43 Il nuovo Patto
Buongiorno (pomeriggio,sera,notte vedete voi quando leggete^^)
Sono tornata ci credete???
Ragazze/i scusate, scusate per la lunga attesa, ma questo capitolo mi
ha mandato completamente in crisi. Non sapevo come e cosa scrivere,
effettivamente ci ho messo (mi vergogno a dirlo) 3 mesi.
Dai non pensiamo al passato ^^
Eccovi il capitolo. Spero di non deludervi e che susciti ancora il
vostro interesse. Mi hanno scritto in questi mesi chiedendomi le mie
intenzioni.
Ripeto non ho intenzione di abbandonare nessuna storia. Le voglio
finire. Ho già nuove idee per altre. L'unica cosa che mi manca
è il tempo materiale e delle volte l'ispirazione.
Questa storia è complessa, ma ho già la trama tutta in
testa. Spero vivamente che superato questo scoglio ( ed è stata
dura giuro!) le cose riprendano con un ritmo migliore. Non vi do giorni
di aggiornamento perché non ne ho idea, non riesco a
programmarmi, almeno per ora.
Vi do invece un consiglio. Controllate il blog. Lì c'è tutto.
QUESTO è IL LINK A CASA DI LISA
Bacioni Lisa
UN GRAZIE SPECIALE VA A SILVIA, UNO DEI MIEI ANGELI, CHE MI SOPPORTA E HA CORRETTO QUESTO CAPITOLO. TI ADORO E LO SAI. BACIO
Cap. 43 Il nuovo patto.
Il consiglio mi aveva accordato l’udienza. Nessuno volle
dirmi come si era svolta la riunione, ne a che conclusioni erano arrivati o in
cosa consistesse il patto.
Jacob mi disse di andare a dormire e che il giorno dopo mi
avrebbero condotta da Ateara.
Leah non era tornata, lo fece probabilmente quando io ero
già addormenta visto che la mattina dopo era nel suo letto.
Mi preparai e scesi per preparare la colazione, Jacob era
già ai fornelli e mi rivolse un sorriso dolce. << Appena finiamo di fare
colazione ti porto da Ateara >> disse senza guardarmi. Io annuii e
apparecchiai la tavola. La colazione si svolse nel più assoluto silenzio. Avevo
capito che Jake non mi avrebbe detto nulla di ciò che mi attendeva, ma prima di
uscire mi disse qualcosa che mi fece tremare.
<< Bella so che tu vuoi rivedere Edward, ma da
quello che Seth ha visto credo che sia oltremodo pericoloso per te. Ha perso il
controllo e questo non puoi negarlo. Non posso permettere che succeda
nuovamente >> disse serio.
<< Non mi farebbe mai del male >> mormorai
convinta.
<< Non puoi saperlo Bella. Rimane un vampiro e tu
non lo sei più. >> disse serafico.
<< Io devo vederlo Jake >> mormorai affranta,
ricevendo solo una scrollata di spalle.
Non era concepibile per me. Non potevo stare un mese
intero senza vederlo.
Finii di prepararmi
e mandai un messaggio ad Edward informandolo dell'imminente incontro, ma
sorvolai sulla discussione con Jacob.
Quando lo raggiunsi, non disse nulla, aprì la porta e mi
fece segno di seguirlo, cosa che prontamente feci. Ora dovevo pensare solo al
mio bambino; alla situazione che si era venuta a creare ed alla diffidenza di
Jacob avrei pensato in seguito.
Il salotto di casa Ateara era piccolo, le pareti coperta
di librerie contenenti libri dall’aspetto antico. Il vecchio Quileute era
seduto sul divano. Non accennò a muoversi al mio ingresso, congedò Jacob prima
di indicarmi una poltrona poco lontana da lui. Silenziosamente presi posto e
attesi che parlasse.
<< Il consiglio ha stabilito che sarò io a
rispondere alle tue domande ed a formulare con te un nuovo patto. Questo patto
sarà vincolante per tutta la tua famiglia e se riterremo che non viene
rispettato alla lettera sarà la guerra. Sono stato chiaro? >> chiese
guardandomi duramente.
Io non riuscii a fare altro che annuire.
<< Se non ti dispiace partirei dal patto. >>
aggiunse visto che io non mi decidevo a parlare.
<< Ho la possibilità di esporlo alla mia famiglia
prima di darle una risposta? >> chiesi ritrovando un minimo di coraggio.
