Mattone dopo Mattone
[Prompt: “Go, get your shovel / And we’ll dig a deep
hole / To burt the castle”; 1’056 parole]
Ci
sono circa sei miliardi di persone al mondo. Di questi, due sono persi
nell’illusione di vivere una vita felice, con qualche
sporadica crisi, un miliardo ricerca un motivo per credere in
quest’entità- e gli altri tre miliardi non hanno
alcun pensiero su felicità o infelicità,
perché si preoccupano di sopravvivere, piuttosto che di
perdere le proprie ore.
Arrivi
a ventidue anni e ti alzi a sedere sul letto come se il corpo non fosse
il tuo. I collegamenti dal cervello agli arti, allo stomaco, agli
organi… li perdi sulla strada, e non
c’è tempo per raccoglierli e sistemarli
dov’erano. Apri gli occhi e ti guardi intorno e non
c’è nulla che ti appartenga. All’anta
dell’armadio è appeso un vestito elegante a cui,
fino ad allora, per quei due minuti in cui sei stata a massaggiarti le
tempie e domandarti quale sia il tuo nome, dove tu sia e cosa tu abbia
fatto della vita che avevi, non avevi pensato. E poi, quando ti ricordi
a cosa serve, perché lo
indosserai, ti viene voglia di lasciarti andare sotto le coperte, di
nuovo, e dormire fino a consumare qualsiasi giorno e le palpebre.
«
Diamine, Hayley! Lo sapevo che sarebbe stato necessario venire a casa
tua-» C’era una sorella bionda che parlottava ad
alta voce, con una tonalità talmente
stridula, un caffè tra le mani e le idee completamente
confuse. « Possibile che non potessi fare a meno di darti
alla vodka il giorno prima del matrimonio di mio fratello? » Crush. C’è la
porcellana sul pavimento e la mano fredda appoggiata al lavandino,
l’altra che si porta i capelli all’indietro.
« Allora… non era un sogno »
«
NO! Hayley, sei sicura di star bene? »
«
Sì, sì, è tutto a posto, sul serio
» Si affanna a raccogliere i cocci della sua tazza preferita,
quella con il musetto di una ranocchia dipinta sul davanti e li getta
nella spazzatura, domandandosi cosa ci sia da preparare per un
matrimonio e giustificando i toni bruschi della sua migliore amica.
« Adesso va’, non ti preoccupare, non
tarderò »
Nel
suo sogno c’era Josh all’altare. Lei stessa stava
avanzando attraverso la navata. Sulle panche del lato sinistro
c’era Jordan, le sorrideva – aveva addirittura
mimato un “sei bellissima” sorridendo. Anche Josh
era felice. Lei iniziava a porgergli il braccio mentre gli si
avvicinava. Quello era il suo
sogno, si ripeteva che sarebbe arrivata all’altare, sarebbe
stata lei a sposare Josh. Ma quando finalmente era stata abbastanza
vicina da stringere la mano di Josh, quella si era trasformata in
tenebre.
Era
seduta. Su qualcosa che non poteva toccare né vedere, gli
abiti si erano trasformati in una t-shirt bianca e un paio di jeans.
Non c’era alcun rumore, né luce. Come se ogni
elemento fosse stato eliminato dal mondo per lei, e quello fosse il
luogo dove sarebbe cresciuta. Poi era comparsa una risata femminile,
che lei aveva attribuito alla donna che-
E
poi era di nuovo giorno. Lei guardava la buca finta che era stata usata
per il video di “Brick by boring brick”. Ma
all’improvviso stava correndo nel bosco in cui era stata
filmata la bambina, si districava dai rami e dalle foglie e quando
arrivava dove sentiva di dover andare, c’era qualcun altro al
suo posto, sempre quella ragazza, con la sua stessa pettinatura e il
suo stesso vestito, sorrideva a Josh che con un cenno la spinse nella
fossa, e lei le gettò sulla pancia la bambola, seguita da
cumuli e cumuli di terra.
«
PREPARATI! » Christine doveva essere al limite della sua
pazienza.
Hayley
non poté far altro che ignorare il ricordo dettagliato e
completo di ciò che aveva immaginato durante la notte,
promettendosi che avrebbe evitato gli alcolici per un po’ di
tempo, e sommergendo il volto nel lavandino nel bagno, in acqua gelata.
Josh.
Quello era il giorno del suo matrimonio. E la sposa non era Hayley
Williams, come invece aveva sempre immaginato, raccontato a chiunque,
perfino a lui. Forse sin da quando l’aveva incontrato e
scoperto pian piano, come ci si accorge di amare il gelato. O qualsiasi
cibo. Lo si mangia più volte e con il tempo
s’impara a non volerne fare a meno.
Il
cellulare squillò ancora. Era di nuovo Christine.
« E fa’ in fretta »
D’un
tratto non c’era più tempo. Importava sbrigarsi,
non perder tempo. Non poteva perdersi il giorno più
importante della vita del suo migliore amico, che fosse qualcosa in
più non contava.
