe piacere!” disse Anna sinceramente felice per la
proposta.
Decisero d’incontrasi direttamente in chiesa, parlarono
qualche altro minuto, poi si salutarono.
Janet era furibonda: era rientrata a casa Wright due ore
prima, salendo subito in camera.
Come aveva osato quella campagnola trattarla in quel modo…
pensava furibonda la ragazza.
I Wright dal canto loro erano rimasti stupiti vedendo Janet
rientrare: anche ad un osservatore inesperto non poteva sfuggire la rabbia
della ragazza.
Fred rimase stupito: chissà cos’era capitato a Janet per
farla rincasare così furibonda. Questo pensiero fu subito sostituito da un
altro più piacevole: domani avrebbe visto Diana.
Questo dolce pensiero accompagnò Fred fino al momento di
andare a dormire.
Un violento acquazzone accompagnato da forti raffiche di
vento svegliò gli abitanti di Avonlea.
Diana, alquanto triste, osservò il cielo plumbeo, che
sembrava non voler smettere di piovere.
Quel giorno aveva indossato un delizioso vestito verde
muschio, stretto in vita da un fiocco della stessa tonalità del collo e dei
polsini. Indossò i guanti ed il cappotto, prese l’ombrello ed uscì di casa
diretta all’asilo.
Magari oggi non verrà nessuno, così potrò parlare con Anna
e Julia… pensava la ragazza sorridendo.
Arrivò puntuale ed accese la stufa: l’ombrello era servito
a ben poco perchè, a metà del tragitto, la pioggia era aumentata.
Dopo qualche minuto dei passi annunciarono l’arrivo di qualcuno.
Anna comparve sulla porta bagnata come un pulcino.
“Vieni a scaldarti, Anna…” disse Diana vedendo l’amica
intirizzita dal freddo.
“L’ombrello mi si è rotto a metà strada, colpa del vento”
disse cercando di asciugarsi un po’.
Altri passi annunciarono l’arrivo di una terza persona:
Julia entrò nella sala spalancando la porta.
Dopo essersi guardata attorno vide Diana ed un’altra
ragazza accanto alla stufa.
“Scusami per il ritardo Diana…” disse Julia.
“Non sei affatto in ritardo, siamo noi ad essere troppo in
anticipo, non ti preoccupare. Lei è Anna Shirley, una mia carissima amica.
Studia all’accademia ed è tornata ad Avonlea” iniziò Diana “Mentre lei, Anna”
continuò indicando Julia “è Julia Wright. Lei e la sua famiglia si sono
trasferiti da poco ad Avonlea, abitavano a Charlottetown” concluse Diana.
Anna e Julia si sorrisero e si strinsero la mano
scambiandosi un reciproco “Piacere di conoscerti”.
Wright… questo cognome mi è familiare… l’ho già sentito… Un
momento… Fred… si chiama Wright… e Julia… si chiama Wright… sono fratelli!
pensò Anna.
Arrivarono i bambini e Diana presentò Julia come nuova
maestra mentre Anna avrebbe assistito a qualche lezione.
Tutti i piccoli allievi osservarono Julia, mentre lei
sorrideva loro e, con voce dolce propose “Cosa ne dite di fare un bel disegno
per rallegrare questa giornata grigia?”
Diana ed Anna si osservarono: entrambe erano sicure che
Julia avrebbe avuto successo con i bambini.
Verso mezzogiorno finalmente la pioggia smise di cadere ed
un pallido sole fece capolino tra le nuvole.
Diana ebbe un idea e decise di parlarne con Julia ed Anna
“Cosa ne dite di far fare ai bambini una recita?” chiese alle sue ascoltatrici.
“Ottima idea! Potremo organizzare qualcosa che abbia come
tema il natale… Cosa ne pensate?” propose Julia.
“Con qualche canto?” suggerì Anna.
“Magnifico! Dopo proporremo la cosa ai bambini e sentiremo
al loro opinione” disse Diana.
I bambini furono entusiasti della proposta delle due
insegnanti e si misero subito all’opera per decidere chi avrebbe fatto cosa e
la tempistica della recita.
Il tempo era letteralmente volato. Rimasero tutte e tre
molto sorprese di sentire un rumore di cavalli provenire dall’esterno.
Diana si avvicinò alla finestra e vide Fred.
“Julia… Cosa ci fa tuo fratello qua fuori?” chiese Diana
dopo qualche minuto guardando la ragazza bionda che era impegnata in una
discussione con Anna.
“Mio fratello …? Ma che ore sono?” chiese Julia tornando
alla realtà.
“Sono quasi le sette…” disse Fred entrando.
“Oh mio Dio…” disse Diana.
“I preparativi per la recita ci hanno fatto perdere la
nozione del tempo” disse Anna.
“Fred, ti presento Anna Shirley…” disse Julia, vedendo il
fratello guardare la terza ragazza.
“Piacere, sono Fred Wright, fratello di Julia…” disse
rivolto alla ragazza che sorrise, presentandosi a sua volta “Io sono Anna
Shirley, vivo al Tetto Verde. Sono ad Avonlea per trascorrere le vacanze
natalizie. Durante l’anno studio all’accademia” specificò vedendo Fred
pensieroso.
“Infatti, non ti ho mai visto dacché ci siamo trasferiti”
disse il ragazzo “Se volete do un passaggio a tutti quanti, cosa ne dite?”
propose.
“D’accordo” dissero le tre ragazze.
Fecero salire i bambini sul carro e li accompagnarono a
casa.