Non potevo scegliere per tutti, anche se non sapevo cosa
avrebbe comportato questo nuovo patto, non mi sembrava giusto.
<< No >> rispose semplicemente e io mi trovai
nuovamente ad annuire.
Non avevo scelta in pratica. Loro dettavano le regole del
gioco e io dovevo giocare.
Deglutii a vuoto conscia della mia totale impotenza, ero
io quella che aveva bisogno e loro magnanimamente
mi stavano dando il loro aiuto. Alle loro condizioni, ovviamente.
Che altro potevo fare?
Mi ero messa io in quella condizione, io avevo chiesto il
loro aiuto. Io volevo il loro aiuto. Mi serviva, era indispensabile, per mio
figlio. Quell’unica considerazione mi diede tutta la forza necessaria. Avrei
lottato per lui, mi sarei piegata per lui. Tutto purché lui stesse bene, perché
avesse un futuro.
Annuii impercettibilmente.
<< In cosa consiste il nuovo patto ? >> chiesi
con una tranquillità che non mi apparteneva.
<< Nulla di nuovo. Il patto di base rimane lo
stesso. Non potete mordere gli umani, né per trasformare né per nutrirvi. Siete
banditi dalle nostre terre e tenuti a rispettarne i confini. Ogni infrazione a
queste regole porterà alla guerra contro i Quileute. >>
A quel punto fece una pausa, consentendomi di annuire e
confermare che quello era il patto tutt’ora in vigore.
<< Per quanto riguarda ciò che porti nel tuo ventre
– Lo guardai truce a quell’affermazione, certo non l’aveva chiamato
abominio, quindi mi dovevo accontentare.
– Non solo dovrà rispettare lo stesso patto fin da subito, ma si impegnerà
formalmente così come tutta la tua famiglia, a rispettare la razza umana. A
fare di essa tesoro e a proteggerla da qualsiasi creatura possa minacciarla, ma
soprattutto da se stesso. Se lui per primo dovesse infrangere tale patto sarete
voi stessi ad eliminarlo, dopo di che vi consegnerete a noi che provvederemo
alla vostra condanna. La morte. >> concluse la sua arringa fissandomi
duramente.
Un solo errore e della famiglia Cullen non sarebbe rimasto
nulla, nemmeno il ricordo.
Un solo errore e loro pretendevano che io uccidessi il mio
stesso figlio.
Potevo prendermi una responsabilità tale? Per tutti? Senza
consultarli?
Mi stava chiedendo di sancire il volontario sterminio
nella mia famiglia al primo errore commesso da un bambino che ancora doveva
nascere.
<< E’ negoziabile? >> chiesi pur sapendo che
la risposta non sarebbe stata positiva.
<< No >> mi rispose come previsto.
<< Mi consegnerò io stessa in caso di errore da
parte di mio figlio, ma non potete pretendere che tutta la famiglia … >>
cercai ugualmente di negoziare, di salvare almeno una parte della mia famiglia.
<< Possiamo e lo facciamo >> mi rispose lui
duro. << Tu non hai idea di cosa hai scatenato! Pensi che sarai in grado
di fermarlo? Di controllarlo? Guardati sei solo una ragazzina spaventata. Tu
non sai cosa hai messo in moto, tu non sai nulla! >> il tono si alzava
man mano, finché il vecchio Ateara si alzò incombendo su di me con tutta la sua
mole.
Per un attimo tremai, ma si sbagliava, io non ero affatto
una ragazzina spaventata.
Alzandomi a mia volta fu il mio momento di urlare.
<< E allora spiegatemelo! Non è a caso se ho chiesto
il vostro aiuto! Io sono pronta ad ascoltare e seguire ogni vostro consiglio,
ma come potete pretendere che sacrifichi la mia stessa famiglia. Come potete
accusarmi di non sapere a cosa vado incontro se voi stessi vi rifiutate di
aiutarmi a capire? Non sono una ragazzina. So che sarà difficile. So che ho
bisogno di informazioni per poter provvedere alle esigenze di mio figlio. Per
farlo crescere, per farlo diventare consapevole. Ho bisogno di voi, non delle
vostre accuse. >> Urlai a mia volta.
Restammo un attimo fermi in quella empasse.
Ognuno fermo sulle proprie parole, sulla propria
convinzioni.
Ma ero io che avevo bisogno di loro e questa consapevolezza
schiacciò il mio orgoglio.
