Sei malata e senti la
pioggia che prende possesso di quel corpo che non è
più tuo.
La pioggia scroscia sulle tapparelle di camera tua. Primavera? Manca
qualche giorno e tu ne senti già l'odore, anche dentro
quelle dense e rafficanti gocce.
Il sole lo senti di già sul corpo, flebile però
caldo, pieno di quell'essenza di fiori, serenità e affetto,
anche se sai esattamente che tu non potrai mai più vivere
quegli attimi così minimi eppure intensamente preziosi.
Hai sempre amato la pioggia, infondo. Sentirla sotto le coperte la
domenica pomeriggio, accompagnondati con un bel libro di poesie e
lasciando andare il tuo corpo a quella magia d'ottobre che ti ha sempre
incantata.
Ora però, Larie, sai perfettamente che è marzo e
che quella pioggia d'ottobre non svanirà mai dentro di te e
per tutta la tua flebile vita dovrai rimanere così,
rinchiusa in un letto a sentire la pioggia scrosciare dentro quel corpo
che ormai non
è più tuo.
Sei malata, Lara. Sei malata.
Una malattia invisibile agli estranei ma che -quasi-
t'immobilizza, prendendosi il possesso dei tuoi stessi muscoli. Una
malattia senza alcun rimedio. Una malattia che ti ha già
rubato due anni di vita e che ha intenzione di toglierti anche il
resto. Una malattia di cui sei stanca di ripetere il nome;
ormai conosci a memoria
tutto di lei.
Apri la bottiglia utilizzando tutta la forza che ancora possiedi ma
purtroppo sai che non sei più in grado neanche di girare un banalissimo tappo.
Non riesci ad alzarti e camminare, andare fino in cucina o uscire per
un pomeriggio tra amiche.
Non riesci a non gridare perchè infondo sai che non sei
ancora pronta a smettere di lottare. A volte, persino ti metti a
pregare, anche se infondo non ci credi più.
Tuo fratello il cancro a diciassette anni, a te questo. Come puoi
ancora credere che ci sia qualcosa lassù a proteggerti?
Così ti culli tra le braccia di tua madre, mentre persino
lei cerca di non piangere, perchè la sua bimba neanche
diciottenne cade, riesce a stento a camminare e non potrà
mai vivere una vita normale, perchè infondo anche lei sa che
tu te ne vuoi andare, finire questa vita che non è piu tale
da tanto tempo e spegnersi.
Spegnersi.
Sbriciolare persino ossa e scomparire.
Per sempre.
Non so se sarà l'ultima storia che scriverò in
questo account perchè ormai Yelena non c'è piu,
per ora perlomeno.
Ringrazio tutte le persone che anche in questo sito hanno raccolto un
pezzo di me e se ne sono presi cura. Davvero, Grazie.
Beh, credo di dovervi dire Addio.
Vostra Lara;
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