casualità
…
No, non sono impazzita. Sono meg89 e sto facendo una SasuNaru. GIURO
non sono sotto tortura né nessuno mi ha costretto con la
forza.
Questa piccina è per una persona che ora ha tanto bisogno
del mio affetto, e per la quale posso ANCHE pensare di fare una
SasuNaru. Anche se non è minimamente il mio pair, anche se
arrivo certe volte a detestarlo.
Comunque, Bella, spero che questo ti regali almeno due minuti di
serenità <3
A te, mio adoratissimo Simon <3<3<3
Casualità
Ci sarebbero stati diversi modi, in effetti, per spiegare tutta quanta
la faccenda a livello logico e razionale.
Era inverno – nel pieno centro di un gelido Gennaio
– per cui l’istinto umano spingeva ogni persona a
cercare fonti di calore attendibili e, se possibile, durature. Non
c’era niente da stupirsi in questo, se non nel fatto
piuttosto rilevante che, casualmente, non avevano
trovato un altro patner adatto al compito ingrato. E la cosa poteva
dirsi piuttosto ironica o quantomeno sospetta.
Erano giovani – scombussolati da mille e più
ormoni – il loro carattere poteva benissimo definirsi
lunatico e volubile, pronto a scatti di estremo amore un secondo e
depressioni fuorvianti l’attimo dopo. Era assolutamente
normale, senonché l’orgoglio che sempre li avrebbe
accompagnati, sia l’uno che l’altro, dai due anni
fino alla tomba, pareva proprio una di quelle tante scuse atte a
mascherare uno scopo torbido e ben preciso. Casualmente,
indi, erano portati sempre – sempre – ad uno
scontro di corpi.
Erano rivali – appartenenti allo stesso Team – la
fiera inclinazione li portava in ogni momento ad un purissimo agonismo
per la supremazia assoluta. Che poi, casualmente,
si ritrovavano sempre e comunque a rotolarsi a terra, cercando di
prendersi anche a pugni, era un altro discorso.
Erano ninja – delle piccole macchine assassine ambulanti
– le collisioni violente erano pane per i loro denti,
sarebbero diventate la loro professione ultima. Casualmente,
si ritrovavano a ribadirlo ogni volta che si trovavano l’uno
di fronte all’altro.
Tutto questo era solamente un caso, in effetti. Un grandissimo scherzo
del destino che si divertiva a farsi beffe di quei due poveri
disgraziati.
Eppure quando, per un motivo o per l’altro, le loro bocche
erano venute nuovamente a combaciare, le loro mani a scorrere sui loro
corpi, gli insulti si erano spenti in gemiti via via sempre
più pronunciati e i loro corpi avevano cominciato quasi a
fondersi talmente erano vicini… ecco, in quel momento il
concetto stesso di “caso” aveva
perso completamente di significato.
Non era un Volere Superiore quello che li rendeva partecipi di una
stessa emozione, non di sicuro il Destino o il Karma maledetto.
Erano le loro volontà, erano Sasuke
Uchiha e Naruto Uzumaki a volere quella precisa cosa, anche se non
l’avrebbero ammesso neppure sotto tortura, anche se
probabilmente avrebbero seppellito con i loro corpi i loro sporchi
– puri – segreti.
E solamente questo faceva davvero la differenza.
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