<< Signor Ateara, la prego, io le prometto che farò
ogni cosa in mio potere per controllare mio figlio e così anche il mio compagno
e la mia famiglia. Ma non può chiedermi di sacrificarli tutti al primo errore
>> mormorai chinando il capo << Non senza darmi almeno qualche
informazione su come sarà mio figlio, sulle sue esigenze. Su ciò che voi sapete
e noi ignoriamo… >> ormai la mia voce era un flebile sussurro, gli occhi
pieni di lacrime.
Tenevo la testa bassa incapace di incontrare quegli occhi
così carichi d’odio.
Odio contro chi doveva ancora nascere, contro chi non
aveva colpe se non quella di essere il frutto dell’amore dei propri genitori e
di una insulsa leggenda.
La rassegnazione si fece largo in me.
Non mi avrebbero
aiutato. Cercavano solo un pretesto per eliminarci.
<< Noi non siamo mostri – pigolai – non lo siamo e
non vogliamo diventarlo. Voglio solo il mio bambino, voglio una vita tranquilla
con lui e con la mia famiglia. Non voglio altro solo un esistenza pacifica.
>> continuavo la mia arringa inutile e senza sbocchi.
Che sciocca ero stata, mi ero fidata di loro, della loro
saggezza e mi ero infilata a testa bassa in una trappola. A nulla erano valsi
gli avvertimenti di Edward e la sua istintiva sfiducia verso i nemici di
sempre.
Non mi avrebbero
aiutato. Cercavano solo un pretesto per eliminarci.
Avevo voluto credere che si potessero superare i
pregiudizi, che andando da loro a chiedere consiglio avrei dimostrato che noi
eravamo diversi dai freddi delle loro leggende. Avevo veramente sperato che mi
aiutassero, che mettessero da parte l’odio e vedessero me. Isabella.
Semplicemente. Una madre bisognosa di aiuto per il proprio figlio.
Non mi avrebbero
aiutato. Cercavano solo un pretesto per eliminarci.
Ormai il mio viso era coperto di lacrime, singhiozzavo
senza ritegno. Era stato tutto inutile, ogni speranza infranta, saremmo
sopravvissuti ai Volturi forse, ma non ai Quileute.
Lui restava fermo, mi fissava e non parlava.
In quel momento lo odiai come non avevo mai fatto con
nessuno in tutta la mia esistenza. Mi aveva solo illuso. Senza sapere cosa
stavo facendo mi scagliai contro di lui. Riversando su quel vecchio tutta la
mia frustrazione, battendo i pugni sul suo petto, come se fosse lui la causa di
ogni mio male. Piangevo e lo aggredivo, completamente fuori controllo.
Non so per quanto si lasciò colpire, non so se gli feci
realmente male o se semplicemente anche le mie forze erano stato annientate
dalla disperazione.
Ad un certo punto però lo sentii stringermi a se. Mi
immobilizzai non aspettandomi quella reazione da qualcuno che a rigor di logica
doveva odiarmi, che mi stava mentendo, che mi aveva attirato in una trappola.
<< Calma ragazza, non risolverai i tuoi problemi
piangendoti addosso. >> disse il vecchio allontanandomi lievemente e
guardandomi negli occhi per poi farmi nuovamente sedere e prendere posto di
fronte a me.
Lo vidi farsi serio e non capii il perché di quei
repentini cambi di umore.
<< Devi essere forte hai capito? Quello che ti
aspetta è qualcosa di grosso, di più grande di te, di me e dell’intero popolo
dei Quileute. Non puoi arrenderti adesso. Hai dimostrato coraggio a venire qui
e devo ammettere che mi hai stupito. Il tuo attaccamento alla tua famiglia e al
… bambino … è notevole per la vostra razza almeno. Però non puoi arrenderti
adesso. Lo so che ti chiedo molto, ma non possiamo permettere che accada quello
che dicono le nostre leggende >> concluse in tono serio.
Feci per replicare, ma me lo impedì con un gesto. Poi mi
sorrise, un sorriso vero, quasi da nonno. Non potei che rispondere con un
sorriso tirato. Mi stava aiutando, voleva aiutarmi.
<< Le nostre leggende ammoniscono i Quileute contro
le creature nate dalla Leggenda dell'Antidoto, è un antica leggenda, nota solo
in parte al nostro popolo. Sappiamo che i bambini nati da due vampiri sono
vampiri puri, con poteri immensi e per questo destinati a stravolgere il mondo
come lo conosciamo. Sono mostri assetati di sangue e potere >> io tremai
a quell'affermazione, ma imperterrito il vecchio indiano continuò ad esporre la
sua leggenda.