Anna fu la prima delle tre ragazze ad essere riaccompagnata
a casa. Dopo aver preso accordi con Diana e Julia salutò tutti e ringraziò
Fred.
“Potrei chiedere oggi ai tuoi genitori se puoi venire al
matrimonio di Alice e Martin” propose Fred a Diana.
“Diana verrà al matrimonio di Alice e Martin? Ma è
meraviglioso!” disse Julia, felice della notizia appena ricevuta.
“Non vorrei darti troppo disturbo… E poi saranno le otto
passate… Non vorrei farvi arrivare tardi a cena…” disse rivolta ad entrambi i
Wright.
“Julia può precedermi a casa ed avvisare la mamma che entro
breve sarò lì… Vero Julia” disse rivolto alla sorella.
“Certo! Nessun problema. Lasciami qui” disse Julia appena
il carro arrivò al bivio.
Julia scese dal
carro e salutò Diana che ricambiò dandole appuntamento per l’indomani.
“Julia ha fatto un’ottima impressione ai bambini” disse
Diana rompendo il silenzio che si era creato dacché la sorella di Fred aveva
lasciato il carro.
“Sono felice di saperlo… Vedo con piacere che non ti faccio
più tanta paura…” disse Fred deciso a punzecchiarla un po’.
“Guarda che non mi hai mai fatto paura… Cosa te l’ha fatto
pensare?” chiese la ragazza guardandolo.
Benedetta oscurità! pensò Diana felice di poterlo guardare
senza essere vista.
“Non l’hai mai fatto… Eccoci arrivati” disse il giovane
“Aspetta… Ti aiuto…” scese dal carro ed aiutò Diana a fare altrettanto.
L’afferrò per la vita e, sollevandola un po’ la rimise a
terra, vicino a sé, senza allontanare le mani dalla ragazza.
“Grazie…” sussurrò Diana alzando il viso verso quello di
Fred.
Si guardarono negli occhi… Catene invisibili sembravano
averli uniti…
“Meglio andare a parlare con i tuoi genitori, altrimenti
temo che non ti faranno più venire al matrimonio… almeno non con me” disse
sorridendo Fred.
Diana arrossì vistosamente. Fred, a malincuore, si
allontanò da Diana.
Entrarono in casa.
“Diana! Finalmente sei rientrata! Iniziavamo a
preoccuparci! Oh, Fred!” disse la madre appena i due entrarono in casa.
“Hai ragione mamma. Mi dispiace. Io, Julia ed Anna ci siamo
attardate dietro ad un lavoro e se non fosse stato per Fred a quest’ora saremmo
ancora all’asilo…” disse Diana.
“Grazie Fred. Diana ha sedici anni, ma a volte si comporta
ancora come una bambina…” disse la madre rivolta al ragazzo
“Non la sgridi, ero di strada… comunque ero venuta per
chiedere a lei ed a suo marito se Diana poteva assistere al matrimonio di mio
fratello Martin ed Alice a Charlottetown domenica…” disse Fred.
Diana tratteneva il respiro… Accidenti! Proprio oggi dovevo
fare tardi! pensò avvilita.
“Non vorrei che Diana disturbasse…” iniziò sua madre.
E’ no… pensò Diana.
“Nessun disturbo, e poi mia sorella Julia ne sarebbe tanto
felice. Sa, mia sorella è molto timida e non lega mai con nessuno. Solo con sua
figlia sembra aver instaurato un rapporto d’amicizia… La prego…” disse il
ragazzo con aria convincente.
“Ne discuterò con mio marito. Non posso prendere decisioni
da sola…” disse la donna.
“E’ giusto. Grazie fin da adesso signora Barry…” disse
Fred.
“Figurati Fred… per così poco…” disse la signora Barry,
colpita da tanta gentilezza.
“Ora è meglio che vada… Buonasera signora Barry… Diana…”
disse rivolto alle due donne.
“Accompagnalo Diana… Io vado a parlare con tuo padre Diana”
disse la signora Barry.
Diana accompagnò Fred al carro “Grazie… di tutto…” disse
arrossendo.
Era spuntata la luna ed il cielo era punteggiato da una
miriade di stelle, il vento aveva spazzato via le nubi che avevano affollato il
cielo quel pomeriggio.
“Non ringraziarmi… Per te questo ed altro… Buonanotte
Diana…” disse salendo sul calesse.
“Buonanotte Fred…” disse Diana salutandolo “Buonanotte
amore mio…” sussurrò.
Ciao
a tutti!! Allora cosa ve ne pare di questo capitolo?? Fatemelo sapere con una
bella recensione, mi raccomando.
Ringraziamenti
speciali:
Daphne: ciao stellina, una janet appena
accennata, ti anticipo che nel prossimo capitolo, sarà più presente e più
rompiscatole che mai: ma sappi che ne varrà la pena. Fammi sapere cosa ne
pensi.
Nisi corvonero: ciao tesorino,
addirittura tre recensioni in un colpo solo, wow! Mi gaso proprio. Mi
raccomando fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo. Diciamo che per fred
mi sono ispirata al gilbert tuo e di emmy… ma solo un po’… quando aggiorni le
tue fanfiction?? Un bacio e grazie per le costanti recensioni.
simple
plan's fan: ciao
anche a te, sono felice che la storia continui a piacerti. Mi raccomando fammi
sapere cosa ne pensi di questo nuovo capitolo.
Grazie
anche a chi legge ma non lascia recensioni…
Baci!!