Sorridere,
sorridere, sorridere, una spennellata di fondotinta, mascara,
lucidalabbra del suo colorito ed era pronta. E poi fu la volta
dell’abito. Panna, bretelline sottili e stretto fin sotto il
seno, dove si allargava seguendo le linee del corpo di Hayley. Le dava
l’impressione di essere leggero, fresco- proprio come avrebbe
dovuto essere anche lei.
L’attimo
dopo è alle porte della chiesa. Josh è proprio
lì, con lo smoking e l’emozione sul viso.
Augurargli in bocca al lupo, una felice vita coniugale e lasciargli il
proprio segno sulla guancia; No, non
è visibile, sta’ tranquillo Josh. Deve
essere al meglio per lei. Per un
attimo Hayley pensa che abbia indossato l’abito del video,
quello che l’ha terrorizzata la notte prima. Ma scuote la
testa e si va ad accomodare al lato destro, come la tradizione
richiede. Lei è lì per attendere il
“sì” di non ritorno. Ci sono le sue
occhiaie, lisciarsi la stoffa, sistemarsi qualche capello fuori posto e
ridacchiare delle battute di Jeremy. Attendere l’arrivo di
Jordan fingendo che le importi qualcosa mentre Josh, dalla sua
postazione, la scruta e forse si domanda se sia vera
quell’espressione.
Ma
no, Josh, il tempo di carpire i miei sentimenti non è
terminato.
Quello
no. Ma per loro due sì.
«
Sei bellissima, Hayley » Jordan le bacia la guancia
docilmente e lui gli si stringe contro, come se fosse qualcun altro.
Hayley
corre contro i secondi e i minuti e le ore. Ha perso e fugge dalla
realtà, di nuovo. Tiene stretta al petto una bambola, ha il
suo volto e le sue movenze, ma rappresentano una lei di cui non vuol
sapere nulla, troppo lontana, troppo proiettata in avanti. Lei corre
nel castello, banchetterà e riderà fino al mal di
pancia. E vi rimarrà, almeno fin quando non
arriverà di nuovo il principe a prometterle concerti
eterni e assoli infuocati…
Angolo dell’autrice: Storia deprimente
al massimo, perché sto odiando alla follia questi due. Li vorrei assieme, non
posso farci nulla. Spero tanto che l’abbia letta qualcuno. Chi lo sa?
Ispirata liberamente a “Brick
By Boring Brick” e “The Only
Exception”. I personaggi non mi appartengono – figuriamoci le due canzoni –
le situazioni narrate non credo siano vere, e comunque se le ho scritte non è
che l’ho fatto pensando che lo fossero perché non conosco i protagonisti. Il
Jordan citato è il cantante dei New Found Glory, fidanzato reale di Hayley
Williams. La fidanzata che sposerà Josh non è assolutamente cattiva – almeno,
così dovrebbe essere – e lui si ritiene molto fortunato e felice di averla
incontrato. QUINDI NON PUO’ ESSERE CHE
AMI ANCORA HAYLEY, D’ACCORDO? (Prima ci leviamo il pelo, prima smettiamo di
soffrire)
Angolo dell’autrice – parte seconda [09/12/2011]: sì, so che è uno scandalo aggiungere questo spazio alla storia dopo tanto tempo – ventuno mesi, quasi due anni –, ci penso da molto, soltanto ora mi sono decisa. Finalmente.
Ne approfitto per ringraziare gli utenti che hanno commentato (Lizzie_Siddal, Parawhore, lar185, Keiko), quelli che hanno inserito tra le preferite la storia (Nanaonthemoon, TwIlIgHt AnD pArAmOrE ObSeSsEd) e miss_cullen90 che l’ha inserita tra le storie seguite.
Scrivo qui per precisare alcuni dettagli della storia – errori, che Lizzie_Siddal, Parawhore e Keiko mi hanno gentilmente corretto –: il fidanzato di Hayley Williams non è Jordan, ma Chad Gilbert, chitarrista dei New Found Glory (almeno all’epoca, ora non saprei dire se stiano ancora assieme, onestamente XD). Se c’è stata questa imprecisione, è completamente colpa mia ché non mi sono informata a sufficienza. La sorella Farro qui citata era un’invenzione, non ero sicura esistesse una Farro donna, avevo la necessità esistesse per scrivere la storia (credo volessi a tutti i costi sorella Farro = migliore amica di Hayley), niente di più; una sorella Farro esiste e si chiama Isabelle, attualmente dovrebbe avere circa quattordici anni.
Per il resto, la bambina di “Brick By Boring Brick” che compare in questa storia non è la vera bambina: è un sogno, è Hayley. La stessa cosa vale per il ’primo’ matrimonio: è sempre parte del sogno.
Tutto qui, volevo chiarificare questi punti. Alla prossima.