<< Sono ingovernabili e invincibili, non per la loro
forza, ma per i loro poteri. Come ti ho detto il suo potere sarà la
combinazione dei vostri e, purtroppo per noi, la vostra è la peggiore
combinazione possibile. La sua mente sarà una fortezza inespugnabile per gli
altri, ma per lui non esisteranno barriere. Potrà proiettare i propri pensieri
e voleri nelle menti altrui oltre a sentire pensieri e voleri degli altri,
potrà condizionare e governare ogni creatura a suo piacimento. Potrà mettere in
comunicazione tra loro più menti. E volendo potrà soggiogare interi popoli al
suo volere. Capisci il potenziale distruttivo che avrà tuo figlio? Capisci
perché per i nostri canoni non dovrebbe sopravvivere? Non dovrebbe esistere?
>> io tremavo e piangevo. Il mio bambino, il mio piccolo amatissimo
bambino era una macchina per uccidere e soggiogare il mondo. Lui continuò
incurante del mio dolore.
<< Capisci che se Jacob non avesse imposto il suo
volere di Alfa e capo tribù tu non
saresti qui ora e lui non esisterebbe, non possiamo correre il rischio che il
mondo venga soggiogato al volere dei vampiri. Questo va oltre ogni nostra più
fosca previsione per il futuro. Noi siamo i difensori della razza umana.
Un'antica magia ci ha fatto trasformare in lupi per evitare che i vampiri
sterminassero gli umani. Questo bambino è una minaccia troppo grande. E tu …
>> alzai il viso sentendo la sua voce spegnersi.
<< Io cosa? >> chiesi tra le lacrime.
<< Tu non sopravviverai abbastanza per poter
impedire a tuo figlio di distruggere la razza umana >> disse contrito.
No! Io sarei sopravvissuta, io mi sarei presa cura di lui.
Io lo avrei educato.
Scossi la testa e mi armai di una nuova consapevolezza.
Avevo bisogno di loro e non avrei esitato a chiedere, nulla era troppo se in
palio c'era la vita di mio figlio.
<< Io capisco, capisco il vostro timore, ma proprio
dal gesto di Jacob si può partire per costruire un futuro diverso. Se mio
figlio finisse tra le mani dei Volturi le vostre previsioni sarebbero
confermate, di questo sono sicura. Ma se saremo noi a crescerlo. La famiglia
Cullen e i lupi di La Push,
allora c'è la possibilità che le cose non vadano come dicono le vostre
leggende. Se noi per primi gli insegneremo che non ci si può odiare solo perché
diversi, allora lui non avrà ragione di bramare potere. Perché tutto quello che
avrà dalla vita sarà amore e amicizia. Crescerà e vivrà tra gente che rispetta
la vita e imparerà a rispettarla e a preservarla. Io sono pronta a sancire il
vostro patto, ma in cambio vi chiedo aiuto. Vi chiedo amicizia e comprensione,
vi chiedo di aiutarci e guidarci nella crescita di questo bambino. Vi chiedo di
non essere gli spettatori, ma gli artefici insieme a noi di un futuro diverso.
Di un futuro di speranza per tutti. Di un futuro in cui la nostra stessa
condizione non sia meramente una condanna, ma un dono. Il dono di futuro
diverso. Da vivere all'insegna del rispetto e dell’amore reciproco, della
comprensione. Gli insegneremo che l'abnegazione a cui la mia famiglia si
sottopone da secoli non è una costrizione, ma una scelta giusta e corretta. Che
la condizione di vampiri sanguinari non è una cosa da accettare, ma la si può
combattere in nome del rispetto della vita stessa. >> conclusi accorata.
Se loro ci avessero difeso e protetti non era impossibile cambiare il futuro.
Quell'amicizia che era nata tra noi e alcuni di voi era una luce, una speranza,
che fulgida poteva illuminare il futuro di tutti noi. Mio figlio compreso.
Lo vidi riflettere, era molto quanto gli chiedevo e ne ero
consapevole, ma questa era l'unica speranza.
