Lisert

di Rozalia
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1: Last time by Moonlight

Pioveva.
 La pioggia cadeva fitta e batteva prepotentemente sul terreno in quella notte di luna piena.
Una figura incappucciata cavalcava veloce verso il regno dei Pendragon, Camelot. Il diluvio non la seccava minimamente. Nella mano sinistra stringeva una preziosa lettera.
Arrivata a destinazione, venne bloccata da un gruppo di cavalieri.
-Ich sapreste munche unn- sussurrò l'uomo (o donna?). Gli occhi verdi diventarono color ambra e i cavalieri lo lasciarono passare.
Un ghigno gli solcò il viso. “Dovresti smetterla di usare la magia. Sai che qui i tuoi poteri sono banditi” pensò. Giunse alle stalle, fece riposare il suo cavallo e si sdraiò. Adorava dormire nelle stalle. Quel bel caldo...nella caverna a Eldor dove abitava con sua nonna, il solo calore era dato dalla sua giumenta, Cassandra. “Domani sarà una giornata lunga...”e si addormentò.
* * * * * * * * * *
All'alba, la figura incappucciata si svegliò. Facendo attenzione a non farsi vedere, attraversò i corridoi del castello.
Stava per arrivare alle stanze che cercava quando...un esile ragazzo la notò.
-Per tutti i diavoli!- bisbigliò a denti stretti. -Ehi, cosa fai qui? Chi sei? Non si può girare per il castello così conciati!!- esclamò il giovane. La persona lo scrutò attentamente. -Tu...tu...Emrys?- sussurrò. -Ma cosa...come...?- Ma la figuretta se n'era già andata.
-È permesso?- Avanti.- Gaius aprì la porta. - Voi dovete essere Messer Gaius, dico bene?- Sì, sono io, cosa c'è? Cosa volete da me?- Gaius era preoccupato.
 “Una persona coperta dalla testa ai piedi, di cui riesco a scorgere solo gli occhi...Occhi?QUEGLI occhi? Possibile...che fossero quelli di...no, non era possibile. Eppure...quegli occhi verdi...”-
Messer Gaius?Ho una lettera, è di mia nonna, per voi.-
Nonna...e va bene, datemi qua.- Gaius scrutò attentamente la missiva. La lesse, strabuzzò gli occhi e dovette leggerla un'altra volta per essere sicuro di ciò che era scritto. “Firmato:La strega di Eldor...allora, avevo ragione. Sono i suoi occhi e questa, questa è sua nipote? Ma come può essere? Nipote? Proprio lei? Ma che diavolo...”
Quello strano personaggio si tolse il mantello che lo copriva interamente. Apparve una ragazzina minuta, non più vecchia di Merlino, con lunghi capelli rosso fuoco e brillanti occhi verdi, vestita da uomo. Con sé portava una grande spada.
-Mi chiamo Scatàch. La nonna mi ha mandato da voi- Gaius svenne.
* * * * * * * * * *

Così, questo è il mio primo capitolo. Cappero, mentre lo scrivevo sembrava più lungo...uffa! Spero che vi piaccia, anche se so che è una cavolata. Grazie per essere arrivati fino al fondo!!!!!!!!!!!!





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