Le leggende forse erano vere, come lo era stata quella che
mi coinvolgeva, ma alcune erano viziate dall'odio e dalla mancanza di
conoscenza. Loro ci consideravano esseri senza coscienza né sentimenti, ma io
sapevo che non era così. Noi non eravamo così. Safrina aveva ragione a dire che
forse non esisteva posto più giusto per mio figlio che qui, con la mia famiglia
e con il branco dei lupi, forse era l'unica condizione che poteva smentire le
leggende indiane.
<< E' un impegno quello che mi chiedi ragazza?
>> chiese il vecchio Ateara fissandomi.
<< Si è un impegno, un impegno che voi vi siete
assunti da tempo, quello di preservare la vita >> dissi convinta.
<< Devo riflettere e parlare con il consiglio, non
posso impegnarmi senza aver ponderato la cosa >> aggiunse accendendosi la
pipa.
<< E sia, io riferirò alla mia famiglia. Quando
tutti avremo valutato le nostre posizioni sanciremo un nuovo patto alla
presenza di mio padre >> avevo bisogno di Carlisle, della sua saggezza e
del suo consiglio. Non potevo essere io a prendere decisioni così grandi per
tutti.
<< E sia. Ti comunicherò la nostra decisione il
prima possibile e fisseremo un incontro in territorio neutro. Ma questo non è
un si, sono stato chiaro? >> aggiunse appena vide un sorriso sul mio
volto.
<< Cristallino >> risposi. Non era un si, ma
almeno avrebbero riflettuto sulle mie parole, era già una vittoria per me.
Detto questo mi congedai, dovevo aggiornare la mia
famiglia.
My space:
ALLORA? PIACIUTO? Spero che non vi siate pentiti di aver aspettato 3 mesi per questo ^^.
Bacioni a tutti
!!!!
------ Rispostine ------- (SPERO DI NON AVER DIMENTICATO NESSUNO)
loulou72 [Contatta] |
Ciao grazie mille. L'aggiornamento è arrivato spero di essere un po' più costante in futuro. Bacioni Lisa
|
|
|
Elfa sognatrice [Contatta] |
Ciao, no problem se salti qualche capitolo, anche
perché come hai visto ti ho lasciato tutto il tempo ^^ Ok
scherzi a parte, sono qui. Si la storia è lenta, me ne sono resa
conto anch'io infatti voglio dare un accelerata, capitoli più
lunghi dove succedano più cose, o salti temporali. Non so devo
ancora decidere. Si confermo le affinità tra Rose e Leah sono
tante ed erano già state sancite dalla Meyer stessa, io in
pratica cavalco l'onda ^^ Bacioni Lisa
|
|
titty88 [Contatta] |
Titty tesoro, spero che il nuovo patto ti sia piaciuto.
Vogliono tanto in cambio come hai letto, ma anche lei ha fatto la sua
contro proposta. Ora aspettiamo gli altri e vediamo se lo stringeranno
o meno questo patto. Un bacione enorme Lisa
|
|
Uchiha_chan [Contatta] |
Ciao. Il patto è stato sviscerato, contenta? Delusa? Dei poteri che mi dici? Spero ti sia piaciuto. Un bacione Lisa
|
|
bigia [Contatta] |
Ciao tesoro, cosa ne dici? Aspetto il tuo commento e i tuoi consigli. Bacione Lisa ...tvb
|
|
Supreme [Contatta] |
Eccomi, come vedi di tempo me ne sono presa parecchio ^^ Però spero che ne sia valsa la pena. Un bacione Lisa
|
|
Maki_lullaby [Contatta] |
Ciao! Benvenuta!Grazie per i complimenti, graditissimi
ti assicuro, un iniezione di autostima che mi serviva proprio ^^ Si il
piccolo sarà maschio, sarà che sono di parte (io ho un
figlio maschio di 4 anni) sarà che ho sempre adorato i
maschietti, ma mi voleva un Cullen, come hai visto i poteri saranno
tanti e su un uomo fanno più effetto a mio modesto avviso,
Bacioni Lisa
|
|
Giulia miao [Contatta] |
Ciao, il patto come hai letto ha una clausola non tanto
simpatica, spero che non ti sia pentita di aver aspettato tanto. Un
bacione e grazie per i complimenti come sempre troppo gentili.
Lisa
|
|
serve [Contatta] |
Ciao tesoro, si sarà maschio e si forse ci hai
preso, ma non sveliamo tutto adesso se no che gusto c'è?
Giuro che tenterò di darmi una smossa e di scrivere più
spesso, ma soprattutto di accelerare questa storia perché la sto
tirando troppo per le lunghe! Per Emily, forse hai ragione tu, forse
dovrebbe sentirsi in difetto nei confronti della cugina. Ma d'altronde
cosa si fa contro i sentimenti altrui? Puoi imporre ad una persona di
amarti quando non lo fa più? Concordo con te quando dici che la
rabbia ed il senso di tradimento lo
sentirei anch'io come lo ha sentito Leah, ma può durare in
eterno? Emily ha veramente una colpa di qualcosa? Poteva evitarlo,
questo è vero, poteva negare, ma per cosa? Sam si è
innamorato di lei, quindi evidentemente non amava più Leah,
lasciamo perdere l'imprinting succede anche nella vita reale. Quindi?
Sarebbe stato meglio che restasse al fianco di una donna che non amava?
Sarebbe stato giusto ignorare i sentimenti che entrambi provavano? Leah
avrebbe sofferto meno accanto ad un uomo che non la ama, ma restava con
lei per convenzione e per non ferirla? L'animo umano è
pieno di contraddizioni e non sempre si ama per sempre. Detto questo
rispetto in pieno il tuo odiare Emily, ognuno ha le sue convinzioni ed
è giusto così. Ok dopo averti ammorbato con le mie
filippiche (perdonami sarà l'età che avanza) ti chiedo
umilmente scusa per la spaventosa attesa. Spero che il capitolo ti sia
piaciuto e aspetto la tua sagace critica, che come ti ho detto in
più occasioni mi sprona sempre a fare meglio ;-) Ho aggiornato
anche Incredibilmente noi la scorsa settimana, ma non ho visto la tua
recensione, spero che tu non sia offesa o arrabbiata con me per
l'ultimo scambio di opinioni che abbiamo avuto. Se così fosse mi
dispiacerebbe moltissimo. Un bacione Lisa
|
|
ale03 [Contatta] |
Qui se c'è qualcuno che deve scusarsi sono io,
sono scomparsa da natale. Ma ti giuro è stato un parto questo
capitolo. Spero tu abbia gradito le novità che il vecchio Ateara
introduce nella storia. Un Bacione lisa
|
|
Lau_twilight [Contatta] |
Lau Tesoro! Ce l'ho fatta ai visto?!? Allora che ne
dici? Ho esagerato ? E' assurdo? Spero di no, spero che ti piaccia
tanto ^^ Per Leah c'è speranza fidati. Spero d'ora in poi di
essere più celere, di sicuro voglio dare una bella accelerata
alla storia che si sta dilungando troppo. Bacioni Lisa
|
|
Eli87 [Contatta] |
Ciao Eli!
Mi piacciono le tue analisi sullo scorso capitolo, le ho molto
apprezzate! Allora il patto è come te lo eri immaginato? Non
lasceranno Forks se i lupi accettano, o almeno non lo faranno
finché il bambino non sarà abbastanza "consapevole". Sono
felice che tu abbia apprezzato il mio punto di vista su Emily e Sam,
anche se devo dire che rispetto alla tua recensione ho un appunto da
fare e precisamente questo: Sam non amava più Leah, visto che si
è innamorato di Emily, sarebbe stato giusto restare con lei?
Avrebbe sofferto meno accanto ad un uomo che non l'amava più?
Ok detto questo aspetto la tua analisi e i tuoi commenti ;-) Un
bacione Lisa
|
|
linda88 [Contatta] |
Linda tesoro Buongiorno!!! Ce l'ho fatta, ho sudato le
proverbiali 7 camicie per questo capitolo, ammorbato chiunque, mio
marito le mie amiche, tutti per trovare un idea e spero che sia quella
giusta e non vi abbia deluso. Il compleanno di Fabio (per gli amici
Cicio, quindi chiamalo così anche tu!) è il 20/12 se
pensi che la nascita era prevista per il 6 capisci quanto la mamma lo
ha aspettato!!! Fammi sapere cosa ne pensi e passa dal Blog, c'è
una nuova storia anche se non su questa Saga, mi piacerebbe il tuo
parere. Grazie di tutto come sempre! Un bacione Lisa
|
|
Aspetto chiaramente il vostro parere e se volte anche i vostri consigli.
BACIONI LISA
PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ': Incredibilmente
Noi 'Rincontrarsi'
Questi personaggi non mi appartengono, ma
sono proprietà di Stefhanie Meyer.
Questa storia è
stata scritta senza alcun scopo di
lucro.
|